Mobilità sostenibile nel Campus Ecotekne

Disamina delle problematiche e proposte per migliorare la vivibilità nel campus universitario di Lecce

Problemi di sostenibilità nel campus ecotekne

il sistema viario di Ecotekne negli anni ha subito continui ampliamenti e rifacimenti. Le strade e i parcheggi hanno avuto a volte uno sviluppo frettoloso e non pianificato. Alcune strade sono impropriamente chiuse alla circolazione da barriere in quanto adibite a parcheggi per il personale docente e non docente in virtù di antichi privilegi. La scarsa qualità ed efficienza dei trasporti pubblici, l’assenza di piste ciclabili sicure e su sede propria hanno trasformato il campus universitario nel più grande e congestionato parcheggio della città.
Il sistema viario presenta molteplici problematiche:

  • I percorsi per giungere o uscire dai parcheggi nei pressi dei diversi plessi sono illogici, lunghi e comportano grande spreco di tempo nella percorrenza;
  • Di conseguenza i percorsi risultano non sostenibili in quanto la lunghezza spropositata degli itinerari comporta lunghe code e grande dispendio di carburante. Facciamo un esempio: entrando da Via Monteroni un veicolo che intende parcheggiare nei pressi dell’entrata deve percorrere poi ben 1,7km per poter  guadagnare l’uscita;
  • Per effetto dei lunghi tragitti per raggiungere o lasciare i luoghi di parcheggio nelle ore di punta si verificano congestioni stradali che non solo immobilizzano i veicoli all’interno del campus ma anche la strada provinciale Lecce Monteroni, in quanto il lento deflusso del traffico di uscita intasa le strade interne ed impedisce ai veicoli in ingresso di entrare.
  • In particolare nelle ore di punta la congestione sulla Via Monteroni si estende dal bivio Monteroni Arnesano fino alla rotonda di accesso all’università per una lunghezza fino a 1,3Km.
  • La pratica del parcheggio e del parcheggio selvaggio su strada ed in particolare lungo i tratti a senso unico è sovente causa di impedimenti alla viabilità.
  • Non sono presenti piste ciclabili, non sono incentivati sistemi di car sharing, non sono presenti biciclette e monopattini per gli spostamenti interni;
  • E’ inesistente la toponomastica.

Pianificare la sostenibilità

Sulla base di queste considerazioni riteniamo sia necessario ripensare la viabilità con una serie di interventi :

Ripensare l’organizzazione e le regole di circolazione dell’intera rete viaria interna che sia utile con effetto immediato e consenta nel medio e lungo termine lo sviluppo di una mobilità sostenibile ovvero modalità di spostamento in grado di diminuire gli impatti ambientali, sociali ed economici generati dai veicoli privati. I suggerimenti che seguono si collocano in questa visione di pianificazione a breve e lungo termine. Auspichiamo che gli interventi di pianificazione possano il più possibile conformarsi alle Linee guida per la redazione e l’implementazione dei Piani degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL), Decreto Interministeriale n. 179 del 12 maggio 2021, art. 3 comma 5 (pubblicato in G.U. – Serie Generale n. 124 del 26 maggio 2021).
Secondo la legge 77/2020 gli enti come la nostra università sono tenuti a redigere annualmente il PSCL che dovrà contenere una parte informativa e di analisi con la valutazione dei benefici ambientali dei possibili. Nel caso della nostra università occorre includere nella parte di analisi non solo le esigenze del personale docente e non docente ma anche e sopratutto le esigenze di mobilità degli studenti. Dalla sezione informativa e di analisi deve poi scaturire una parte progettuale che definisca la serie degli interventi da attuare.
Il ministero indica una serie di assi di intervento/strategie: 1) disincentivare l’utilizzo dell’auto privata; 2) Favorire l’uso del trasporto pubblico; 3) Favorire la mobilità ciclabile e la micromobilità; 4) Ridurre la domanda di mobilità.
Dopo l’adozione del PSCL questo dovrà essere comunicato ai dipendenti e agli studenti e infine la sua efficacia dovrà essere opportunamente monitorata per capire l’efficacia delle misure intraprese rispetto agli obiettivi indicati.

La mappa del Campus

Per spiegare meglio le misure di mobilità sostenibile individuate e proposte abbiamo provveduto a mappare il campus universitario. Abbiamo creato con lo strumento Mymaps di Google una mappa con la indicazione delle proposte e la localizzazione precisa dei tratti a doppio senso, delle rotonde dei parcheggi e delle fermate autobus. Una visione di insieme della riorganizzazione del sistema viario è proposta in figura 1 ed al link https://www.google.com/maps/d/edit?mid=1sjh7rkLRjTs0-L82WLnm7CI-cvoqWsQ&usp=sharing .

