Via Appia Patrimonio Unesco

Sabato 21 e Domenica 22 settembre, cicloescursioni lungo la Via Appia Regina Viarum

Presentazione

Per Appiaday 2024, le associazioni Cicloamici FIAB Mesagne, Legambiente Brindisi, FIAB Brindisi, Wild Team Mesagne ASD, ASD Atletica Mesagne, l’Istituto di Istruzione Superiore Epifanio Ferdinando con il patrocinio del Comune di Mesagne del Comune di Brindisi, della Provincia di Brindisi, e con il sostegno del Consorzio ASI Brindisi, propongono eventi e itinerari all’insegna della mobilità sostenibile sulla Appia patrimonio Unesco.

Entra a pieno titolo nel Festival della Via Appia anche la celebrazione della Appia Traiana la strada di epoca imperiale (secondo secolo D.C.) voluta dall’imperatore Traiano per collegare Benevento a Brindisi. In Provincia di Brindisi domenica 29 settembre saranno proposti eventi escursionistici lungo la costa adriatica tra Ostuni e Carovigno.


Gli itinerari proposti permetteranno di apprezzare la bellezza delle aree naturalistiche del bacino del Canale Cillarese che costituiva nel passato un crocevia, punto di incontro dell’Appia Traiana, dell’Appia Antica e della vecchia “Francavilla Brindisi”.

L’evento è sostenuto da Tenute Guadalupi (Masseria Cillarese) che ha abbracciato il progetto del Cillarese come Parco terminale della APPIA. E’ prevista presso queste masseria una breve sosta con degustazione di vini e prodotti aziendali.

Gli eventi servono anche a costruire una rete, un circuito virtuoso fra istituzioni, soggetti privati e associazioni per un progetto di valorizzazione e gestione del Patrimonio UNESCO e per stabilire rapporti più stretti e fruttuosi lungo l’intero tracciato da Roma a Brindisi.

Insieme agli itinerari a piedi e in bici è prevista l’iniziativa puliamo il mondo di Legambiente che si svolgerà lungo il tratto terminale dell’Appia antica. https://puliamoilmondo.it/

Programma

🍂 Domenica 22 Settembre: La Appia Claudia da Muro Tenente al Cillarese

Itinerario breve

Raduno ore 8:30 a Mesagne a Piazza commestibili distribuzione delle magliette della manifestazione ai primi arrivati.
Ore 9:00 Briefing e saluto del sindaco di Mesagne.
Partenza ore 9:15: Itinerario di andata lungo la Appia Claudia da Mesagne a Muro Tenente per visitare l’antica strada glareata venuta alla luce con i nuovi scavi archeologici.

Da Muro Tenente, dopo una breve visita agli scavi si riparte imboccando da Latiano la “Via Vecchia Francavilla Brindisi”. Rientro a Mesagne entro le 13.

Difficoltà e lunghezza: Itinerario molto facile lungo 20Km quasi tutto su strade secondarie ma asfaltate con brevi tratto di sterrato.

Itinerario lungo

Raduno ore 8:30 a Mesagne a Piazza commestibili distribuzione delle magliette della manifestazione ai primi arrivati.
Ore 9:00 Briefing e saluto del sindaco di Mesagne.
Partenza ore 9:15: Itinerario di andata lungo la Appia Claudia da Mesagne al bacino idrografico del Cillarese .

Da Mesagne al Cillarese, passaggio con sosta visita e degustazione a Masseria Cillarese arrivo e visita all’invaso del Cillarese. Dall’invaso del Cillarese si rientra a Mesagne lungo l’itinerario dell’Appia Antica da Masseria Masina, San Giorgio e Masseria Nuova. Rientro a Mesagne entro le 17:30.
Difficoltà e lunghezza: Itinerario di media bassa difficoltà lungo 53Km quasi tutto su strade secondarie asfaltate e tratto di sterrato.
Info e capogita Antonio Licciulli 3333744725

Descrizione dell’itinerario del 22 settembre
L’allegra comitiva percorrerà strade asfaltate e sterrate. Pedalata tranquilla e affascinante per assaporare la bellezza dell’agro di Mesagne e Brindisi ripercorrendo la storica Via Appia visitate le antiche masserie Cillarese, traversando vigneti carciofeti e canneti con una visita guidata al canale Cillarese e ai suoi affluenti Galina e Capece e al parco Urbano del Cillarese che con i suoi 37 ettari è il più grande parco urbano di Puglia.
Giunti all’invaso del Cillarese, i cicloecologisti saranno accolti dal Consorzio ASI.

