30 Maggio giornata dedicata agli itinerari escursionistici lungo la ciclovia/Viaverde AQP
I Cicloamici hanno proposto un itinerario cicloturistico dedicato al tratto terminale del Canale Principale, tra Montedoro e Monte Fellone.
Domenica 30 Maggio: Una via per tutti, tutti per una via.
I Cicloamici si sono soffermati tra Masseria Ulmo (Ceglie Messapica e Monte Fellone (Villa Castelli) il tratto terminale del canale principale AQP. Ci sono 8,5Km di strada di servizio e ponti Canale già pronti per la rete di itinerari escursionistici, fruibili da subito. Percorrendo questo itinerario si attraversano le contrade e le Masserie di Circiello, Lama di Coppo, Cuoco, Facciasquata, Fedele Grande. Boschi di querce, fragni secolari, allevamenti equini, bovini, caprini. Non occorre demolire l’antico fondo stradale che dura da oltre 100 anni e che custodisce un patrimonio di biodiversità come l’orchidea cegliese, i perastri, le querce. Non occorrono denari bensì una concessione di passaggio a ciclisti e pedoni sul bene demaniale regionale.
Monte Fellone, del feudo di Glicerio condannato per “fellonia”
L’escursione dedicata al tratto terminale del Canale Principale e a Monte Fellone. La fellonia, nel diritto medioevale, è un atto di infedeltà tra sovrano e feudatario. Nel XIII secolo Monte Fellone rientra nelle proprietà di Glicerio de Persona signore delle Terre di Ceglie del Gualdo, di Mottola, di Soleto e del Casale di San Pietro in Galatina. Glicerio rimase fedele a Corrado IV di Svevia figlio di Federico II di Svevia e Re di Sicilia contro gli angioini. Caduto anche Manfredi di Sicilia, l’ultimo degli Svevi, Carlo I d’Angiò ordina la cattura di Glicerio, che si era dato alla latitanza nelle campagne di Taranto dove fu catturato, condotto in carcere nel castello di Brindisi (insieme ai figli Gervasio, Giovanni e Perello) fu legato ad un cavallo e trascinato per la città, poi fu impiccato. I possedimenti che deteneva furono confiscati e ceduti ad Anselino de Toucy. Monte Fellone fu invece affidato, insieme al vasto territorio di Martina Franca, alla potente famiglia Caracciolo.
Programma dell’escursione:
Partenza da stazione FSE Ceglie Messapica ore 9:40. Inizio del tour lungo le contrade Galante, Spasumato, Pineta Ulmo, Masseria Circiello, Masseria Cuoco, bosco di Fedele Grande. Percorso di circa 50 Km su strade secondarie asfaltate con alcuni tratti di sterrato lungo la strada di servizio e i ponti Canale. Rientro a Ceglie intorno alle 18:00. Difficoltà media.
Costi
Contributo assicurativo RC per i non soci pari a 3 euro.
Pranzo
A sacco, tutti portano per se e qualcosa per i capigita
Tutela anticovid
I partecipanti sono tenuti a rispettare le norme di distanziamento e a indossoare la mascherina. I partecipanti sono anche invitati a prendere visione del decalogo con i consigli anticovid predisposto da Carmela Grisolia apprezzato dalle associazioni FIAB di tutta italia: https://www.cicloamici.it/wp/2020/05/22/decalogo-per-pedalare-in-fase-2/
Compilando online il modulo di iscrizione è obbligatorio dichiarare di non essere in quarantena e di non avere sintomi del COVID.
Iscrizioni:
Richiediamo cortesemente ai partecipanti di iscriversi mediante il modulo online https://www.cicloamici.it/wp/modulo-di-iscrizione-alle-escursioni/
Info e capigita: Antonio Licciulli 3333744725
Un impegno ventennale a favore della Viaverde sul canale AQP
Il Comunicato stampa
Domenica 30 maggio si mobilitano le associazioni del Coordinamento dal Basso con una serie di escursioni aperte a tutti
“Una via per tutti, tutti per una via”
Da Caposele a Leuca una giornata per la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese
“Un progetto unico per la più grande via verde del Sud”
“Una via per tutti, tutti per una via”: è lo slogan scelto dal Coordinamento dal Basso per la Giornata per la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese che domenica 30 maggio vedrà la mobilitazione delle diverse associazioni, fra cui Fiab, Legambiente e Cai, con una serie di escursioni, a piedi e in bicicletta, aperte a tutti. L’iniziativa mira a richiamare l’attenzione sul progetto della Ciclovia dell’Acquedotto, con la richiesta alle Regioni Puglia, Campania e Basilicata di procedere con celerità nella realizzazione dell’infrastruttura, iniziando dall’istituzione di una cabina di regia che assicuri la redazione di un progetto unico.
La Ciclovia/Viaverde dell’Acquedotto Pugliese è un ambizioso progetto per la costruzione di una infrastruttura per la tutela e fruizione del territorio. L’itinerario attraversa e racconta territori unici e meravigliosi, dall’Irpinia al Vulture, dall’Alta Murgia alla Valle d’Itria, dall’Arneo alla terra del Capo di Leuca. Non si tratta di una semplice e banale “pista ciclabile” su sede propria, riservata al transito veloce di ciclisti. La Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese è un itinerario narrativo che può aprire nuove strade di sviluppo per il turismo sostenibile nel Mezzogiorno.
La Giornata del 30 maggio raduna tutti i soggetti che hanno a cuore questo progetto visionario. È una giornata per rivendicare l’egual diritto e dignità di pedoni e ciclisti, velopedi e lentopedi, a percorrere i sentieri e i ponti canale della pista di servizio dell’Acquedotto. Rappresenta la rivendicazione di decine di associazioni, gruppi, società enti pubblici a poter disporre di un bene demaniale prezioso e bisognoso di protezione e valorizzazione.
Una via per tutti: ovvero un itinerario inclusivo adatto a tutti, aperto a tutti. Tutti per una via: tutti insieme a rivendicare pacificamente ma con forza il compimento di un grande progetto, fiore all’occhiello per tutto il Sud Italia. Da Caposele a Santa Maria di Leuca le associazioni e le imprese locali aderenti al Coordinamento saranno in campo invitando i cittadini a scoprire l’itinerario, a piedi e in bicicletta, per dimostrare che è possibile aprire alla fruizione in tempi brevi una ciclovia di fatto già esistente, naturalisticamente unica e con un tracciato già definito dal percorso della condotta e dalle emergenze di archeologia industriale. C’è bisogno di vincere le resistenze di Acquedotto Pugliese Spa che oppone problemi di sicurezza peraltro facilmente superabili.
La locandina dell’evento è stata disegnata da Alberto Marescotti, architetto della mobilità sostenibile e grafico per passione.