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Farfalle di Puglia

Durante le ciclopasseggiate non e' raro imbattersi nel volo leggiadro di una farfalla che vola di fiore in fiore o tra cespuglieti.  

Negli ultimi anni la riduzione delle farfalle è stata del 75%, causata dall'alterazione dell'habitat e da pesticidi.

Per poter conservare le farfalle in tutta la loro molteplicità è necessaria la conservazione degli elementi paesaggistici incontaminati e ancora esistenti come pendii aridi, brughiere, vecchi tratturi, cespuglietti ecc.

Soltanto l'azione di uomini responsabili potrà assicurare alla farfalle un posto.

Foto e testi di Giovanni Pace

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Premessa

In questo articolo cercherò di desrivere i ropaloceri (farfalle diurne dotate di antenne a clava) nel loro stato di adulto cioe' quando hanno le ali per volare trascurando le fasi antecedenti di uovo, bruco e crisalide, ponendo l'attenzione su quelle che presentano una caratteristica peculiare.

Premetto che non sono un entomologo , e la mia descrizione e' frutto di puro spirito di osservazione  e di  un accurata ricerca fotografica sul campo oltre che di lettura bibbliografica.

Spesso si tende ad accumunare le farfalle a tre o quattro specie quali il macaone , una cavolaia o qualche vanessa , quando in realta fermandosi per 10 minuti in un campo di fiori o un lembo di macchia , e scrutando attentamente (dopo aver appoggiato le bici ad un parete) si vedranno gia una decina di specie che fino a pochi minuti prima non avremmo mai pensato di vedere e cosi osserveremo farfalle dai colori azzurro metallici, ramati, arancio , rosso, grigio, bruno scuro, verde , giallo ecc...

 

Le farfalle di Puglia

Le farfalle presenti nella nostra regione  sono tipiche di un ambiente mediterraneo un tempo caratterizzato da querce sempre verdi e da altri alberi con foglie spesse adatti a tollerare le lunghe e caldi estate.

Purtroppo l'azione umana ha mutato questo paesaggio riducendo le aeree naturali a piccolissimi lembi di terra , il tutto per far posto a continui insediamenti urbani. L’uso continuo di erbicidi in un’agricoltura sempre piu'meccanizzata, in nome della competitivita', hanno reso, quelli che una volta erano campi fioriti e macchie  in veri e propri "campi da tennis", in cemento e  terra battuta .

A parte le aree protette come i Parchi  , dal continuo progreso sono rimastee escluse quelle aeree zootecniche  a ridosso di masserie misto a pascolo o bosco  come ad esempio l' area murgiana e invece nei  luoghi di pianura quelle aree difficilmente accessibili come ad esempio i bordi delle ferrovie.

In Italia i ropaloceri sono rappresentate da 9 famiglie : Papilionidi, Pieridi, Licenidi, Ninfalidi, Satirdi, Esperidi, Danaidi, Libitidi e Riodinidi di cui le ultime 3 rappresentate da una sola specie.

La farfalla forse piu' conosciuta e' senza dubbio il papilionide Papilio machaon (Macaone) dai colori giallo con strisce nere e piccole sfumature di blu-verde e rosso nei pressi della coda .

Altro rappresentante di questa famiglia e' la Zerynthia polyxena (Polissena) che risente facilmente dei mutamenti degli habitat naturali dovuto soprattutto al continuo uso di diserbanti chimici in agricoltura. Per questo motivo la specie e' protetta sia dalla Convenzione di Berna del 1979 e sia dalla direttiva CEE 92/43 .

Foto: Zerynthia polyxena

 

Tra i pieridi una delle piu' belle e grandi farfalle e' sicuramente la inconfondibile Cleopatra dai colori giallo zolfo-arancio nel maschio e giallo-verde nella femmina.

Alla famiglia dei pieridi appartengono anche le famose cavolaie (maggiore e minore) di colore bianco bordate di nero che forse sono tra le pochissime specie il cui bruco si ciba di Brassicacee cioe' di cavoli apportando a volte seri  danni all'agricoltura ed inoltre risultano le specie che piu di tutte sono riuscite ad ambientarsi ai mutamenti degli habitat.

Un altro pieride da segnalare e' la bellissima Aurora (Anthocaris cardamines)che compare agli inizi di marzo e quindi una delle farfalle piu' precoci. Il maschio presenta nelle ali anteriori una fascia circolare arancio che ne farebbbe assomigliare ad un sorgere del sole e quindi da qui il nome. 

Foto: Anthocaris cardamines

I licenidi invece sono delle farfalle di piccoli dimensioni che mostrano in genere colori alquanto metallici.

Se siete a giugno e attraversando un bosco di querce , scendendo dalle bici, e agitandone i rami vedrete volare delle piccole farfalle che una buona provabilita sara la Tecla della Quercia. La Tecla della Quercia (Quercusia quercus) ha le ali esterne sul grigio e ali esterne che presentano colrori blu-violacei e hanno la caratteristica di gironzollare intorno algli alberi delle querce.

Un altra farfalla dal colore caratteristico e' la tecla del rovo (Callophrys rubi) dal colore verde metallico delle ali esterne, unico del sue genere in Italia , simile In Europa alla Tecla del corbezzolo Callophrys avis che pero' vola lungo la costa mediterranea tra Francia e Spagna. 

Foto: Callophrys rubi

Un altro lecenide dal colore blu-cielo sulle ali superiori e' la Lysandra bellargus , che preferisce terreno calcareo gessosi esposti al sud. La farfalla puo essere osservata anche agli inizi dell'autunno , e mostra colori piu' brillanti specie il maschio con il suo caratteristico azzurro ad ali aperte.  