In foto sopra il momento dell’incontro con il presidente ASI Vittorio Rina durante Appia day 2022. Il presidente Rina, che è anche ciclista ha ricevuto dai cicloamici la maglietta sociale con l’illustrazione di Alberto Marescotti.

I cicloecologisti percorreranno l’itinerario lungo l’argine dell’invaso e visiteranno la gande diga di sbarramento.

In foto imagini all’interno dell’area dell’invaso resa accessibile dal consorzio ASI Brindisi


L’itinerario per giungere al Cillarese interseca gli affluenti Galina e Capece in più punti ed è costellato di antiche e monumentali masserie, boschi. Passando e visitando le masserie saranno evidenziate le grandi opportunità per le realtà imprenditoriali locali di collegare il territorio del Bacino Idrico del Cillarese al progetto di candidatura della Appia come patrimonio Unesco.

In foto Grande accoglienza della famiglia Guadalupi a Masseria Cillarese nella Appia Day 2023. Le vicende e la storia della masseria e dell’invaso raccontate da Mario Guadalupi e dal fratello che ricevono in regalo le magliette sociali e dell’evento.

Calorosa l’accoglienza a Masseria Cillarese. La famiglia Guadalupi che conduce un’azienda agricola e insieme un agriturismo offrirà come ogni anno grande ospitalità. Le aziende agricole del territorio hanno ben compreso le enormi potenzialità e visibilità che possono derivare dall’associazione dei luoghi e dei prodotti con gli itinerari dell’Appia

In foto La bellissima masseria Masciullo rappresentata nelle carte geografiche ottocentesche Rizzi Zannoni lungo il percorso di collegamento Francavilla Mesagne Brindisi. Come sempre calorosa accoglienza riservata dalla famiglia Zullo ai cicloamici.

Visita a Masseria Masciullo con l’agronomo Fabio Zullo a descrivere le peculiarità delle produzioni agricole condotte in biologico.

🍂 Sabato 21 Settembre: La Appia da Taranto a Brindisi

Proposto da: FIAB Brindisi e Cicloamici FIAB Mesagne


📒 Programma
Ore 8:00 ritrovo dei partecipanti alla stazione di Taranto. Breve giro della città e partenza.
Lungo il percorso
• Grottaglie, visita al quartiere delle ceramiche 
• Francavilla Fontana, centro storico 
• Oria, centro storico 
• Latiano
• Parco Archeologico di Muro Tenente 
• Mesagne, castello Svevo
Arrivo a Brindisi ai piedi delle Colonne Romane nel tardo pomeriggio. 
 

❗️𝗣𝗥𝗘𝗡𝗢𝗧𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗢𝗕𝗕𝗟𝗜𝗚𝗔𝗧𝗢𝗥𝗜𝗔 
entro il 15 settembre. Il modulo di prenotazione è disponibile qui.

🚴🏽 Percorso di circa 70 Km, con alcuni tratti su strada a fondo naturale seguendo parte della ciclovia Eurovelo5. 
📈 Difficoltà: facile.
Lungo il percorso in ogni centro visitato è presente una stazione ferroviaria. 

🔶️ È disponibile il trasporto delle sole bici da Brindisi a Taranto con un carrello portabici messo a disposizione da Madera Bike Tour, chi volesse usufruirne lo segnali nel modulo di prenotazione nel campo note. È gradito un contributo libero per questo servizio. 

La traccia gps è disponibile qui 
bit.ly/3oZ5VWp

Il programma di Mesagne

Il programma generale

Il programma generale delle manifestazioni Via Appia Regina Viarum patrimonio Unesco.

