Torre Testa del Gallico

Domenica 16 marzo, in bici verso la costa brindisina e la Via Traiana

Presentazione

I Cicloamici impegnati in un nuovo evento in bicicletta alla scoperta delle testimonianze archeologiche della Via Traiana in territorio di Brindisi: Torre Testa del Gallico e il Ponte Romano ad Apani. Grazie alla presenza del canale con acqua dolce la zona divenne dall’antichità molto frequentata. Sono state rinvenute fornaci per la produzione di anfore ceramiche che venivano poi spedite via mare a Brindisi.

Nei pressi di Torre Testa troveremo il viadotto romano di Apani. Con una iniziativa meritoria la Soprintendenza ha messo sotto tutela il sito e avviato i lavori di studio recupero e valorizzazione. Al termine dei lavori l’area sarà protetta e recintata e rimarrà visitabile a turisti e ciclisti.

Il programma dell’escursione in bici

Raduno, Ore 8:45 partenza ore 9,00 partenza: Piazza 4 Novembre Mesagne.
Indicazioni da Google Maps del luogo di incontro https://goo.gl/maps/XRuK1Q89HuMZUESE6
Percorso: Itinerario facile e pianeggiante di circa 38Km verso Apani per strade prevalentemente asfaltate. Pedalata tranquilla e affascinante per assaporare la bellezza dell’agro di Mesagne e di Brindisi tra vigneti e uliveti
Rientro: per le ore 13 a Mesagne. La fatidica ora della braciola.
Info e capigita: Giovanni Laresca, Pasquale Monopoli mob. 3471982596‬

Torre Testa del Gallico (Jaddico)

Torre Testa del Gallico o Jaddico o ancora Capogallo, anche conosciuta come torre di “Giancola” (nome del canale di raccolta acque reflue e piovane che sfocia in mare al suo fianco). Grazie al canale con acqua dolce Torre Testa del Gallo era adatta per l’attracco di commercianti e pirati che potevano rifornirsi facilmente di acqua dolce. In quanto al nome Jaddico, c’è chi ritiene faccia riferimento alla forma del promontorio che ricorda quella della testa di un gallo, ma è più probabile che derivi da una parola longobarda “wald” che significa foresta, stando così ad indicare la zona rigogliosa ricca di animali e piante. Nell’800 vicino la torre vennero anche costruiti dei locali destinati alla guardia sanitaria durante un’epidemia di colera.

In età romana il territorio intorno a Torre testa si sviluppa la coltura della vite e la produzione del vino. Il Vino brindisino raggiungeva tutte le zone del mediterraneo. Per trasportarlo proprio a Jaddico veniva prodotte anfore. Il ritrovamento di una importante fornace per la costruzione di anfore in epoca romana conferma l’ipotesi.

Foto di Alessandro Caiulo

Il ponte di Apani

L’opera fu realizzata non per oltrepassare un fiume, ma una zona paludosa. Per questo il tratto del manufatto antico è particolarmente lungo. Il Viadotto della via Traiana è ubicato in un vigneto a circa m 600 a Nord della Masseria Apani, nel territorio comunale di Brindisi, in Puglia. È stato realizzato in  ‘opus reticulatum’ – le pietre o i mattoni disegnano un reticolo – listato con due corsi di laterizio. E’ lungo m 142, incluso il varco di m 11,20 che era scavalcato da un ponte; è largo m 6,35 compresi i muretti di circa m 0,80 di spessore, per cui la sede stradale si riduceva a m 4,75. Era alto oltre m 2 e rinforzato con speroni sporgenti m 1,35 e distanziati da m 3,10 a m 3,82. I laterizi sono spessi cm 3/3,5; i letti di malta cm 1/1,9. Di fatto fu realizzato non per oltrepassare un fiume, ma una zona paludosa. Per questo il tratto del manufatto antico è particolarmente lungo.
Mirabile l’intervento di recupero e valorizzazione in corso curato dalla soprintendenza. La stessa soprintendenza ha sottoposto la zona che ricade in un terreno privato ed in una strada sterrata a vincolo. Il progetto comporta la recinzione dell’area con il diritto di accesso ai visitatori.

