CICLOweb |
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Lettere | Culacchi |
E3: Energy, Environment, Economy
I cicloamici cominciano a discutere sul WEB di tre temi molto intrecciati: energia, ambiente ed economia. Analizzando le 3 E concatenate potremo forse capire le guerre, la pace, la ricchezza, la povertà e l'insozzamento del nostro povero pianeta ... e pensare alle soluzioni
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Riccardo metanautista: per essere pacifisti .. ci vuole la macchina ad aria compressaCaro cicloantonio detto anche "il pacifico"... Sei
un vero pacifista se fai di tutto per svincolarti dalla petroliodipendenza
o almeno fai il minimo cioè: 2)ora c'è anche il valido ed affidabilissimo kit (si può trasferire anche da un auto all'altra) per trasformare il tuo sporco motore diesel in un motore diesel-metano (che inquina di meno e consuma meno petrolio e quindi...meno guerra...) per sapere di più clicca su http://www.etra-spa.com/etradual.htm e per contatti su http://www.etra-spa.com/contatti.htm 3)la guerra non è solo in Iraq perciò c'era prima e continua ad esserci anche dopo altrove anche con maggiore violenza e lutti (la Cecenia e tutte le dittature sanguinarie dell'Africa fiancheggiate dalla "pacifica" Francia insegnano, al confronto con queste,la guerra in Iraq sembra scaramucce tra bimbi) e quindi spero che la rubrica "no war" si trasforma in finestra..ecc.. non perchè è finita la guerra in Iraq ma per altri motivi; anche la tua mestizia spero non segua solo l'andamento della guerra in Iraq ma di tutte le altre guerre (anche peggiori) in corso da parecchi decenni. A proposito di auto ad aria compressa l'ingegno dell'ing. ciclogiorgio dice simpaticamente che tu non capisci nulla di energia e che vuole che tu gli dimostri che con i tuoi "specchi" puoi trasformare abbastanza energia solare in energia elettrica tanto da comprimere l'aria alla pressione utile. Ciclogiorgio dice che è pronto a contribuire al grande passo se gli dimostri che l'energia solare può svincolare completamente l'autolocomozione ad aria compressa dal petrolio. A presto il futuro senza petrolio (quindi con meno guerre) ha bisogno del tuo indispensabile contributo di conoscenza e coscenza per essere raggiugibile in tempi brevi. Riccardo metanautista da tanto, in attesa di...aria compressa... Cicloantonio: Il sole ci darebbe tutta l'energia, ma l'economia ha sete di petrolioCaro Riccardo grazie della lettera e dei tanti spunti che mi hai offerto. Spero di poter dimostrare a ciclogiorgio entro un paio di anni che, con il sole, si può produrre e immagazzinare tante energia sotto forma di aria compressa, idrogeno calore da rendere del tutto ineconomico l'utilizzo del petrolio. Il sole è la fonte di energia meno inquinante che ci sia. E' una centrale nucleare sicura perchè è posta a milioni di chilometri da noi e ci dona l'energia: la sua superficie che si trova a 6000gradi ci trasferisce per irradiazione la migliore qualità di energia. Oggi, all'università, è venuto a trovarmi un mio caro cer_amico_studente. Mi ha annunciato con fierezza che con 25 euro di spesa e tanti materiali riciclati è riuscito a costruirsi un pannello solare per l'acqua calda. Spero mi darai il permesso di pubblicare la tua bella lettera nel sito cicloamici. ........
Ciclogiorgio : Il sole forse tra 100 anni, per adesso mi tengo il petrolioAntonio
carissimo, Credo che tu, da buon ricercatore, sottovaluti però molti aspetti del nostro mondo. Intanto hai pensato ad esempio quanto costerebbe la conversione di tutti gli impianti che trasformano energia elettrica da petrolio ad altre forme energetiche? Tu cittadino saresti disposto a pagare il 60 % di irpef per finaziare questa conversione? Ammettiamo che tu sia disposto, assieme a te quanti italiani sarebbero disposti? e cosa accadrebbe nell'immediato agli operai della VM che costruiscono motori diesel ? e cosa accadrebbe agli operai dell'Eni che vendono Petrolio ecc. ecc. Io penso che la nostra società e la nostra economia sia al momento dipendente dal petrolio. E' ovvio che questo problema di dipendenza l'uomo dovrà risolverlo ma con realismo. L'idea di arrivare in breve tempo (30-40 anni a dimettere l'uso del petrolio è solo, a mio avviso una pura utopia.). Io penso che l'auto ad idrogeno, con idrogeno prodotto da energia elettrica prodotta dal nucleare,può essere realisticamente qualcosa che può sostituire il petrolio per la locomozione nei prossimi 20 anni. Altro non credo. Giorgio....