Approfondimenti e note

L’invaso del Cillarese

Inquadramento
L’invaso del Cillarese è un bacino idrico ottenuto sbarrando con una diga il Canale Cillarese. Il Cillarese è un antico canale le cui acque nel loro scorrimento millenario hanno originato per erosione il Seno di Ponente del Porto di Brindisi. Secondo Plinio il vecchio le acque dolci del Cillarese generavano il clima ideale per l’allevamento delle ostriche. Queste con un ingegnoso sistema di trasporto e conservazione giungevano a Roma ed erano una sorta di “status symbol” sulla tavola dei patrizi.
Tutte le antiche mappe di Brindisi e del suo territorio riportano in corrispondenza del Canale, la presenza di un ponte. Secondo lo studioso di topografia antica Giuseppe Ceraudo, il ponte dell’antichità coincide nella sua posizione con l’attuale ponte sopraelevato della superstrada E55 in località Minnuta.

L’Invaso è stato realizzato negli anni 50 dalla cassa per il mezzogiorno per scopi puramente tecnici, ovvero per fornire acqua alle industrie a sud della città. Viene gestito dal consorzio SISRI che lo ritiene una semplice “area a servizio di un impianto industriale”. Nel giro di pochi anni dall’esecuzione del manufatto, l’invaso è diventato un habitat naturale per varie specie di uccelli stanziali marini e/o acquatici ed una meta preferenziale per tanti uccelli migratori.
L’intera zona ha una estensione di circa 170 Ha, di cui oltre 100 sono oltre la diga di terra, che funge quasi da separatore tra due aree aventi caratteristiche diverse: la zona a monte si presenta nel suo stato più naturale, a valle, vive nella sua fisica depressione di un isolamento in cui i rumori e i suoni arrivano come riferimento lontano, portato da quel vento che si infila – natura vivente – sotto i viadotti e nei campi coltivati e tra le baracche più o meno rade e isolate. Un vero POLMONE VERDE creato involontariamente dall’uomo.

L’area paludosa negli anni 80 è stata bonificata, grazie alla costruzione di un invaso artificiale, realizzato con fondi della Cassa per il Mezzogiorno, e trasformata in un bacino idrico per fornire acqua alle industrie locali. Viene gestito dal Consorzio ASI Brindisi. Nel giro di pochi anni dalla realizzazione della diga, l’invaso è diventato un habitat naturale per varie specie di uccelli acquatici stanziali e meta per tanti uccelli migratori.

Il toponimo Cillarese e la storia

Nel 1565 la masseria denominata Palatella, Salvagliola o Carvignola è posseduta a titolo di enfiteusi perpetua dal Capitolo di Brindisi dagli eredi di Simone Rota.
ll toponimo “Cillarese” si origina dai proprietari spagnoli che acquistarono la masseria nel 1710. Il giureconsulto e Vescovo, Francesco De Los Reyes, nato il 29 maggio 1694 e morto il 13 febbraio del 1769, inteso con il vezzeggiativo “Cillo”, Cillo Reyes da cui Cillarese. (fonte “Le masserie dell’agro di Brindisi. Dal latifondo alla riforma”, Carito Giacomo – De Castro Angelo)

Territorio
L’intera zona ha una estensione di circa 170 ettari di cui circa 100 occupati dall’invaso, circondato da colture. Vi è anche il bosco del Cillarese, un agglomerato di conifere. Le acque reflue del Cillarese sono scaricate per mezzo di un canale, che prende lo stesso nome, nel Seno di Ponente. Ha una profondità di circa tre metri ed è alimentato dalle acque bianche provenienti dai comuni della provincia ad ovest del capoluogo, oltre che dalle costanti precipitazioni che avvengono nell’area.

Vincoli di tutela
Attualmente l’area è sottoposta a vincolo naturalistico in quanto “oasi di protezione della fauna” (DPGR n.376 del 6 agosto 1992). Il sito è stato inoltre dichiarato sito di interesse regionale (SIR; codice IT9140012), nell’ambito del progetto realizzato dal Ministero dell’ambiente per censire i biotopi che rientrano nelle rete ecologica europea “Natura 2000”, in applicazione della cosiddetta “Direttiva Habitat” (direttiva 92/43/CEE). L’area rientra tra le zone umide indicate dall’Istituto nazionale per la fauna selvatica in cui svolgere ogni anno il censimento degli uccelli acquatici svernanti (codice zona:BR0501).