Attraverso la mappa abbiamo anche effettuato il disegno delle aree di parcheggio già disponibili. Un calcolo approssimato delle aree indicate nella mappa porta a quantificare per i parcheggi già esistenti la ragguardevole area di 50.000m2 (cinque ettari). Attribuendo ad uno stallo per autoveicolo un’area di 11,5 metri quadrati, si ottiene la potenziale disponibilità di oltre 4000 posti auto solo nelle aree di parcheggio. Si tratta, a nostro parere, di un numero ragguardevole. Il piano di circolazione deve tenere in conto di questa grande disponibilità di aree di parcheggio e strutturarsi in modo da consentire un agevole accesso e deflusso alle aree di accesso. L’attuale assetto dei sensi di circolazione costringe gli autoveicoli di compiere lunghi percorsi per raggiungere le aree di parcheggio.


Modifica dei sensi di circolazione

Tra gli interventi regolatori più efficaci ed urgenti indichiamo la modifica dei sensi di circolazione con introduzione di doppi sensi in più tratti attualmente a senso unico. In particolare ravvediamo la opportunità di trasformare a doppio senso di circolazione l’anello interno (ring) che perimetra il centro congressi e gli edifici DISTEBA. Queste modifiche consentiranno di accorciare gli itinerari per raggiungere i parcheggi ed eviteranno l’uso improprio della sede stradale per la sosta a bordo strada. La trasformazione da senso unico a doppio senso per i veicoli per alcuni tratti di strade minimizzerà i percorsi, abbasserà la velocità dei veicoli e renderà più utilizzate le aree di sosta fuori strada.
I sensi unici sono stati istituiti nel campus all’interno di una visione “autocentrica” della viabilità. In tal modo le ampie strade del campus sono state trasformate in arterie di scorrimento veloce oltre che di parcheggio su strada, stravolgendone il carattere e limitandone fortemente la vivibilità. In maniera molto miope i sensi unici hanno incredibilmente allungato le distanze e i tempi di percorrenza creando congestione stradale e disordine nell’organizzazione e uso della rete. La creazione del doppio senso consentirà di ridurre enormemente distanze e tempi di percorrenza e costituirà un sistema di moderazione del traffico.
Il doppio senso di circolazione è indicato dagli esperti come strumento della moderazione del traffico e si associa con provvedimenti di limitaizione della velocità quali ad esempio le zone 30 o le zone 20.

Nuove rotatorie

Accanto alla modifica dello schema di circolazione (sensi di marcia) proponiamo la realizzazione di 4 mini rotatorie (anche denominate false rotatorie) per rendere più fluido e sicuro il flusso e deflusso delle auto dai parcheggi. Una nei pressi dell’ingresso da Via Monteroni all’angolo Sud Est del ring interno (link a Google Maps https://maps.app.goo.gl/Bah67AYDdqRhUxKv5  ) questa si complementa con una davanti l’ingresso pedonale e ciclabile de disteba (https://maps.app.goo.gl/hXv9mTs1zk8yG2Sd9). Un’altra all’incrocio a T all’angolo Nord Ovest del ring interno (link a Google Maps https://maps.app.goo.gl/yjFtzUrYHUuBV4De7 ). Infine una rotatoria  sulla strata di collegamento tra i plessi di ingegneria e l’edificio Fiorini ( link a Google Maps https://maps.app.goo.gl/PQwGARK4HLX4SaaL6 ).

Figura: Collocazione delle nuove rotatorie nella prossimità dell’ingresso da Via Monteroni

Moderazione del traffico

Eseguire interventi di moderazione del traffico per rendere più sicuro il sistema viario soprattutto per l’utenza debole costituita da ciclisti e pedoni. Tra gli interventi possibili di moderazione del traffico: introduzione di attraversamenti rialzati, incroci rialzati e ravvicinati, realizzazione di pavimentazione stradale in rilievo e/o colorata, introdurre isole spartitraffico salva pedoni e separatori di mezzeria.

Eliminazione di parcheggi privilegiati e riapertura delle strade

Esistono nel campus numerose aree di parcheggio riservate e protette da barre. Riteniamo sia giusto e opportuno rendere accessibili strade e parcheggi attualmente chiuse da sbarre e trasformate in aree di parcheggio riservate e privilegiate per i dipendenti di determinati dipartimenti (come da figura). Riteniamo che le aree di parcheggio riservate protette da sbarre rappresentino una discriminazione impropria tra personale docente e non docente e studenti. L’apertura a tutti delle are di parcheggio riservate può incrementare in maniera notevole il numero di parcheggi a disposizione di tutti eliminando o riducendo i parcheggi su strada.  In particolare l’apertura delle sbarre come da successsiva figura rende possibile facilitare la circolazione lungo il ring principale. Nel complesso i parcheggi del campus occupano un area di oltre 50.000 metri quadrati (cinque ettari) e possiedono una ingente capienza per ospitare auto e bus. Con opportuna ottimizzazione una superficie per parcheggi di 50.000 corrisponde infatti a 4000 stalli.

In figura una delle tante barre che delimitano parcheggi privilegiati per personale docente e non docente. In particolare queste barre chiudono una via che invece sarebbe molto utile per decongestionare il ring principale del campus.

