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  Visita a masseria Case Grandi

Veterimario racconta di quando lui, il buddha antonio, carla e cocomia si recarono in visita alla Masseria Case Grandi. Cicloantonio documenta la gita con la sua Nikon Camera

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...e così una domenica,quando ancora il sole si sveglia presto,un gruppo di cicloamici decide di giungere presso una masseria dalle parti di Oria, per aver sentito dire che li, la "luce", in senso elettrico non c'è. non solo. i massari presenti continuano a lavorare il frutto bianco delle loro pastorizie, seguendo antiche ricette e vecchie tradizioni.

il budda antonio con grande sforzo aveva convinto il vetermario a fare questa alzata mattuttina, dicendo che era una famiglia che aveva deciso di vivere in questo modo, più una scelta di vita che una scelta di condizione. allora recuperato il budda antonio, ci siamo recati da cocomio, ed in fine dalla sua ormai futura sposa c. il gruppo gitante è arrivato davanti alla porta, ma subito il guastatore veterimario ha detto: "mj...ch..ia, QUA CI STAI NA ANTENNA TI TELEVISIONE, ma quale scelta di vita, raggiro". il budda antonio si è subito intristito, allora cocomio ci ha svelato l'arcano: "HANNO UN GRUPPO ELETTROGENO CHE ACCENDONO SOLO POCHE ORE". Allora cosa si fa in questi casi? si picchia il budda.

in realtà si tratta di aspetti di trascinamento storico della nostra meridionalità. Gente dura difficile da sradicare, dai sentimenti dalle cose vere, e soprattutto dalla terra . lo vedi dalle loro mani, non sono come le altre, assomigliano di più ad arbusti, le artrosi deformanti sono come le gibbosità degli ulivi secolari,e il colore è ormai in simbiosi stretta con il luogo dove essi vivono. non hanno nulla da perdere perchè tutto ormai è andato perduto

E così avari possidenti, mantengono in piedi strani nuclei abitativi. la moglie il marito e il patriarca. Poco bestiame, lo stretto necessario, sempre in regola con le leggi di polizia veterinaria, circondati da ettari incolti o coltivabili, ma espressione di integrazioni, ed altre formule di sostentamento e sviluppo agricolo. non saprei dire se è un bene o un male. avvolte la conservazione passa proprio attraverso la paralisi. così questo simpatico nucleo famigliare, ci ha  accolto con il solito sbuffo, di chi lavora, ma si vergogna, non tanto per il fatto in se di essere sempre sporchi e di avere le mani che ormani sono anestetizzate dal dolore, ma dalla coscienza di essere i nuovi schiavi.

ma nell'entusiasmo del buddha, che si era perso in una gitarella adolescenziale, di riscoperta delle tradizioni, tutto questo in breve è diventato l'orgoglio del massaro, che così ci ha guidati con diffidenza nell'area sacra, "lu casaru". nel buio e "guai a dire buio" un antico caminetto in pietra e tufo con una adiagente fossa per la pentola in rame e zinco, dove si porta a guagliare il latte e pastorizzarlo. tavole fische e fesche copletano l'arredo. l'odore e buono e far venire fame. ma poichè tutto era finito, in quanto l'alba ha qui un fuso oraio diverso, il budda antonio ha fatto la domanda di rito "dov'è il formaggio"?, e tra tante tribulazione ecco spuntare l'oro bianco fatto forma e profumo, e sopratutto 20 euro.

sembrava finita la nostra gitarella, in quel posto un pò lunare dove le pietre calcaree non lasciano spazio alle antiche costruzioni, quando sull'arco del portale l'immagine sacra "lu guaghiu". il siero per la caseificazione cioè la proteine contenute nello stomaco dei lattanti che sacrificati servono a far precipitare la caseina e ottener il formaggio. appesi come decori e icone sacre a protezione della casa. l'ultimo abbaio dei cani ci saluta, un santuario in pietra raccolta per vincere la dura terra consacra un'immagine della santa da cascia. lungo il muretto a secco della via ecco una figura fiabesca. il patriarca

 

Masseria Case Grandi. Nei pressi di questa masseria vi sono resti di un antico muro (il Paretone dei Messapi? dei Bizantini?)

"lu casaru" ambiente destinato alla produzione del latte. Il forno a legna riscalda la pentolla metallica dove il latte viene fatto cagliare. Il latte cagliato viene colato nelle forme e il siero acquoso scola nel secchio in basso

Carla e Cocomia, sposi promessi in posa davanti al portone di ingresso della Masseria. Un grazie speciale da cicloweb a Cocomia per averci fatto scoprire questo posto perso nello spazio e nel tempo!

Un ambiente interno della Masseria

Le mucche nella stalla

Una macabra vista: le interiora degli agnellini appesi al muro, messi a macerare per la produzione del caglio

Il cortile interno alla Masseria: polli ruspanti, pozzanghere e contenitori per il latte ad asciugare. Il formaggio misto di capra e mucca è veramente gustoso. Pazienza per l'igiene!

Il mitico Patriarca dall'alto dei suoi 90 anni passati