Fauna
L’area è divenuta nel tempo un’importante zona di svernamento e nidificazione lungo le rotte migratorie di numerose specie di uccelli acquatici tra cui la rara moretta tabaccata (Aythya nyroca) ed altri Anatidi quali il moriglione (Aythya ferina), il mestolone (Anas clypeata), la folaga (Fulica atra). Altre specie segnalate sono la garzetta (Egretta garzetta), l’airone cenerino (Ardea cinerea), il tuffetto (Tachybaptus ruficollis) e lo svasso (Podiceps cristatus). Occasionalmente sono stati osservati anche l’airone bianco maggiore (Casmerodius albus) e l’airone guardabuoi (Bubulcus ibis). In primavera è inoltre spesso segnalata la presenza della gru (Grus grus) e della cicogna bianca (Ciconia ciconia). Tra i rapaci vanno segnalati il falco pescatore (Pandion haliaetus) e l’albanella minore (Circus pygargus). Moltissimi gli anfibi (rane, rospi, salamandre ecc) che in alcune notti performano spettacolari concerti gracchianti. tra i rettili tra i quali figurano la tartaruga palustre, il biacco, la biscia dal collare e il colubro. Tra i mammiferi più comuni si possono incontrare le volpi, le lepri, le faine, i ricci e i cinghiali.

Il Cillarese e la Via Appia

Come il Parco regionale dell’Appia antica a Roma rappresenta il punto di partenza, il tratto terminale del Cammino della Via Appia insieme con l’invaso e il parco del Cillarese ed il territorio agricolo circostante potrebbero formare un vero e proprio parco archeologico e naturalistico.
Il Parco si collocherebbe alla confluenza di 3 antiche direttrici: l’Appia Antica, la Vecchia Francavilla Brindisi e la Appia Traiana. Questa idea viene lanciata dall’associazione Cicloamici FIAB Mesagne e dal presidente della Provincia e sindaco di Mesagne Toni Matarrelli durante la manifestazione culturale e escursionistica del 24 Aprile a Mesagne.

Il presidente della Provincia Toni Matarrelli azionista del Consorzio ASI Brindisi si è impegnato a creare un tavolo di lavoro per riunire insieme i tecnici del Consorzio ASI e della Provincia per studiare la fattibilità di alcune ipotesi di collegamento tra l’itinerario Appia, l’itinerario Appia Traiana e l’area del Cillarese.

L’idea di un “Parco della Appia Antica” a Brindisi include e amplia l’attuale Parco cittadino del Cillarese per includere tutta l’area dell’invaso. Il Parco sarebbe anche il punto di arrivo di un altra importante itinerario storico: la Via Appia Traiana.

Di seguito le foto dell’itinerario inedito che i cicloamici propongono alla comunità degli escursionisti e degli studiosi come ipotesi per il tratto terminale dell’Appia. Tappe imperdibili lungo l’itinerario tra Mesagne e Brindisi: Masseria Nuova, Masseria San Giorgio, masseria Masina, Masseria Cillarese, invaso e diga del Cillarese, Parco del Cillarese, seno di Ponente del porto di Brindisi, Colonne romane.

I cicloamici ed il Presidente della Provincia lanciano l’idea di un Parco della Via Appia in Provincia di Brindisi. A breve un icontro tra i funzionadi del Consorzio ASI di cui la Provincia di Brindisi è azionista.

Punto di arrivo dell’itinerario rimangono le Colonne romane: dal parco del cillarese alla scalinata delle Colonne Romane l’itinerario comprenderebbe il Centro Storico di Brindisi e una bella camminata sul Seno di Ponente del Porto di Brindisi. Raggiungere le Colonne Romane, punto terminale del Cammino dell’Appia secondo l’itinerario proposto e non come attualmente previsto dal centro commerciale e dalla periferia della città come prevede il tracciato (secondo l’ipotesi Rumiz/Carnovalini).

🍂 Il percorso naturalistico tra l’invaso ed il Parco del Cillarese

Per gentile concessione del Consorzio ASI Brindisi saranno resi accessibili gli incantevoli scenari dell’invaso del Cillarese percorrendo dall’ingresso di Masseria Cillarese la strada sull’argine dell’invaso. Dopo aver percorso la strada lungo l’argine si è acceduto all’area della diga percorrendola sulla strada che la sormonta. Si accede a quel punto in un area boscosa con bellissimi saliscendi

All’uscita dell’area di pertinenza ASI ci si immette direttamente sulla ciclabile del Parco Cillarese. Sullo sfondo il ponte della E55 (superstrada Bari Brindisi Lecce). Il ponte e la strada seguono la direttrice dell’antica strada segnalata sull’Atlante Rizzi Zannoni.

