Riqualificare Piazza IV Novembre a Mesagne perchè possa divenire il centro pulsante della vita cittadina,
Lettera aperta a amministratori e cittadini di Antonio Licciulli e Melina Deleo, associazione Cicloamici
Piazza IV Novembre testimone e protagonista della storia cittadina
Piazza IV Novembre è la piazza più antica, la più centrale di Mesagne ed è sempre stata testimone e partecipe degli avvenimenti storici di natura civile, religiosa e anche militare.
In passato si chiamava Piazza del sedile o Piazza Municipio e prim’ancora Piazza dei nobili. Sedile o seggio era il nome che veniva dato all’edificio dell’universitas cittadina ossia il luogo dove si svolgeva l’assemblea dei rappresentanti (per lo più aristocratici) che davano gli indirizzi politici alla città. La denominazione “Sitili” (sedile) usata per designare il municipio rimase in uso fino agli inizi del XIX secolo e ancora oggi la piazza conserva questo nome vernacolare.
Ma nel linguaggio colloquiale Piazza IV Novembre era per tutti i mesagnesi semplicemente la “Piazza”, la più importante la più bella.
A partire dal medioevo il vicinato della Piazza è stato uno degli ambiti insediativi in cui era parcellizzata la vita cittadina (oggi diremo un quartiere). Fino alla fine del cinquecento aveva una caratterizzazione fortemente commerciale; con le sue 33 botteghe si presentava come il cuore delle produzioni artigianali.
Questo ruolo è stato perso nei secoli successivi nei quali lo spazio al di fuori delle porte assunse il ruolo di zona artigianale. Una torretta sormontava il palazzo del comune ed allora come ora la torretta conteneva l’orologio. Lo spaventoso terremoto che nel 1743 devastò l’intero Salento demolendo cittadine come Martina Franca e Nardò viene ricordato a Mesagne con l’immagine della Piazza in cui la torre dell’orologio e la torre campanaria della collegiata pendevano una contro l’altra. La leggenda popolare attribuisce alla Madonna del Carmelo, (che già dal 1651 era diventata la protettrice della città) il miracolo per allontanare le due torri perché non si toccassero e crollassero.
La vita paesana e commerciale si concentrava in Piazza: vi si registravano 3 farmacie, una drogheria, l’ufficio postale, il circolo dei galantuomini, barberie, salsamenterie (venditori di Sali e tabacchi), botteghe di sarti. Il caffè sotto l’orologio era il caffè dei galantuomini. Ancora oggi, grazie alla sapiente opera di restauro dei proprietari, si conserva la antica farmacia Antonucci aperta nel 1898 e conservata nel suo meraviglioso stile liberty.
Nei giorni feriali la piazza era gremita di contadini giornalieri che ricevevano l’ingaggio per il giorno successivo di lavoro e la paga della giornata. Nella tarda mattinata di domenica si stava a bighellonare per assistere alla sfilata a piedi o in carrozza della signoria locale che si recava a messa nella prospiciente chiesa della collegiata. E sempre di domenica in piazza si celebravano gli sposalizi popolari con due distinte cerimonie la prima civile al Sedile (municipio) e quella religiosa in collegiata.
La collegiata
La collegiata ovvero Chiesa madre di Mesagne è tra i monumenti più interessanti del 600 pugliese e il monumento simbolo della religiosità e nello stesso tempo simbolo civico.
La facciata della collegiata passata indenne alle devastazioni di terremoti e del tempo racconta la devozione di Mesagne verso il suo vecchio protettore S. Eleuterio collocato sopra il portale di ingresso e verso la nuova protettrice Madonna del Carmine sopra il finestrone del prospetto. Svettante sopra tutti sul timpano della chiesa vi è il simbolo civico della città, lo stemma comunale l’albero di palma con 2 spighe piegate all’esterno.
Il nome collegiata era dato alle chiese dove era istituito il capitolo o collegio dei sacerdoti. A Mesagne il Comune ne detiene ancora oggi la proprietà dal punto di vista giuridico. Nella sagrestia della collegiata era custodito l’archivio comunale. Seppure rilevanti le rendite del capitolo non consentirono al clero locale di rilevare i diritti di patronato vantati dall’Universitas. E fu così che nei secoli è stata la collettività mesagnese a ricostruire la collegiata dalle macerie nel 1649 e a farsi carico delle opere di manutenzione e ristrutturazione nella seconda metà del 1700, e a curare il più recente restauro terminato nel 1994 coordinato dagli architetti Maria Rosaria Cipparrone e Franco Cutri. L’antico tempio ospitava oltre le cerimonie religiose anche diverse manifestazioni civili. Tra queste la elezione dei capitani ovvero dei governatori della città che in quella cerimonia dovevano giurare di amministrare la giustizia e non tramare con i feudatari locali contro gli interessi della città.
Il passaggio da Parcheggio a Piazza
Con il completamento dei lavori di pavimentazione di Piazza IV Novembre è arrivato il momento delle scelte. E’ necessario un progetto lungimirante per la riqualificazione urbana di Piazza IV Novembre.
La consuetudine dei cittadini a parcheggiare e transitare è stata improvvidamente legittimata dalla precedente amministrazione che ha istituito un parcheggio a pagamento con la capacità di ospitare decine di automobili.
