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Cosa
sono le Vie verdi
Dall'america alla Puglia il
confronto con analoghi progetti sviluppati negli states
Secondo una definizione importata dall'america
le vie verdi o "greenways" sono " un sistema di territori lineari tra
loro connessi che sono protetti, gestiti e sviluppati in modo da ottenere
benefici di tipo ecologico, ricreativo e storico-culturale."
Vie verdi, secondo la nostra concezione, possono
divenire quella ragnatela di strade secondarie, tratturi, parchi, riserve,
strade sterrate di campagna, strade di manutenzione di canali e acquedotti,
zone pedonali e strade comunali che rendono unica la nostra regione. Lo
sviluppo delle vie verdi può contribuire a valorizzare il territorio
pugliese e la sua natura e salvaguardare le sue peculiarità.
Affinché le vie verdi siano utilizzate al
massimo e possano incentivare forme di mobilità dolce e di turismo sostenibile (a piedi, in
bici, a cavallo) è necessario potenziare il loro grado di interconnessione e
favorire l'intermodalità ossia la piena compatibilità con la rete di
trasporti pubblici (treni, navi, aerei, autobus).

Le vie verdi si fanno ragnatela quando le
sinapsi sono importanti quanto gli stessi percorsi. Non è essenziale che
queste strade siano prive di traffico veicolare, l'importante è che il
traffico veicolare sia lento e rispettoso di pedoni ciclisti garantendo
pienamente la loro sicurezza.
Essenziale è che questa ragnatela di percorsi
fittamente interconnessi sia dotata di una segnaletica dedicata e che la
ragnatela possa essere conosciuta mediante cartine in modo che tutti
possano fruirne rispettosamente.
Secondo questa definizione di vie verdi,
l’itinerario dell’acquedotto del Sele Calore può rappresentare una dorsale
privilegiata di scorrimento cicloturistico ed escursionistico in genere, una
sorta di “autostrada” del cicloturista in grado di assicurare un viaggio
sicuro e indimenticabile alla scoperta di quella Puglia lontana dai flussi
turistici di massa, ancora autentica e pregna degli elementi essenziali
della cultura contadina.
Vie
verdi e strade antiche
Le strade storiche sono parte
integrante del disegno di tutela e valorizzazione
La conoscenza e la tutela delle strade storiche
si integra armonicamente con lo sviluppo delle vie verdi. Lo conoscenza
della viabilità antica può contribuire a comprendere lo sviluppo storico di
un territorio e a verificare le continuità e discontinuità verificatesi tra
diverse fasi storiche. Molto più di tante testimonianze del passato, le
strade rappresentano l'identità e la ricchezza di una comunità.
Rappresentano l'importante eredità che antenati laboriosi ci lasciarono
costruendo pietra su pietra, lastricati, selciati, ponti e muri a secco. La
bicicletta, il cavallo rappresentano in questa visione strumenti di
conoscenza ed esplorazione unici per comprendere la viabilità antica.
Consentono di percorrere strade che le macchine non possono, il loro
intercedere piano ci riporta l'eco e le sensazioni dei viandanti del
passato. Molte delle vecchie strade sono oramai dimenticate e decadute. Ma
in molti casi queste vecchie strade non sono del tutto scomparse bensì
coincidono con strade secondarie belle e tranquille.
Vie
verdi e percorsi per i golosi
Le Vie Verdi come mezzo per
la valorizzazione del turismo rurale e della ricchezza gastronomica pugliese
Chiunque visiti un territorio ricco di
tradizioni agroalimentari come è il nostro ambisce a individuare i migliori
produttori di specialità locali al fine di tornare a casa con buone
provviste di olio, vino, conserve alimentari e formaggi tipici e magari a
trovare il modo per continuare ad approviggionarsi di quei prodotti che ha
imparato a conoscere ed apprezzare nel corso del suo soggiorno in Puglia
direttamente da casa propria.
La creazione di percorsi tematici dedicati al
paesaggio agrario tenterà di soddisfare sia il bisogno di conoscenza che il
bisogno di reperire prodotti agroalimentari direttamente dal produttore,
espresso da chi visita il nostro territorio.