Approfondimenti e documenti sulla Via Appia

Sono ben 21 anni che la nostra associazione indica promuove tutela l’itinerario della via Appia sia quella repubblicana (Appia Claudia) che la variante di età repubblicana (Appia Traiana). Siamo infine arrivati all’importante riconoscimento Unesco. Per adesso è tutto sulla carta molto bisogna ancora fare per indicare e valorizzare queste risorse. Domenica prossima vi invitiamo quindi alla mobilitazione generale. Ci muoveremo verso Muro Tenente e l’invaso del Cillarese. Qui la nostra proposta di istituzione del Parco dell’Appia è stata adottata da Legambiente, Italia Nostra, Comune di Brindisi, Ordine degli architetti.
Molti sono i nostri studi e le nostra ricognizioni. Negli articoli di sotto vi offriamo alcuni approfondimenti. Gli itinerari intorno alla via Appia e al Cillasere sono stati costruiti sullo studio delle antiche carte geografiche che a partire dalla fine del XVI secolo hanno lasciato indizi ed elementi dei luoghi attraversati dalla Via Appia, dalla Via Appia Traiana e da altri itinerari istmici utilizzati fino a metà ottocento.

La Via Appia Traiana

La Via Appia Traiana era l’itinerario alternativo all’Appia Antica voluto dall’imperatore Traiano che si origina a Benevento giungendo comunque a Brindisi dalla litorale adriatica. L’Appia Traiana costruita tra il 108 e il 110D.C. nel Medio Evo divento preminente rispetto alla Appia Antica.

Le masserie lungo l’ Appia Antica tra Brindisi e Mesagne

Nell’itinerario le 4 masserie indicate nell’Atlante Rizzi Zannoni nella viabilità tra Mesagne e Brindisi e di sotto fotografate: Masseria Nuova, Masseria San Giorgio, Masseria Masina, Masseria Cillarese.

Masseria Nuova prima delle tappe lungo l’itinerario Rizzi Zannoni. La masseria è caratterizzata da una planimetria a corte chiusa con un antico pozzo ornato con una vera barocca il pozzo potrebbe essere del 1500 o 1600. La facciata è stata rimaneggiata in stile neoclassico.Questo tratto coincide con l’APPIA di Rumiz/Carnovalini.

Masseria San Giorgio con una stupenda torre cinquecentesca. La masseria è ancora attiva e i proprietari conducono sia una attività zootecnica con allevamento di pecore che agricola. Studi archeologici hanno portato alla luce dei pressi di masseria San Giorgio e Masseria Masina i resti di ville rustiche romane databili tra il II e V secolo.

Tra Masseria San Giorgio e Masseria Masina si riporta un sito archeologico pluristratificato che poteva fungere tra l’età imperiale e l’età tardoantica da stazione di posta. Gli studi indicano un insediamento rurale occupato con modalità differenti e senza soluzione di continuità dalla tarda età repubblicana al VI secolo d.C.
Il primo impianto risale al II secolo a.C., quando l’area è occupata da un piccolo nucleo di case; in età imperiale sulle strutture della fase precedente si impostano le strutture di una statio, lungo il percorso della via Appia. L’insediamento continua a vivere anche nel IV-VI secolo d.C.

Masseria Masina anche essa dotata di una stupenda torre cinquecentesca con caditoie. Il corpo di fabbrica è poi ingrandito con cortili e imponenti arcate. Dopo Masseria Masina l’itinerario dei Cicloamici si differenzia da quello proposto da Rumiz Carnovalini per puntare verso l’area del Cillarese e congiungersi con l’antica Brindisi Francavilla.

Il bellissimo viale di gelsi secolari di ingresso a Masseria Masina

Prospetto lato Nord di Masseria Masina

Particolare del portale di ingresso al cortile di Masseria Masina

Cortile interno di Masseria Masina con gli enormi archi funzionali al carico e scarico di carri.