Cicloantonio: Tu ti pigli il petrolio e a Giulio lasci in eredità il mondo inquinato...C'era un ragazzo che come me amava i beatles e i rolling stone .... Dove è finito quel mio caro amico rivoluzionario che voleva cambiare il mondo, costruire centrali eoliche, combattere Berlusconi ... Ciclogiorgio carissssssssssssssssssssimo!!!! è un onore e piacere ricevere un così lungo mail/manifesto di pensiero da te sono contento che la mia punzecchiata abbia scatenato questa bella, lunga e fatalista mail. Da solito malpensante, avendo ascoltato analisi crude e reazionarie da pensatori di origine nord adriatiche, ti sfotterò dicendo si tratta di un pensiero indotto, ispirato, "clonato" (spero che non ti offendi) . Ti ricordi del fetore che abbiamo respirato quel giorno che io tu e Giovanni siamo andati a pedalare a Cerano? Io mi avvelenai a tal punto che non riuscivo a pedalare! Hai mai considerato che il sole nella sua generosità ci da 1Kw/m2 (specie a noi sud adriatici) ossia che raccogliendo le radiazioni che ci piovono in un metro quadro ognuno di noi è a posto per i suoi fabbisogni energetici? Hai considerato i costi in salute dipendenza economica, asservimento che ci procura il petrolio? Hai considerato che al contrario di noi tronfi e tracotanti abitanti di questa parte fortunata della terra ci sono miliardi di abitanti dello stesso pianeta che guadagnano al giorno meno del costo di un litro di benzina e non possono uscire fuori della miseria, mentre sono inondati da megawatt di energia solare senza poterla usare? Le tue obiezioni sono sensate ma bisogna avere il coraggio di guardare la miseria che c'è sulla terra e l'immondizia che stiamo andando a regalare a chi, come il bel Giulio si affaccia appena adesso su questo azzurro pianeta. Adesso
che ci penso, mo chiedo aiuto e coinvolgo il "rosso" di capello
e di fatto, bruti bru! Un caro abbraccio cicloantonio
Ciclogiorgio : Caro Antonio, predichi bene e razzoli male!Caro
Antonio, Anzi,
per meglio dire, spesso parlo da reazionario per difendere le cose
che comunque ci sono e non grazie a me. A
proposito di clonazione resterai deluso ma io così c'ero prima di
frequentare il nord-est. Una decina di anni fa ad una cena a cui
partecipava il fiore della sinistra del Campus dell'Università della
Calabria, fui attaccato violentemente Dopo dieci anni Fiorello ha dimostrato di essere uno dei migliori talenti della nostra era. Essere ottusi non premia, bisogna ragionare con la propria testa ma bisogna cercare di vedere le cose con realismo e non con la sola ideologia. Oggi dico che Castro è un dittatore, che ha dato al popolo cubano tutto ciò che non hanno gli altri popoli della america latina (scuole, ospedali efficienti, ecc. ecc.), resta però il fatto che Castro è secondo il mio parere un dittatore e che a Cuba non esiste Democrazia. Ricordo il fetore che abbiamo respirato quel giorno che io tu e Giovanni siamo andati a pedalare a Cerano? Ricordo che al ritorno era buio e tu hai fatto una doccia con l'acqua pompata dall'energia elettrica prodotta da Cerano! Il sole è generoso ma come tu stesso affermi non equo, pensa agli inglesi, ad ogni modo esprimo meglio cosa penso a proposito dell'energia Solare. Piuttosto che tappezzare il mondo di specchi, Perchè non è vero che un metro quadro di pannelli produce 1 kW di energia elettrica, è possibile evitare la desertificazione di territori piantando alberi nei deserti come fanno i tuoi nemici Giudei e produrre materiali da fermentare in etanolo come gia fanno i Brasiliani. Considero i costi in salute del petrolio ma anche i benefici che ci da. Questo è palesamente vero che nonostante tu sia il migliore dei cicloamici ti ostini ad andare a Lecce in Auto. Penso spesso a chi non è fortunato ad avere almeno l'acqua per sopravvivere e credo che sia un diritto di tutti averla, ma non credo che oggi