Figura: indicazione del punto dove introdurre la minirotonda e della strada da riaprire alla circolazione dei veicoli

Itinerari ciclopedonali e piste ciclabili

La mobilità in bici è tra gli assi prioritari del PSCL. Mentre risulta agevole protetto e sicuro il percorso da Monteroni al Campus grazie alla ciclabile su sede propria lungo la strada provinciale altrettando non si può dire per il percorso da Lecce. All’interno del campus possono essere ricavati numerosi itinerari ciclopedonali protetti su sede propria preferibilmente separati dalle strade della circolazione veicolare. Questi sono evidenziati sulla mappa attraverso le linee verdi. Rimane la necessità di collegare e segnalare questi itinerari con la pista ciclabile su sede propria lungo la SP6 nel territorio del Comune di Monteroni e con quella in fase di realizzazione proveniente da Lecce.

Figura sopra: tratteggiati con la linea verde la rete degli itinerari ciclabili interni ed il loro raccordo con le piste ciclabili esterne. Cliccare per ingrandire.

Fermate sicure e al posto giusto

Ravvediamo la opportunità di spostare la fermata dell’autobus alla rotonda di ingresso da Via Monteroni sistemandola all’imbocco del viale per non bloccare il traffico veicolare.

Servizio bike sharing

La bici condivisa (in inglese bike sharing, traducibile come “condivisione della bicicletta”) è uno degli strumenti di mobilità sostenibile per aumentare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici (autobus, tram e metropolitane), integrandoli tra loro (trasporto intermodale) e integrandoli dall’utilizzo delle biciclette condivise per i viaggi di prossimità. Attraverso un servizio di bike sharing gli studenti che arrivano con mezzo pubblico ma anche con mezzo proprio possono spostarsi agevolmente nel campus percorrendo il cosiddetto “ultimo chilometro” con facilità e in modo sostenibile. Un servizio di bike sharing sarà altresì utile per ricercatori e dipendenti che devono compiere spostamenti all’interno del campus. Per recarsi ad esempio da colleghi di altri dipartimenti, verso laboratori distanti dagli studi o dalle aule della didattica. Tra le varie possibilità di organizzazione del serivizio proponiamo quello denominato a “flusso libero”. I servizi a flusso libero prevedono uno schema in cui le biciclette sono disposte liberamente, senza la necessità di stazioni. Ogni bicicletta è dotata di un dispositivo di blocco, solitamente sulla ruota posteriore. Lo sblocco delle biciclette avviene tramite un’applicazione per smartphone, previa registrazione.

Odonomastica

Il campus è un area di circolazione privata pertanto non compete agli enti locali attribuire nomi e numeri a strade e piazze. L’università del Salento dovrebbe pianificare e attuare una efficace denominazione delle aree di circolazione all’interno del Campus. Una precisa e rigorosa odonomastica è dunque un atto facoltativo ma molto importante per l’Università del salento. L’attribuzione della denominazione delle aree di circolazione è indispensabile per fornire chiare indicazioni a coloro che devono raggiungere i plessi ed agli addetti ai servizi postali che devono consegnare o ritirare lettere e pacchi.

Mappe

Figura 1. Visione di insieme del campus universitario dove si evidenziano le aree di parcheggio. Un calcolo approssimato delle aree indicate nella mappa porta a quantificare per i parcheggi già esistenti la ragguardevole area di 50.000m2 (cinque ettari). Sono indicate le proposte inerenti la viabilità con le strade a doppio senso in rosso, strade a senso unico in blu, itinerari ciclopedonali in verde.

Figura 2.  Dettaglio del ring interno al campus con indicazione delle direzioni (frecce di colore bianco) di percorrenza nei tratti a senso unico. In rosso i tratti di strada a doppio senso. Sono anche riconoscibili le due proposte di minirotatoria agli angoli Nord Ovest e Sud Est del ring principale.

Figura: indicazione del punto dove introdurre le due nuove minirotonde e della strada da riaprire alla circolazione dei veicoli

Riferimenti

Questo articolo è estratto da un documento curato da Antonio Licciulli e indirizzato al rettore al direttore generale e al mobility manager dell’Università del Salento.
Antonio Licciulli è afferente al Dipartimento di Ingegneria dell’innovazione
E’ altresì Membro del Gruppo Tecnico Nazionale della Federazione Italiana Ambiente e bicicletta (FIAB), Presidente FIAB Mesagne Cicloamici, già coordinatore regionale e membro del consiglio nazionale FIAB.

FIAB ONLUS con Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici è inserita nell’elenco degli enti e associazioni di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale di cui all’art. 1 del decreto ministeriale n. 651 del 10 dicembre 1993.

Ringraziamenti

Un ringraziamento va ai colleghi e agli esperti di mobilità che mi hanno arricchito di proposte e osservazioni nella stesura di queste note, in particolare ringrazio l’architetto Alberto Marescotti esperto di mobilità urbana e membro ANCI al tavolo tecnico sui PUMS del MIT

Mappa del Campus con gli interventi proposti

La mappa di sotto contiene le proposte per Ecotekne insieme con la ricostruzione delle aree di parcheggio. In rosso sono indicate le strade di cui di propone il doppio senso di circolazione. In blu ci sono le strade a senso unico. In verde le strade ciclopedonali. Le rotatorie sono rappresentante con cerchi concentrici azzurri e bianchi.

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