La presenza di un manto di auto in sosta ed in transito, le fioriere i pali lasciano con difficoltà percepire al viandante che si è in presenza di quella che fu la più importante piazza cittadina. Piazza IV Novembre è dunque vista come una semplice via di passaggio e un comodo parcheggio collocato all’ingresso di un centro storico che meriterebbe di essere in ZTL.
Una piazza da pedonalizzare per aumentare la sicurezza
Il pedone non trova riparo sui marciapiedi sotto l’orologio completamente occupati dai tavolini e deve trovare rifugio nel piazzale antistante la Collegiata opportunamente transennato. L’unico modo per percorrere la piazza a piedi è in mezzo alle automobili, velocemente senza avere il tempo di ammirarla o sostare per scambiare saluti e chiacchere. La piazza rimane anche ostile a turisti e fotografi che vorrebbero ammirarla nella sua bellezza. Purtroppo le auto onnipresenti non lasciano un angolino libero per una foto ricordo senza auto.
Una piazza per socializzare e per vivere gli eventi più importanti
Tante le iniziative cui ci viene da pensare per riqualificare la piazza.
Ci piace fare un parallelismo tra le esibizioni di cantanti e artisti di strada che nelle ultime estati si sono susseguite in Piazza e quello che avveniva agli inizi dello scorso secolo scorso quando “nella Piazza del Sedile davano spettacolo tutti i saltimbanchi e pagliacci e giocolieri e ciarlatani che giravano allora per i paesi”(L. Scoditti). Ancora ci piace citare le iniziative messe in campo durante la settimana europea della mobilità con la esibizione di bici e carrozzine e la manutenzione gratuita delle bici che potrebbero trasformarsi in appuntamenti ricorrenti o dar vita a nuove attività commerciali e artigianali.
Ufficio informazioni turistiche: meglio in Piazza IV Novembre
Si potrebbe poi trasferire in Piazza IV Novembre l’ufficio di informazioni turistiche che al momento rimane piuttosto nascosto all’interno del castello. Con l’ufficio informazioni potrebbe essere collocata la stazione di noleggio delle bici. Le fioriere poste a sbarrare l’accesso al piazzale antistante la collegiata andrebbero sostituite da dissuasori meno impattanti visivamente.
Via subito il parcometro
Ma sopra ogni altra cosa la piazza merita di essere liberata dai parcheggi per un motivo di dignità, di vivibilità e anche di sicurezza per i pedoni che la percorrono.
Una cosa subito deve essere fatta anche per una valenza simbolica al completamento della ripavimentazione: rimuovere il parcometro posto nel bel mezzo della piazza che ancora la qualifica come parcheggio. Come indicato nella nostra foto di copertina.
Nel settembre 2019 l’amministrazione comunale, con la rimozione dei primi cinque parcheggi davanti la Collegiata con la contestuale installazione delle rastrelliere delle biciclette ha dato un segnale dall’importante valenza simbolica. Ma è chiaramente solo l’inizio. L’associazione Cicloamici propone che si proceda quanto prima con la rimozione ti tutti i parcheggi a pagamento per liberare completamente la piazza dalle auto ed estendere le aree pedonali.
Il centro storico nella città di domani
E’ passato quasi un anno dal convegno del 17 settembre dal titolo “Il centro storico nella città di domani” svoltosi in occasione della settimana europea della mobilità del 2019.
Proprio durante i lavori del convegno in presenza del rettore dell’università del salento e di esperti di urbanistica e mobilità il sindaco, il sindaco di Mesagne, Toni Materrelli, annunciò la rimozione dei cinque parcheggi. Fu una iniziativa simbolica ma importante perchè venne liberato dalla vista delle auto il meraviglioso prospetto della Collegiata.
Ma gli automobilisti sono così abituati a considerare la Piazza come un parcheggio che le auto continuano ad essere abusivamente parcheggiate di giorno e di sera. Ed i vigili urbani purtroppo non danno un buone esempio continuando a circolare in centro in auto anche di sera.
L’impegno per la riqualificazione della piazza diventa prima di tutto un impegno civico con il richiamo a tutti i mesagnesi a non parcheggiare e non transitare inutilmente per la Piazza.
L’associazione cicloamici pur plaudendo la rimozione dei primi 5 parcheggi sollecita che siano adottate al più presto nuove iniziative per la limitazione del traffico e per la completa eliminazione dei parcheggi a pagamento e non. I cicloamici apprezzano la istituzione della ZTL ma ritengono importante che la piazza sia in ZTL 24 ore su 24 e non solo nelle ore serali.
E’ vero, di sera sono molti di più i “furastieri” ovvero i cittadini non residenti. Ma i bambini, i disabili hanno il diritto di circolare in sicurezza in centro tutto il giorno!
L’associazione Cicloamici sollecita per questa piazza un importante e visionario progetto di riqualificazione. Per essere visionario e di impatto il progetto non può dunque essere frutto di tante piccole mediazioni. Piazza IV Novembre deve essere riqualificata subito e con in mente un obiettivo ed una visione di insieme.
Mesagne ha un centro storico a forma di cuore. A partire dalla seconda metà degli anni 90 il centro storico è percepito da cittadini e turisti come centro aggregativo, ricreativo e culturale. Il cuore del centro storico è Piazza IV Novembre. Impariamo a conoscerla, rispettarla prendercene cura. Un piano di riqualificazione urbano non può che iniziare da questa piazza.
E’ arrivato il momento delle scelte è arrivato il momento di togliere il parcometro.