Sulla via del “Procaccia” valorizzazione e tutela di un itinerario ambientale
L’instancabile prof. Antonio Licciulli, presidente dell’associazione “Cicloamici Fiab – Mesagne” ha organizzato per domenica 18 luglio un trekking lungo “le coste orientali di Ostuni, area naturalistica e paesaggistica di grande bellezza. L’itinerario […] intende valorizzare questo patrimonio.” Questo si leggeva nell’invito, accolto da tanti. Come sempre non è mancato l’interessante e vincente connubio tra sport e conoscenza, tra movimento e acquisizione di notizie storiche, botaniche, scientifiche, curiosità, aneddoti e tanto altro ancora sui luoghi visitati e “calpestati”. Questa volta per renderlo possibile i partecipanti hanno potuto contare sulla presenza di una guida d’eccezione: Gianfranco Ciola naturalista, agronomo, direttore del Gal Alto Salento.
Puntuali come chi ha voglia di mettersi in cammino e vuole battere la pioggia sul tempo, i camminatori, e io con loro, si sono radunati alle 17.00, brevi presentazioni e via, sotto un cielo nuvoloso e, diciamolo, minaccioso.
Partire da Torre Pozzelle permette di avere contemporaneamente dinanzi ai propri occhi: mare, sabbia, scogliera e distese di timo, lentisco, ginepri e alberi di leccio.
Lasciata la riva ed entrati nella radura, ci siamo subito resi conto di camminare sul vecchio fondale, essendo il terreno ricchissimo di fossili marini e conchiglie. Non vi nascondo che ciò reca una piacevole emozione e porta inevitabilmente a pensare ai cambiamenti della natura, al mutare delle cose, al presente, diverso e frutto del passato.
Sguardi che carpiscono forme, colori, altezze differenti di piante e olfatto che distingue e percepisce l’odore del timo, del finocchietto di mare: dal tipico profumo che si sprigiona solo spezzando una fogliolina, e poi la salicornia, commestibile, ottima per preparare risotti, ma ancor più per le tantissime vitamine che contiene e per la sua capacità di rafforzare le difese immunitarie… ma non per tener lontana la pioggia torrenziale…
E così in men che non si dica abbiamo dovuto tirar fuori dagli zainetti k-way, poncho e ad aprire gli ombrelli, la folta e larga chioma di alberi di leccio non è stata sufficiente a riparare chi aveva cercato rifugio. E così ci siamo ritrovati “bagnati come pulcini”, qualcuno ha subito pronunciato la frase di Baden Powell: “Non esiste un buono o cattivo tempo, ma un buono o cattivo equipaggiamento”. Guardando i capelli, le magliette e i pantaloni bagnati dei miei compagni d’avventura, ho dovuto dedurre, o per lo meno sospettare, che pochi in età giovanile avevano indossato la divisa scout, me compresa.
Quando il sole ha fatto capolino attraverso le nuvole, asciugando le ultime gocce di pioggia è stato chiaro a tutti che anche l’essersi bagnati sarebbe rientrato nei bei ricordi della giornata.
Abbiamo continuato il cammino, con il professor Gianfranco Ciola in testa e l’energico professor Antonio Licciulli al suo fianco. Michelangelo Cramarossa chiudeva il gruppo, attento che nessuno rimanesse indietro o perdesse di vista il lungo serpentone umano che si muoveva tra boschi e radure. Siamo tornati in prossimità della spiaggia e la vista delle così dette “polpette di mare” è stata occasione per il professor Ciola, nostra bravissima, preparatissima e chiarissima guida, di parlarci della pianta della Posidonia, erroneamente considerata un’alga, delle sue infinite proprietà, della sua importanza e dell’essere fondamentale per “l’equilibrio marino”.
Lama Montanaro, lama Santa Lucia e l’omonima grotta sono state le altre tappe del nostro cammino, prima di percorrere il sentiero che ci avrebbe riportati al punto di partenza. Lasciato uno dei boschi di ginepro più grandi d’Europa, alle nostre spalle un tramonto meraviglioso, che ha utilizzato tutte le sfumature del rosa e dell’arancio per esprimersi al meglio e che, specchiandosi nel mare, ha reso magica l’atmosfera e ha consentito a chi ha immortalato il momento con una foto e ama postare immagini sugli stati di poter scrivere come commento “Domenica…quelle belle!!!”
Ancor più bella per coloro che, subito dopo, avevano anche la foto dell’ottima pizza mangiata in compagnia!
A quando la prossima uscita?