La descrizione del percorso tematico non si
limiterà al semplice elemento agroalimentare ma tenterà di mettere in
evidenza come la vocazione pedoclimatica di un territorio in interazione con
le sue vicissitudini storiche è in grado di spiegare molti aspetti del
paesaggio agrario e delle tradizioni agroalimentari di un territorio. La
illustrazione schematica delle tecnologie agroalimentari è molto utile a
dissipare dalla mente del lettore potenziale cliente dubbi e pregiudizi ciò
aiuta a fare scelte più obiettive, inoltre gli aspetti tecnologici sono
spesso legati a delle tradizioni del posto e quindi vanno assolutamente
descritte in una guida che si prefigga di presentare il territorio. A questa
filosofia di fondo sono ispirati i “percorsi perigolosi” ideati da Angela
Bruno nell’ambito dell’associazione Cicloamici”.
Una volta illustrati gli aspetti storici,
botanici, agronomici e tecnologici relativi ad ogni singolo elemento
protagonista di un percorso si daranno indicazioni sulle aziende di
produzione, trasformazione e vendita di quel prodotto sul territorio.
Si tenterà di creare un rapporto diretto e duraturo fra azienda e
visitatore, non solo presentando le aziende in schede complete di
riferimenti telefonici e digitali, ma anche dando al visitatore la
possibilità di avere un rapporto di continuità con l’azienda.
Le
Vie Verdi sull'acquedotto
La direttrice del Canali
Principale dell'acquedotto potrebbe divenire la dorsale di scorrimento del
cicloturismo in Puglia
Nel
territorio della
Murgia dei Trulli si
snoda l’ultimo tratto del Canale principale dell’acquedotto Pugliese.
Attraversando la Murgia in terreni demaniali e per angoli sperduti di terra,
questa straordinaria "Via verde" offre al visitatore a piedi e a
pedali colori e profumi unici. Questo percorso è fuori dalle guide
turistiche, fuori dall’individuazione dei siti d’interesse natura 2000,
eppure è di una bellezza autentica in quanto inconsapevole. La gente che
abita questi territori lambiti dal Canale Principale, crede di avere un
semplice “Luec” (pezzo di terra adibito a frutteto per usi famigliari) e
non sa che gli alberi che ci coltiva sono risorse genetiche oramai rare, i
massari si sforzano di vivere (o meglio sopravvivere) di allevamento mentre
di fatto garantiscono la perfetta conservazione di masserie nel loro stato
originario, mantenendo intatte le destinazioni d’uso di ogni
ambiente.
Con
i suoi 244Km di lunghezza (3000Km comprese le diramazioni) il “Canale
Principale” ovvero l’acquedotto del Sele Calore è il più grande
del mondo. Secondo i Cicloamici l’itinerario che il “canale
principale” compie nelle regioni di Puglia Basilicata e Campania può
divenire una delle più belle “vie verdi” d’Europa.
Le
Vie verdi, nella visione dei Cicloamici sono quella ragnatela di strade
secondarie, tratturi, parchi, riserve, sterrate di campagna, strade di
manutenzione di canali e acquedotti, zone pedonali e strade comunali. Le vie
verdi si fanno ragnatela quando le sinapsi sono importanti quanto gli stessi
percorsi. Non è essenziale che queste strade siano prive di traffico
veicolare, l'importante è che il traffico veicolare sia lento e rispettoso
di pedoni ciclisti garantendo pienamente la loro sicurezza. Essenziale è
che questa ragnatela di percorsi fittamente interconnessi sia dotata di una
segnaletica dedicata e indicata mediante cartine in modo che tutti possano
fruirne rispettosamente.