Ricostruzione grafica del viadotto di Apani di Francesco Iurlaro. Immagine tratta da Brindisiweb https://www.brindisiweb.it/storia/strade_viabilita_epoca_romana.asp#gsc.tab=0

🍂 Iscrizione alla gita

Richiediamo cortesemente ai partecipanti di prenotarsi all’evento mediante il modulo online linkato sotto. La partecipazione all’evento è gratuita. Ricordiamo che da ottobre è possibile iscriversi o rinnovare l’associazione. L’associazione accetta contributi liberi


La Appia Traiana nella storia

Già in epoca repubblicana alla Via Appia Claudia si era affiancata una strada alternativa che da Benevento conduceva a Brindisi denominata Via Minucia. In epoca Imperiale tra il 108 e il 110DC l’imperatore traiano costruì una strada più comoda e veloce seguendo la direttrice Minucia. Questa via dopo qualche anno prese il suo nome.
Ci parlano della Traiana diverse fonti storiche. Tra le più importanti l'”Itinerario Antonini” e la “Tabula Peutingeriana”. In Puglia dopo l’ uscita da Canosa , la traiana proseguiva poi verso Rubi, l’attuale Ruvo di Puglia, da Rubi raggiungeva Botuntum, Bitonto e quindi Barium , Bari . Da Bari la Via Traiana procedeva lungo la costa toccando Turres Iulianas nei pressi di Mola di Bari , Turres Aurelianas presso Polignano e Dertum presso Monopoli fino ad Egnathia , Egnazia .
Dopo la stazione Ad Speluncas , attuale Torre Santa Sabina , la Via Traiana terminava il suo lungo percorso a Brundisium , Brindisi.
Dal periodo normanno l’itinerario fece parte del sistema delle grandi vie di pellegrinaggio, e in particolare della via Francigena, attestata già nel privilegium baiulorum imperialium del 1024 a Troia (l’antica Aecae sulla via Traiana); durante e dopo le crociate il tratto costiero fu percorso da eserciti e fedeli in viaggio verso la Terra santa.
Una puntuale descrizione dell’itinerario venne effettuata nel 1745 da Francesco Pratilli di cui sotto riportiamo un estratto della sua carta.

Il tratto da Bari a Brindisi della Tabula Peutingeriana


Francesco Maria Pratilli 1745. Della Via Appia. Riconosciuta e descritta da Roma a Brindisi.

La Via traiana tra Brindisi e Ostuni

Fontana Tancredi e Santa Maria del Casale

Alla partenza da Brindisi l’itinerario tocca due luoghi iconici che simboleggiano il lungo legame tra Brindisi e la via Traiana Francigena. Lasciando il centro storico incontriamo la Fontana Tancredi che sorgeva lungo la Traiana subito prima del ponte sul Canale del Cillarese. Subito fuori Brindisi la Chiesa di Santa Maria del Casale con i suoi meravigliosi affreschi di epoca medievale racconta dei pellegrinaggi e delle vicende medievali lungo la Francigena.

Sintesi di studi del Dott. Dario Stomati

La fontana Tancredi sorge su una preesistente struttura di epoca romana “che segnava l’accesso in città da nord, proprio dove è possibile ipotizzare, sulla base di un rilievo idrologico del 1700, la ricongiunzione nel tratto di accesso alla città di arterie viarie importanti, la via Appia e la sua variante Traiana, La fontana attualmente collocata lungo la SP Brindisi San Vito venne ristrutturata nel 1192 con i finanziamenti elargiti da Tancredi in onore delle nozze tra il suo primogenito Ruggero e la principessa Irene, figlia dell’imperatore di Costantinopoli, Isacco Angelo II, un matrimonio organizzato per convenienza politica: in questo modo veniva rafforzata la posizione del sovrano normanno e, da parte bizantina, per evitare l’integrazione del regno di Sicilia nell’impero tedesco. Le nozze vennero celebrate con grande solennità nella cattedrale di Brindisi, dove in precedenza vi era stata l’investitura ufficiale dello stesso Ruggero a re di Sicilia, la prima volta di un’incoronazione avvenuta fuori Palermo.

Sotto alcune immagini di Fontana Tancredi e della visita dei Cicloamici in compagnia della storica Bianca Tragni.

Il Cillarese traversato dal Ponte della Appia Traiana

Lasciando Brindisi l’itinerario lambisce il parco del Cillarese, polmone verde della Citta di Brindisi. L’attuale Parco del Cillarese si colloca a valle della diga. Il progetto delle associazioni ambientaliste è quello di estendere il parco nella zona dell’invaso del Cillarese. L’unione del parco cittadino con il territorio intorno all’invaso potrebbe divenire il Parco terminale della Appia. Questa proposta lanciata nell’aprile 2025 è stato ripreso e condiviso dalle associazioni ambientaliste di Brindisi: WWF, Legambiente, Italia Nostra.

La Via Traiana/Francigena nel territorio di Carovigno

L’itinerario costiero della Traiana incrocia le tracce della antica Traiana. Nello stesso tempo questo itinerario coincide con la Via Francigena e con la via del Procaccia. Da diversi anni i cicloamici si impegnano nel tutelare la fascia costiera minacciata sia sulle coste rocciose che sulla parte dunale dalla pressione antropica e veicolare.

Mappa e itinerario in Google Maps

Abbiamo costruito l’itinerario su google maps. Per seguirlo con il telefonino fare cllick sul rettangolino in alto a destra.

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