Lettere | Culacchi |
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Premessa In questo articolo cercherò di desrivere i ropaloceri (farfalle diurne dotate di antenne a clava) nel loro stato di adulto cioe' quando hanno le ali per volare trascurando le fasi antecedenti di uovo, bruco e crisalide, ponendo l'attenzione su quelle che presentano una caratteristica peculiare. Premetto
che non sono un entomologo , e la mia descrizione e' frutto di puro spirito
di osservazione e di
un accurata ricerca fotografica sul campo oltre che di lettura
bibbliografica. Spesso
si tende ad accumunare le farfalle a tre o quattro specie quali il macaone ,
una cavolaia o qualche vanessa , quando in realta fermandosi per 10 minuti
in un campo di fiori o un lembo di macchia , e scrutando attentamente (dopo
aver appoggiato le bici ad un parete) si vedranno gia una decina di specie
che fino a pochi minuti prima non avremmo mai pensato di vedere e cosi
osserveremo farfalle dai colori azzurro metallici, ramati, arancio , rosso,
grigio, bruno scuro, verde , giallo ecc...
Le
farfalle di Puglia Le
farfalle presenti nella nostra regione sono tipiche di un ambiente mediterraneo un tempo
caratterizzato da querce sempre verdi e da altri alberi con foglie spesse
adatti a tollerare le lunghe e caldi estate. Purtroppo
l'azione umana ha mutato questo paesaggio riducendo le aeree naturali a
piccolissimi lembi di terra , il tutto per far posto a continui insediamenti
urbani. L’uso continuo di erbicidi in un’agricoltura sempre piu'meccanizzata,
in nome della competitivita', hanno reso, quelli che una volta erano campi
fioriti e macchie in veri e
propri "campi da tennis", in cemento e
terra battuta . A
parte le aree protette come i Parchi ,
dal continuo progreso sono rimastee escluse quelle aeree zootecniche
a ridosso di masserie misto a pascolo o bosco come ad esempio l' area murgiana e invece nei
luoghi di pianura quelle aree difficilmente accessibili come ad
esempio i bordi delle ferrovie. In
Italia i ropaloceri sono rappresentate da 9 famiglie : Papilionidi, Pieridi,
Licenidi, Ninfalidi, Satirdi, Esperidi, Danaidi, Libitidi e Riodinidi di cui
le ultime 3 rappresentate da una sola specie. La
farfalla forse piu' conosciuta e' senza dubbio il papilionide Papilio
machaon (Macaone) dai colori giallo con strisce nere e piccole sfumature
di blu-verde e rosso nei pressi della coda . Altro
rappresentante di questa famiglia e' la Zerynthia polyxena
(Polissena) che risente facilmente dei mutamenti degli habitat naturali
dovuto soprattutto al continuo uso di diserbanti chimici in agricoltura. Per
questo motivo la specie e' protetta sia dalla Convenzione di Berna del 1979
e sia dalla direttiva CEE 92/43 .
Foto: Zerynthia polyxena
Tra
i pieridi una delle piu' belle e grandi farfalle e' sicuramente la
inconfondibile Cleopatra dai colori giallo zolfo-arancio nel maschio e
giallo-verde nella femmina. Alla
famiglia dei pieridi appartengono anche le famose cavolaie (maggiore e
minore) di colore bianco bordate di nero che forse sono tra le pochissime
specie il cui bruco si ciba di Brassicacee cioe' di cavoli apportando a
volte seri danni
all'agricoltura ed inoltre risultano le specie che piu di tutte sono
riuscite ad ambientarsi ai mutamenti degli habitat. Un altro pieride da segnalare e' la bellissima Aurora (Anthocaris cardamines)che compare agli inizi di marzo e quindi una delle farfalle piu' precoci. Il maschio presenta nelle ali anteriori una fascia circolare arancio che ne farebbbe assomigliare ad un sorgere del sole e quindi da qui il nome.
Foto: Anthocaris cardamines I
licenidi invece sono delle farfalle di piccoli dimensioni che mostrano in
genere colori alquanto metallici. Se
siete a giugno e attraversando un bosco di querce , scendendo dalle bici, e
agitandone i rami vedrete volare delle piccole farfalle che una buona
provabilita sara la Tecla della Quercia. La Tecla della Quercia (Quercusia
quercus) ha le ali esterne sul grigio e ali esterne che presentano
colrori blu-violacei e hanno la caratteristica di gironzollare intorno algli
alberi delle querce. Un altra farfalla dal colore caratteristico e' la tecla del rovo (Callophrys rubi) dal colore verde metallico delle ali esterne, unico del sue genere in Italia , simile In Europa alla Tecla del corbezzolo Callophrys avis che pero' vola lungo la costa mediterranea tra Francia e Spagna.
Foto: Callophrys rubi Un altro lecenide dal colore blu-cielo sulle ali superiori e' la Lysandra bellargus , che preferisce terreno calcareo gessosi esposti al sud. La farfalla puo essere osservata anche agli inizi dell'autunno , e mostra colori piu' brillanti specie il maschio con il suo caratteristico azzurro ad ali aperte.
