CICLOweb |
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Lettere | Culacchi |
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Pedalata nella Murgia dei Trulli Il mitico fotografo naturalista Juan Peace (Giovanni Pace) ci guiderà alla scoperta di luoghi e animali fantastici nella Murgia incontaminata dei territori demaniali attraversati dall'acquedotto Pugliese
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Circuito ad anello con partenza ed arrivo in località Loggia di Pilato. Si attraverseranno i territori dei seguenti cinque comuni: Monopoli, Castellana Grotte, Alberobello, Locorotondo e Fasano. Il percorso fatto di saliscendi (un classico della Murgia dei Trulli) avrà, il suo culmine lungo il suggestivo tratto (15 km circa) dell’ acquedotto pugliese. Si tratta un percorso naturalistico in cui la stagione primaverile ci offrirà uno spettacolo unico e speciale di colori e profumi.
Blocco Note Data: 30 marzo Come arrivare: Lunghezza: 45km Tempo di percorrenza: 4-5 ore con andamento turistico Difficoltà: medio-facile Attrezzatura fotografica: Si consiglia una compatta con
ottica fissa 35mm. Rifornimenti: raccomandiamo di portare da casa la colazione al sacco Rifornimento acqua: 1 (a ¾ del percorso) La cicloescursione tappa per tappa
Salita delle pere
(detta delle pere in quanto il sottoscritto in preda ad una crisi di fame
scese dall bici per salire sull’ albero per nutrirsene) Salita del Monte
de Vento (595 slm) con dislivello di circa 200m con meno di 500 m di
percorrenza Acquedotto
pugliese: Passaggio sul ponte del Monte Tondo 480 slm
(il ponte piu’ alto) Attraversamento
del piccolissimo e caratteristico centro agricolo di Vitamara con
possibilta di rifornimento di acqua Attraversamento
del canale di pilo Bosco della
masseria paretano grande Panorama con vista
del mare adriatico e distesa di ulivi lungo la provinciale Castellana
Grotte-Selva di Fasano. Chiesetta
di San Michele ai monti del XII sec. La flora
Piante arboree tipiche della macchia mediterranea
(biancospino, edera,cisto, timo, rovo,leccio,roverella ecc…) con passaggi
su ponti con vista sul Canale di Pilo (immenso pianoro tra due conche,
coltivato a “mosaico” con vite, ciliegio e pascolo). La fauna
Per quanto riguarda la fauna, con
l’ inizio della primavera fa la sua comparsa “il Re
dell’Acquedotto” il Ramarro (Lacerta viridis) chiamato dalle mie
parti anche “u lucertone” che facilmente potrebbe tagliare la strada ai
cicloturisti, per cui si consiglia di rallentare sia per
evitarlo ma anche per per
ammirare la sua bellissima livrea verde. Altri rettili facilmente osservabili nel perioodo
dell’escursione ciclistica lungo l’Acquedotto sono il maculato Colubro
leopardino (Elaphe situla), da molti considerato il serpente più
bello d’Europa ,e il biacco (Coluber viridiflavus) detto
volgarmente “u scurzone”. A proposito del biacco correva l’anno
1998 quando il mio
carissimo amico (Antonio Licciulli) nonché ciclocaporedattore di
Cicloweb, durante una passeggiata ciclistica sull’Aquedotto, osservò un
accoppiamento di biacchi con triplice attorcigliamento amoroso , uno
spettacolo raro da osservare. Nella masseria Paretano Grande si potrà osservare un
esemplare di bovino podalico pugliese, ormai a rischio di estinzione,
che in tempi non troppo remoti(anni 40) popolava le masserie della
murgia avendo una triplice attitudine : lavoro, qualità del suo latte e
della carne e nonche’ la sua spiccata resistenza alle malattie. Purtroppo
la sua competitività in quantità
di latte prodotto ne ha provocato la scomparsa Per finire con gli aspetti naturalistici c’è da
segnalare la presenza di
numerose specie di farfalle
e la presenza onnipresente di rapaci . Giovanni Pace |
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Foto: Lacerta viridis in un magico scatto di Giovanni Pace
Foto: bovino podolico Pugliese, specie a rischio di estinzione. Nel passato era apprezzato perchè gran lavoratore, produceva latte e carne di qualità. Oggigiorno è soppiantato da allevamenti di razze che producono enormi quantità di latte (ma che latte??)
Foto: Colubro leopardino (Elaphe situla), forma lineata
Foto (G.Pace): Chiesa di San Michele ai monti durante la festa in onore del santo (La sua vista indicherà che la ciclopasseggiata è a 150 m dalla fine)
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