La fontana Tancredi lungo la Appia traiana

Sintesi di studi del Dott. Dario Stomati

La fontana Tancredi sorge su una preesistente struttura di epoca romana “che segnava l’accesso in città da nord, proprio dove è possibile ipotizzare, sulla base di un rilievo idrologico del 1700, la ricongiunzione nel tratto di accesso alla città di arterie viarie importanti, la via Appia e la sua variante Traiana, La fontana attualmente collocata lungo la SP Brindisi San Vito venne ristrutturata nel 1192 con i finanziamenti elargiti da Tancredi in onore delle nozze tra il suo primogenito Ruggero e la principessa Irene, figlia dell’imperatore di Costantinopoli, Isacco Angelo II, un matrimonio organizzato per convenienza politica: in questo modo veniva rafforzata la posizione del sovrano normanno e, da parte bizantina, per evitare l’integrazione del regno di Sicilia nell’impero tedesco. Le nozze vennero celebrate con grande solennità nella cattedrale di Brindisi, dove in precedenza vi era stata l’investitura ufficiale dello stesso Ruggero a re di Sicilia, la prima volta di un’incoronazione avvenuta fuori Palermo.

Sotto alcune immagini di Fontana Tancredi e della visita dei Cicloamici in compagnia della storica Bianca Tragni.

Un itinerario naturalistico e sicuro per arrivare a Brindisi

L’itinerario Appia Antica proposto include l’area del Cillarese. Al momento il percorso presenta problematiche di accesso per la presenza di blocchi di calcestruzzo interposti per prevenire l’abbandono illegale di rifiuti. Basterà aprire un piccolo varco per trasformare un area degradata in un sentiero utile per percorrere in bellezza e sicurezza l’ultimo tratto del cammino della Via Appia.

Imbocco possibile dell’itinerario da Brindisi nei pressi di Via Giovanni Rizzo. Occorre scavalcare un cancello in ferro installato da ASI per impedire l’abbandono dei rifiuti ( https://goo.gl/maps/vAmMDwXoqitmdFtP8 )

L’itinerario comprende e valorizza i sentieri già realizzati all’interno del Parco del Cillarese

Una strada sterrata parallela ai binari della ferrovia rappresenta l’itinerario più corto per raggiungere il Parco e imboccare il sottopasso della ferrovia per dirigersi verso Mesagne.

La sterrata termina in corrispondenza del sottopasso ferroviario. La strada è chiusa da blocchi prefabbricati in calcestruzzo https://goo.gl/maps/shx7UDk25rcQskAs8

Al momento per varcare lo sbarramento occorre prendere in braccio le bici. Un varco a misura di pedone e ciclista potrebbe essere facilmente ricavato.

Fonti bibliografiche

– La viabilità romana nel Salento / Giovanni Uggeri – Fasano : Grafischena, 1983
-Le masserie dell’agro di Brindisi. Dal latifondo alla riforma, Carito Giacomo – De Castro Angelo Editore: Amici della A. De LeoCollana, 1993, Curatore: Di Tonno N. M.ISBN-10: 888526008XISBN-13: 9788885260085
– APPIA di Paolo Rumiz, Editore: Feltrinelli, 2016, Collana: I Narratori
– La Regina Viarum e la via Traiana, Laura Castrianni e Giuseppe Ceraudo, L. e C. Service di Primangeli, Impaginazione e stampa
Delta 3 Edizioni, Prima Edizione 2013, ISBN 978-88-6436-358-5
– Per pagos et vias. Un sito di età tardoantica lungo l’Appia nell’ager Brundisinus – 1994 – Volpe G.;
– Archeologia dei paesaggi a Brindisi. Dalla romanizzazione al Medioevo – 2008 – Aprosio M.; – pag.: pp. 138-140, 235-237
– Brindisi – Località Masseria San Giorgio – 1994 – Volpe G.;Manacorda D.; – pag.: pp. 107-109

Sitografia
– http://www.cartapulia.it/
https://www.cicloamici.it/cillarese.htm
www.cicloamici.it/cillarese.htm wikipedia
Wikipedia
www.brundarte.it/2019/02/23/parco-del-cillarese-brindisi/

Itinerario su Google maps del 22 settembre

qui mappa

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