Foto: Lysandra bellargus Bibbliografia S.Bruno
Lepidotteri diurni della Puglia
Riflessioni-Umanesimo della Pietra M.
Chinery Farfalle
d'Italia e d'Europa T.
Tolman Butterflies of Britain & Europe P.
Leraut Le
farfalle nei loro ambienti
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Foto di copertina: Gonepteryx cleopatra
. Tra
i ninfalidi da ricordare la vanessa del cardo e la vanessa vulcano con
quest' ultima che preferisce succhiare nettare dai frutti maturi .Ad ottobre
e' facilmente osservabile nei frutteti che succhia con la spiritromba gli
zuccheri dei frutti maturi caduti a terra a volte ubriacandosi pure. Le farfalle in questione oltre ad essere comunissime risultano allo stesso tempo difficili da fotografare per la loro indole poco calma , basta un piccolo movimento o un segnale di disturbo che subito fugge via. Sono delle vere e proprie farfalle migratici(in special modo la Vanessa del cardo) in quanto compiono km attraversando i paesi del mediterraneo per giungere fino nel nord europa giungendo dal Nord-Africa. Un
altro ninfalide e' la Vanessa egea, farfalla tipica dell'areale
mediterraneo, con le ali esterne marrone-ocra che facilmente tende a
mimetizzarsi ad una foglia secca mentre ad ali aperte sforgia un aranciato
con tocchetti di nero e giallo scuro. Il Brenthis hecate e' uno dei ninfalidi che preferisco e mi emoziona non poco ogni volta che la fotografo, considerato a detta di molti raro e localizzato lo si puo' osservare tra l'erba bassa con calma nelle ultime ore della giornata fra fine maggio e inizi giugno con le ali aperte intento a sfruttare gli ultimi raggi del sole .
Foto: Brenthis hecate . Tra i satiridi come non prendere in considerazione la Melanargia arge , endemica dell'Italia centro meridionale, ed anche essa protetta dalle varie Convenzioni Europee. Una curiosità per la Arge. Il 26 agosto del 1996 le Poste Italiane hanno emesso a Firenze un francobollo da 750 lire insieme ad altri 3 lepidotteri e questo ne dimostra l'importanza entomologica. Foto: Melanargia Arge Un
altra farfalla particolare e' la Hiponephele lupina , l'unico
ropalocero europeo che ha come localita' tipica il Salento. Infatti la
farfalla fu scoperta da Costa nel 1863 nei dintorni di Otranto. Purtroppo
ahimè cicloturisti , la farfalla in questione e' difficilissima da
osservare e rappresenta una delle pochissime specie mancanti alla collezione
fotografica delle farfalle di Puglia del sottoscritto. La farfalla assomiglia ad un altra specie la Maniola jurtina (questa facilmente osservabile sui fiori di rovo e cespugli bassi) e a volte tende a mescolarsi con queste specie , con la differenza che mentre la jurtina se disturbata si posa su un altro fiore la lupina vola via e non la vedi piu'.
Foto: Maniola jurtina Gli
esperidi sono delle piccollissime farfalle che a prima vista darebbero piu
un aspetto da farfalle notturne visto l'aspetto del loro corpo e le piccole
dimensioni delle ali e la testa uguale di dimensione al torace. Hanno colori
come il marrone, l'arancio, il giallo e
grigio con macchie bianche.
Hanno un volo rapido e sono difficile da seguire, ma possono essere facilmente
osservati al tramonto posati immobili sui fili d'erba . Il
Thymelicus acteon dal colore arancio e' uno di questi e si differenzia da altre due specie simili (T.lineola e
T.Sylvestris) sia per le dimensioni piu'piccole che
per la presenza di piccolissime
macchie gialle sulle ali posteriori e dal fatto che in genere
se ne possono osservare anche 4-5 esemplari su un filo d'erba verde tra maggio e giugno . Da segnalare il Pyrgus sidae , bellissima quanto rara farfalla dai colori delle ali esterne giallo-grigio cenere , che si puo osservare anche se di difficile localizzazione nelle aree ai margini di piccoli boschi nella zona di Martina Franca.
Foto: Pyrgus Sidae Infine
da sottolinera il Danaus chrysippus una specie appartenente alla famiglia
dei Danaidi di origine africana che sembra essersi insediata da alcuni anni
sulla costa ionica salentina con colori molto vistosi (arancio giallo con striature
bianche e nere) e un cattivo odore con la quale svolgono una funzione
antipredatoria.
Spero
che il piccolo articolo anche se privo di molte altre informazioni che
naturalmente ed ovviamente si rimandano a libri
specialistici del settore , abbia suscitato nei Cicloamici , qualche
curiosita' in piu' , tale che, dalla prossima primavera, scorrazzando per le
strade di campagne della Puglia ci si possa anche dedicare ad osservare il
meraviglioso mondo delle farfalle.
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