quelle popolazioni rinunciano all'acqua perchè non vogliono usare l'energia prodotta dal petrolio per pomparla. Sarebbero felicissimi di avere l'acqua e non morire di sete. Si muore prima di sete e poi di cancro. Ho considerato che molti di noi tronfi e tracotanti abitanti di questa parte fortunata della terra parlano bene manifestano in strada e bevono coca cola. Ieri Giulio è stato Vaccinato, spero che Giulio da grande possa comprendere che gli stessi che gli mettevano da parte immondizia (mi riferisco non ai rifiuti solidi urbani per i quali siamo colpevolissimi!) gli hanno dato la possibilità di avere una prospettiva di vita doppia rispetto ad Alessandro Magno o a Federico II che camminava a Cavallo, inquinava poco ma moriva di dissenteria. Il Rosso ha avuto in passato con me uno scontro sull'agricoltura Biologica fatti raccontare come la penso e chiedi se è ancora convintissimo della possibilità rinuciare immediatamente in tutto il pianeta all'uso della Chimica in agricoltura. Vedi Antonio, Io penso con la Mia testa ma ascolto tutti (nord-est adriatico, sud est adriatico, suddissimo calabrese nordissimo norvegese palestina ed ebrei, levante, e ponente, destra e sinistra, africani ed americani) Bisogna fare attenzione a non fare il contrario, pensare con la testa degli altri ed ascoltare solo se stessi. Tuo affezionato amico
Giorgio Riccardo metanautista: Ecco come funziona e come nasce l'auto ad aria compressacaro Cicloantonio Quello che dice l'ingegno
dell'ingegnere ciclogiorgio è ancora una volta poco accondiscendente nei
confronti del cambiamento reale, visto che si tiene fuori dicendo che fai
tu che io non ci credo o ci credo così poco che mi viene da ridere.... Se fa così perchè ha da fare (mò
deve occuparsi oltre che del lavoro anche dell'erede appena nato) forse
forse, molto forse, non ha torto. Se si tiene lontano dall'impegno perchè
non ci crede a priori, senza le necessarie verifiche, sicuramente sbaglia
perchè è fuori dal metodo sperimentale. Prima bisogna verificare l'affidabilità
(fattibilità tecnica ed economica) dell'idea. Cioè verificare se l'auto
ad aria compressa è affidabile, se richiede manutenzione, se e perchè ha
dei problemi, ecc...; così pure per i tuoi "specchi" deve prima
verificarli e poi può esprimere pareri così poco ottimistici. L'ingegnere francese Guy Negre,
inventore dell'auto ad aria compressa, modula le dimensioni delle
fabbriche in modo ottimale tanto da conseguire ricadute occupazionali
locali talmente positive che hanno dell'incredibile e che valgono
certamente la crisi (magari anche la chiusura) della VM, dell'AGIP,
dell'ENI, di Cerano ecc...insomma quelli elencati da Giorgio. Guy Negre ha impostato la produzione in fabbriche da 280 dipendenti. I dipendenti provengono tutti da aree limitrofe quelle dove è ubicata la fabbrica; questi dipendenti sono opportunamente guidati da capi-squadra. I capi-squadra, anch'essi del posto, sono addestrati attraverso corsi specifici. Il costo di ciascuna fabbrica è di 10 milioni di euro, la produzione di ogni fabbrica è di 8000 auto all'anno, le auto oltre che prodotte vengono manutenute nella stessa fabbrica. Le auto prodotte sono destinate a clientela residente in aree limitrofe a quella dove è posta l'unità produttiva di provenienza. Limitando così l'inquinamento conseguente lo sperpero di energia legato al trasporto merci sulle lunghe distanze. Attraverso questo tipo di organizzazione produttiva (opposta a quella con le auto che consumano petrolio) la ricchezza prodotta nel posto non prende vie strane (ad esempio per finanziare i mercati delle armi e delle guerre) e senza ritorno. La ricchezza prodotta nel posto di lavoro rimane nel posto stesso da cui proviene. Quindi si genera un circolo virtuoso attraverso cui i principali clienti della fabbrica sono oltre che i dipendenti stessi, loro parenti