Sarebbe
necessario davvero un piccolo impegno per creare una segnaletica e costruire
una continuità
viaria tra i vari tratti per trasformare la via dell’acqua in uno dei più
belli e affascinanti percorsi cicloturistici d’Europa. In questo modo si
darebbe nuova dignità e prestigio ad una regione che può vantare solo
poche decine di chilometri di piste ciclabili per lo più in degrado e
abbandonate
(
si confronti il nostro rapporto sul “percorso della civiltà rupestre: https://www.cicloamici.it/ciclabile_rupestre.htm
)
La
rete delle strade secondarie di Puglia tutelate, protette e risanate quando
coincidenti con discariche a cielo aperto ( si legga il rapporto FIAB Puglia
sui rifiuti di Puglia: https://www.cicloamici.it/rifiuti_di_puglia.htm
) può rappresentare una ricchezza e una risorsa per lo sviluppo del turismo
sostenibile.
Quanto
si dovrà ancora attendere per assistere al risveglio di una classe politica
finalmente pronta a recepire queste proposte?
Gli
Autori (2° e 1° da destra)
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Angela Bruno
Membro del Consiglio direttivo
dell’Associazione Cicloamici FIAB, Dottorato di ricerca in
miglioramento genetico delle piante agrarie, Laurea in Agraria,
Dottore Agronomo iscritto all’ordine, imprenditrice agricola,
ideatrice dei “Percorsi perigolosi” |
Antonio Licciulli
Coordinatore
regionale della Federazione Italiana Amici della Bicicletta.
Ricercatore e professore aggregato presso il Dipartimento di Ingegneria
dell’Innovazione dell’Università di Lecce, Laurea in fisica, esperto
in progetti di innovazione e trasferimento tecnologico |
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Turismo
sostenibile in Puglia
La puglia dal turismo di
massa al turismo sostenibile
La Puglia ha grandi potenzialità di sviluppo nel
settore del turismo sostenibile a patto di salvaguardare e valorizzare la
natura, il territorio ed il paesaggio agrario ereditato da laboriosi
contadini. E’ stata questa stirpe di contadini che, nei secoli, ha
contribuito a caratterizzare un territorio unico al mondo fatto di uliveti,
vigneti, chiusure, muretti a secco, terrazzamenti, trulli, pagghiare e
pignon.
Lo sviluppo della “mobilità dolce” a piedi in
bicicletta e a cavallo può coniugarsi con un sano sviluppo rurale e
turistico sostenibile basato sulla valorizzazione di identità e risorse
endogene.
Uno sviluppo turistico sostenibile che rifugga
dallo sfruttamento intensivo e indistinto di un numero limitato di siti che
divengono snaturati e inquinati da flussi turistici di massa.
Un modo privilegiato di fruizione del territorio
è quello di percorrerlo con mezzi “lenti” rappresentati dalla bicicletta,
dal cavallo e dai propri piedi gustando echi e sensazioni dei viandanti del
passato.
La nostra idea di turismo sostenibile si basa
sulla tutela e la valorizzazione di una rete viaria secondaria che possa
consentire al turista attento e rispettoso la possibilità di raggiungere
luoghi di grande interesse naturalistico, archeologico, storico e
enogastronomico.
Questo
turismo sostenibile tenderà a valorizzare la produzione agricola locale e le
locali tradizioni culinarie che rischiano di cadere nell’oblio con il
prevalere della grande distribuzione.
Il turismo “lento”, “sostenibile” si sviluppa
come cicloturismo, trekking, equitazione. Soprattutto nei paesi del Nord
Europa, la mobilità lenta è una consolidata pratica turistica e sportiva che
richiama migliaia di praticanti di ogni età e ceto sociale.
Nei paesi come l’Austria, l’Olanda, la
Danimarca, l’Inghilterra che hanno realizzato circuiti viari alternativi, il
cicloturismo è diventato un interessante opportunità di sviluppo economico
sostenibile. Un importante aspetto, individuato da ricerche di settore,
riguarda gli elementi che attraggono l’appassionato di attività outdoor e
cicloturismo e ne determinano la scelta della destinazione finale della
propria vacanza:
- la
presenza di vie e percorsi accessibili alla bicicletta ed agli altri mezzi
di mobilità “dolce”;
-
l’accesso a strade panoramiche, ad
aree naturali, ad attrazioni culturali e storiche e a vie fluviali;
-
la presenza di buoni ristoranti
inseriti nella tradizione culinaria locale;
- la presenza di strutture ricettive con
servizio di colazione “rinforzata”;
- la
presenza di officine di riparazione delle biciclette e altri punti vendita
interessanti;
- aree
di parcheggio di biciclette sicure ed adeguate;
-
festival teatrali, musicali ed
artistici, sagre e feste paesane
- mappe
e cartine stradali, materiale cartaceo informativo specifico ed aggiornato.
