Molti storici fanno risalire la festa di Halloween alla celebrazione del capod’anno celtico. Il termine celtico per indicare la festa era Samhain, che deriverebbe dal gaelico samhuinn e significa “summer’s end”, fine dell’estate. L’anno dei celti veniva fatto iniziare con la fine del ciclo delle stagioni e del ciclo di lavoro dei contadini e dei pastori. Al termine della stagione calda i pastori celti riportavano a valle le greggi preparandosi per i rigori dell’inverno. Il ciclo dell’agricoltura è compiuto e le piante entrano in quiescenza. Se ci piace l’idea del tempo diviso in cicli allora forse dovremmo riprendere Halloween come capod’anno e intendere l’autunno come il momento del “ciclo” delle stagioni quando il vecchio ciclo produttivo lascia il posto al nuovo. E’ bello pensare che l’inizio e la fine di un ciclo coincidano con una fase di quiescenza, di riflessione. Così è per la natura: quando le piante caducifoglie percepiscono l’arrivo dell’inverno iniziano a mettere in atto una serie di strategie tese a resistere ai freddi invernali. Si riducono gli ormoni dell’attività vegetativa e aumenta l’acido abscissico responsabile della inibizione della sintesi di mRNA e della caduta delle foglie. La clorofilla viene degradata e le foglie evidenziano i pigmenti fotosintetici secondari responsabili dei colori rosso e giallo. Le sostanze di riserva vengono traslocate nelle radici, mentre il flusso di linfa grezza che dalle radici affluisce alla chioma si riduce fino a cessare. Si produce il legno di chiusura, responsabile delle caratteristiche venature scure del legno. Le gemme che dovranno schiudere la primavera successiva vengono ricoperte da squame coriacee utili a proteggerle dal freddo e impedire la disidratazione. La pianta entra così in uno stato di riposo vegetativo detto “quiescenza” nel quale rimarrà tutto l’inverno. La pianta attraversa questa fase dalla nascita alla morte, quindi “l’autunno” non deve essere messo in relazione alla senescenza ma è parte di un ciclo che si ripete nel corso dell’interra vita. Le gemme che dovranno schiudere la primavera successiva vengono ricoperte da squame coriacee utili a proteggerle dal freddo e impedire la disidratazione. La pianta entra così in uno stato di riposo vegetativo detto “quiescenza” nel quale rimarrà tutto l’inverno.
Quindi “l’autunno” non deve essere messo in relazione alla senescenza ma è parte di un ciclo che si ripete nel corso dell’intera vita. Ed è bello pensare che l’inizio di questo ciclo e la sua fine coincidano con il momento della quiescenza del riposo, della riflessione.
Le belle riflessioni sull’autunno sono di mia moglie. I disegni sono di AlbertoMarescotti. L’articolo è dedicato a mia figlia Gianna Licciulli che ogni anno organizza per Halloween una grande festa con le amiche. Quest’anno, causa covid, la festa si celebrerà ma sotto tono.
Fonti consultabili:
www.irlandando.it/halloween/storia/
www.cicloamici.it/autunno_zen.htm
https://en.wikipedia.org/wiki/Halloween
Brava Angela