Foto: Lysandra bellargus

 

Bibbliografia

S.Bruno  Lepidotteri diurni della Puglia   Riflessioni-Umanesimo della Pietra

M. Chinery    Farfalle d'Italia e d'Europa

T. Tolman Butterflies of Britain & Europe

P. Leraut     Le farfalle nei loro ambienti

Foto di copertina: Gonepteryx cleopatra

 

Foto: il mitico Juan Peace.SSono tanti anni che il nostro Giovanni Pace, pazientemente appostato con le sue macchine fotografiche svolge un prezioso lavoro di documentazione.

Nato a Putignano nel 1971, risiede a Castellana e lavora l CNR di Lecce come tecnico del laboratorio di ottica. Dal 1993 si occupa di macrofotografia naturalistica.

Passa parte del suo tempo libero nelle campagne della Murgia a caccia (fotografica) di Ropalloceri (farfalle diurne) ha creato così una banca dati di oltre 1500 immagini di 130 specie differenti.

Grazie Juan per le magnifiche immagini e per l'amore e rispetto della natura che ci testimoni con la tua opera!!

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Tra i ninfalidi da ricordare la vanessa del cardo e la vanessa vulcano con quest' ultima che preferisce succhiare nettare dai frutti maturi .Ad ottobre e' facilmente osservabile nei frutteti che succhia con la spiritromba gli zuccheri dei frutti maturi caduti a terra a volte ubriacandosi pure.

Le farfalle in questione oltre ad essere comunissime risultano allo stesso tempo difficili da fotografare per la loro indole poco calma , basta un piccolo movimento o  un segnale di disturbo che subito fugge via. Sono delle vere e proprie farfalle migratici(in special modo la Vanessa del cardo) in quanto compiono km attraversando i paesi del mediterraneo per giungere fino nel nord europa giungendo dal Nord-Africa.

Un altro ninfalide e' la Vanessa egea, farfalla tipica dell'areale mediterraneo, con le ali esterne marrone-ocra che facilmente tende a mimetizzarsi ad una foglia secca mentre ad ali aperte sforgia un aranciato con tocchetti di nero e giallo scuro.

Il Brenthis hecate e' uno dei ninfalidi che preferisco e  mi emoziona non poco ogni volta che la fotografo, considerato a detta di molti raro e localizzato lo si puo' osservare tra l'erba bassa con calma nelle ultime ore della giornata fra fine  maggio e inizi giugno con le ali aperte intento a sfruttare gli ultimi raggi del sole .

Foto: Brenthis hecate

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Tra i satiridi come non prendere in considerazione la Melanargia arge , endemica dell'Italia centro meridionale, ed anche essa protetta dalle varie Convenzioni Europee. Una curiosità per la Arge. Il 26 agosto del 1996 le Poste Italiane hanno emesso a Firenze un francobollo da 750 lire insieme ad altri 3 lepidotteri e questo ne dimostra l'importanza entomologica.

Foto: Melanargia Arge

Un altra farfalla particolare e' la Hiponephele lupina , l'unico ropalocero europeo che ha come localita' tipica il Salento. Infatti la farfalla fu scoperta da Costa nel 1863 nei dintorni di Otranto. Purtroppo ahimè cicloturisti , la farfalla in questione e' difficilissima da osservare e rappresenta una delle pochissime specie mancanti alla collezione fotografica delle farfalle di Puglia del sottoscritto.

La farfalla assomiglia ad un altra specie la Maniola jurtina (questa facilmente osservabile sui fiori di rovo e cespugli bassi) e a volte tende a mescolarsi con queste specie , con la differenza che mentre la jurtina se disturbata si posa su un altro fiore la lupina vola via e non la vedi piu'. 

Foto: Maniola jurtina

Gli esperidi sono delle piccollissime farfalle che a prima vista darebbero piu un aspetto da farfalle notturne visto l'aspetto del loro corpo e le piccole dimensioni delle ali e la testa uguale di dimensione al torace. Hanno colori come il marrone, l'arancio, il giallo  e grigio  con macchie bianche. Hanno un volo rapido  e sono difficile da seguire, ma possono essere facilmente  osservati al tramonto posati immobili sui fili d'erba .

 

Il Thymelicus acteon  dal colore arancio e' uno di questi e  si differenzia da altre due specie simili (T.lineola e T.Sylvestris) sia per le dimensioni piu'piccole che  per la presenza di piccolissime  macchie gialle sulle ali posteriori e dal fatto che in genere  se ne possono osservare anche 4-5 esemplari su un filo d'erba verde  tra maggio e giugno .

 

Da segnalare il Pyrgus sidae , bellissima quanto rara  farfalla dai colori delle ali  esterne giallo-grigio cenere , che si puo osservare anche se di difficile localizzazione nelle aree ai margini di piccoli boschi nella zona  di Martina Franca.

Foto: Pyrgus Sidae

 

Infine da sottolinera il Danaus chrysippus una specie appartenente alla famiglia dei Danaidi di origine africana che sembra essersi insediata da alcuni anni sulla costa ionica salentina  con colori molto vistosi (arancio giallo con striature bianche e nere) e un cattivo odore con la quale svolgono una funzione antipredatoria.

 

Spero che il piccolo articolo anche se privo di molte altre informazioni che naturalmente ed ovviamente si rimandano a libri  specialistici del settore , abbia suscitato nei Cicloamici , qualche curiosita' in piu' , tale che, dalla prossima primavera, scorrazzando per le strade di campagne della Puglia ci si possa anche dedicare ad osservare il meraviglioso mondo delle farfalle.