La
Puglia ha caratteristiche uniche per lo sviluppo del cicloturismo: clima
mite, territorio pianeggiante o collinare, viabilità secondaria sviluppata e
interconnessa valida alternativa alle strade con intenso traffico
autoveicolare.
I percorsi cicloturistici rendono possibile una
conoscenza e una valorizzazione particolare e approfondita del territorio e
del patrimonio naturalistico culturale e archeologico.
Risulta chiaro pertanto quanto, in Puglia, la
promozione di vie, itinerari e infrastrutture per la mobilità dolce possa
avere importanti ricadute sullo sviluppo di forme di turismo e di economia
sostenibili.
La
Guida alle Vie Verdi
La costruzione delle vie
verdi e la loro promozione su carta e su internet
E' importante che la creazione delle vie verdi
si accompagni ad una intelligente attività di promozione. Rientra in questa
attività di promozione l'idea di stampare su carta o su Internet la
cartografia delle Vie Verdi insieme con tutte le informazioni utili all'ecoturista.
Rispetto alle convenzionali cartine stradali la carta delle Vie Verdi avrà
evidenziate e colorate le strade secondarie ideali per il cicloturismo:
strade vicinali, strade comunali, tratturi, sentieri. Le strade statali,
provinciali ed in generale tutte le strade ad alo traffico autoveicolare
rimarranno in nero o toni di grigio. Ogni percorso sarà descritto in schede
cartografiche con l’indicazione della difficoltà e della lunghezza.
Lo spirito che deve animare la fase di redazione
delle guide e delle cartine deve essere quello di rendere consapevoli gli
escursionisti e i "cicloturisti" che il territorio pugliese è una ricchezza
ambientale e culturale da conoscere, amare e preservare. Salire in
bicicletta in città, attraversare lunghi tratti, ammirando paesaggi
gradevoli. Raggiungere senza intoppi, e senza utilizzare strade trafficate e
pericolose (provinciali e superstrade) sarà possibile, grazie a questa
pubblicazione che diventerà strumento di consultazione sicura per i turisti
che sempre più numerosi decidono di visitare la Puglia in bici e per tutti
quelli che intendono riappropriarsi in modo consapevole della cultura . 
Grazie alle numerose indicazioni, le guide alle
Vie Verdi potranno divenire un supporto importante per la promozione del
turismo “sostenibile”, “lento” e culturale in tutto il territorio pugliese.
La pubblicazione dovrà contenere informazioni
circa la possibilità di raggiungere i luoghi di interesse attraverso il
treno o gli autobus, utilizzando al meglio l’intermodalità possibile fra
rete ferroviaria statale e Sud_est, autolinee pubbliche. Inoltre saranno
indicati i maneggi esistenti sul territorio e saranno suggeriti i tratturi
più suggestivi da percorrere a cavallo. Particolare attenzione sarà rivolta
all’indicazione di servizi per il noleggio bici e all’indicazione di
percorsi ciclabili che permettono forme di intermodalità bici-treno. Per
quanto possibile si cercherà di valorizzare le stazioni rurali di
Fontevecchia, Serranova e Pascarosa). La pubblicazione conterrà indicazioni
sui dei luoghi dove dormire, mangiare suddivise per fasce di prezzo).
La
carta delle vie verdi potrà essere pensata come una guida escursionistica contenente una
raccolta di itinerari a piedi e cicloturistici pubblicata in un opuscolo. La
guida da dare in stampa conterrà itinerari, cartine e informazioni utili per
cogliere tutte le opportunità offerte dal territorio.

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