ed amici (nessuno rinuncia all'auto o ben pochi sono disposti a rinuciarvi anche per brevi tragitti tanto vale farlo pensando di aiutare un proprio parente o amico...), ed i residenti nelle aree vicine all'unità produttiva. Basti pensare alla lotta tra "disperati" (prodotti proprio dalla VM, AGIP, IP, ecc. di cui ciclogiorgio si preoccupa un pò troppo, forse a causa di uno slancio di eccessiva generosità...essere padre da poco tempo, bisogna capirlo...) che si è scatenata per pochi posti di lavoro per l'Auchan in costruzione sulla S.S. 7 Appia. Si tratta di disperati a tal punto che la lotta, è ben noto, sta avvenendo senza esclusione di colpi (colpi di ogni genere e livello: ci sono versamenti anche di 25 mila euro anche solo per una semplice promessa, nemmeno certezza, di poter avere un posto di lavoro per il proprio figlio o nipote che sia). In una situazione di tale degrado
economico e sociale, dove è evidente che i disperati sono tanti e, tutti
disposti a tutto per un posto di lavoro, non può essere arduo trovare
piccoli risparmiatori (ad esempio pensionati con un medio reddito)
disposti a investire una piccola parte dei loro sacrifici in un'idea che
oggi può servire: - per garantire un sicuro posto di
lavoro per il proprio figlio o nipote o simile (sulla sicurezza dei posti
di lavoro all'Auchan non saprei quanti potrebbero scommettere...), - per togliere soldi a banche che fanno
dell'usura più o meno legalizzata o, peggio, di finanziamenti poco puliti
(armi, industrie chimiche e farmaceutiche senza scrupoli)la loro bandiera
più evidente; del resto i capitali e gli investimenti delle banche etiche
sono in continua crescita, - come forma di solidarietà sociale
nei confronti di chi non ha un lavoro degno di tale nome e dei giovani
(che probabilmente non benefecieranno mai di pensioni tanto consistenti
poichè elargite con tanta generosità dall'attuale sistema
pensionistico), - e domani può servire per assicurare
ai pro-nipoti e ai figli dei figli un'ambiente, se non più salubre almeno
uguale a quello in cui viviamo oggi. Conclusione: verificare quest'auto ad
aria compressa e poi trovare gli investimenti necessari non può essere
così inutile e senza senso come dice Giorgio. Ciao a presto. Riccardo
Tonia: vi sistemo io con il biodiesel Come agronoma tra le
energie alternative non posso che proporre il Biodiesel, definito come
fonte di energia rinnovabile derivato da oli
vegetali di colza, soia o girasole che può essere utilizzato come
sostituto del gasolio sia per la trazione che per il riscaldamento. Il
girasole è la specie che abbiamo visto nelle campagne mesagnesi seminata
esclusivamente per gli incentivi CEE e poi abbandonata senza alcun
impiego: che latrocinio e che spreco se pensiamo che potrebbe essere un
sostituto del petrolio. Mi chiedo (in modo molto gratuito, direi
delirante) se queste colture non potrebbero essere proposte per la
riconversione di aree destinate alle coltivazioni di oppio o di coca come
l’Afganistan e l’America Latina. Pare
che l’alternativa del biodiesel sia piaciuta alla Fiat. L’Iveco, la
società del gruppo che produce veicoli pesanti e uno dei principali
produttori nel mondo di motori Diesel, ha
condotto due anni di sperimentazione in collaborazione con Novaol
(azienda leader nella produzione di Biodiesel). In base alla
sperimentazione, è stato osservato che le prestazioni in termini di
potenza e di consumo non vengono significativamente modificate
dall'utilizzo di miscela Biodiesel fino al 30% in peso; il consumo
specifico è equivalente a quello del gasolio fossile e gli intervalli di
sostituzione dell'olio rimangono invariati». (da
Ecomondo del 05/11/2002) On line è disponibile il sito di Assobiodiesel,
l'Associazione Italiana dei produttori di Biodiesel operante all'interno
di Assitol, l'Associazione italiana olearia aderente a Confindustria.
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Settimana dell'impronta
ecologica IN
TUTTA ITALIA, RETE LILLIPUT LANCIA LA SETTIMANA DELL'IMPRONTA ECOLOGICA E
SOCIALE
31 MAGGIO-8 GIUGNO In occasione della giornata
mondiale per l'ambiente del 5 giugno, Rete Lilliput - dal 31 maggio all'8
giugno - lancia la seconda settimana nazionale dell'impronta ecologica
allo scopo di informare e sensibilizzare i cittadini rispetto al peso che
le nostre società hanno sull'ambiente. L'appuntamento servirà anche a
diffondere la conoscenza dei mezzi esistenti per risparmiare energia e
usare meglio le risorse.. Le "tappe" sono le seguenti: Napoli
(sabato 31 maggio), Roma (1 giugno), Firenze (2 giugno) per un incontro di
"confronto" tra tutti gli addetti ai lavori che si occupano in
Italia di calcolare l'Impronta ecologica, Reggio Emilia (3 giugno),
Bologna (4 giugno), Monza e Milano (5 giugno), Mantova/Verona/Modena (6
giugno) e TeglioVeneto (sabato 7 giugno). Per ulteriori informazioni www.retelilliput.org
(dal 30 aprile). 10/11 MAGGIO, FERRARA,
Cos'è il Biodiesel Perchè il biodiesel può diventare una valida alternativa al petrolio preservando il nostro pianeta dai pericoli minacciati dall'effetto serra' dal sito dell’assobiodiesel Il
Biodiesel è l’unica fonte di energia rinnovabile in forma liquida
effettivamente disponibile sul mercato. Ottenuto da oli vegetali di colza,
soia o girasole è un carburante particolarmente versatile e di impiego
immediato. Può essere utilizzato da subito come sostituto del
gasolio, puro o in miscela con quest’ultimo, come carburante nel settore
dei trasporti e come combustibile per il riscaldamento senza modificare
motori o caldaie. Sicuro
da stoccare e da maneggiare, il Biodiesel e’ biodegradabile, non è
tossico ed è il primo ed unico carburante alternativo, riconosciuto
dall’Agenzia per la protezione dell’Ambiente Statunitense (EPA).
Il BBiodiesel è uno degli strumenti della Comunità Europea per
l’approvvigionamento energetico e per il raggiungimento degli obiettivi
stabiliti dal protocolla di Kyoto. Il
Biodiesel è definito dalle specifiche internazionali CEN con la sigla
FAME (Fatty Acid Methyl Esters) con le due differenti
caratteristiche di combustibile per uso trazione (prEN14214-UNI10946) e
riscaldamento (prEN14213-UNI10947) La
produzione italiana di Biodiesel è in costante aumento andando a coprire
nel breve termine il contingente di 300.000 tonnellate annue a fronte di
una produzione europea di circa un milione di tonnellate annue. Il
Biodiesel - Perchè il Biodiesel
Il
Biodiesel è la sintesi di un approccio: Benefici
sull’effetto serra: Studi
indipendenti mostrano che, confrontando l’anidride carbonica emessa
durante tutto il ciclo di vita del Biodiesel con quello del gasolio,
si ha un risparmio complessivo medio di 2,5 tonnellate di anidride
carbonica per ogni tonnellata di gasolio sostituito. Benefici
sulla riduzione delle emissioni inquinanti: Il
Biodiesel - Aree di utilizzo
Biodiesel
nella trazione Il
Biodiesel viene utilizzato nel settore trasporti come sostituto del
gasolio in forma pura o miscelato. Le
aziende petrolifere utilizzano Biodiesel in miscela fino al 5% per
le sue qualità lubrificanti, infatti nei gasoli desolforati è necessario
aggiungere additivi per fornire la lubricity necessaria affinché possa
essere compatibile con la pompa e gli iniettori dei motori Diesel. Il
Biodiesel utilizzato come additivo consente di ripristinare le corrette
caratteristiche di lubricity del gasolio. Il
Biodiesel come carburante può essere utilizzato sia puro che miscelato
fino al 30% con il gasolio fossile. In Italia la commercializzazione del
Biodiesel avviene nel mercato extra rete, per chi dispone di flotte di
veicoli. L’impiego del Biodiesel ha delle ricadute positive
sull’inquinamento soprattutto in ambito urbano e nelle zone di intenso
traffico veicolare. L’origine
vegetale del Biodiesel garantisce, oltre alla biodegradabilità,
l’assenza di metalli pesanti, zolfo ed idrocarburi policiclici
aromatici.
Biodiesel
nel riscaldamento L’adozione
del Biodiesel per produrre energia termica non crea alcun tipo di
inconveniente, non richiede la sostituzione dei bruciatori ma solo di
alcune guarnizioni di tenuta eventualmente non compatibili, operazione che
ogni buon tecnico bruciatorista è in grado di compiere senza difficoltà.
Per evitare interferenze e reciproche contaminazioni che potrebbero
falsarne il comportamento, il Biodiesel deve essere stoccato in cisterne
che non contengano fondami di gasolio. E’ possibile passare
all’utilizzo di Biodiesel anche con l’impianto in esercizio, in quanto
con un minimo coordinamento si può svuotare il gasolio residuo, prossimo
all’esaurimento, pulire se necessario la cisterna ed alimentare a
Biodiesel. La corretta regolazione della temperatura dei fumi e della
quantità di aria utile alla combustione, unita ad una giusta lunghezza
della fiamma consente di migliorare il rendimento al punto da non notare
apprezzabili variazioni di consumo nel passaggio da gasolio a Biodiesel.
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