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Ai cicloamici tocca denunciare il triste spettacolo del Pulo di Altamura deturpato dai rifiuti Ripulire il Pulo
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Il pulo e il parco dell'Alta Murgia Nel 2004, dopo 10 anni di dure lotte, è stato istituito il Parco dell'Alta Murgia. L’Alta Murgia è caratterizzata da un paesaggio ondulato brullo e aspro, ma molto suggestivo in cui gli occhi possono spaziare nell’ampio orizzonte. L’asprezza del luogo nasconde però una ricchezza di forme, rilievi e depressioni, creati da fenomeni carsici; alcuni inghiottitoi presenti nell’Alta Murgia sono tra i più profondi dell’Italia centro-meriodionale (per es. la Grava di Farauàll arriva fino a 270 m di profondità). Purtroppo alcune di queste cavità naturali sono deturpate dai rifiuti lasciati dall’uomo. In particolare rimane un'offesa agli occhi e al senso civico l'attuale stato del Pulo di Altamura cosparso di carcasse d'auto e copertoni. Il pulo: Nel mezzo del Parco dell'alta Murgia, a 9 km. da Altamura, si apre quella che sembra una profonda voragine. Questa voragine è il Pulo, vera e propria dolina di origine carsica del tipo a scodella, creatasi per il convogliare delle acque piovane, una delle più grandi d'Italia. Le acque hanno scolpito in milioni di anni sulla roccia carsica una depressione di forma più o meno circolare il cui diametro è di circa 500 m. con una profondità massima di 75 metri. Lungo le pareti, in alcuni punti molto ripide, si sono create grotte e anfratti che indicano i diversi livelli di scavo delle acque. Queste grotte rappresentano un vero e proprio patrimonio archeologico perché furono abitate sin dalle età più antiche della preistoria. Hanno infatti restituiti numerosi oggetti litici, accette, punte di fraccia, lame, i ciottoli incisi, la Cypraea incisa ed altre eccezionali testimonianze (Oggetti esposti al Museo Archeologico Statale di Altamura).
Il Pulo deriverebbe da una cavità carsica da dissoluzione e crollo. Originariamente il Pulo doveva essere una cavità meno larga e profonda dell’attuale, allargata nel tempo grazie all’azione chimica ed erosiva delle acque ed all’arretramento delle pareti per il crollo delle stesse. Probabilmente il Pulo, nel primo stadio della sua formazione, era una depressione di piccole dimensioni, intensamente fratturata con cavità sui lati e con un inghiottitoio sul fondo, nel quale confluivano le acque di precipitazione. Successivamente vi fu un allargamento e approfondimento della depressione a causa dell’azione dell’acqua confluente nelle cavità e di fenomeni di dissoluzione che portarono al crollo della volta della cavità.
CARATTERI GEOMORFOLOGICI Questa depressione, situata sul tratto occidentale della regione nelle Murge Alte, a circa sei chilometri dalla città di Altamura, ha le seguenti coordinate geografiche: 40° 53’ 20’’ di latitudine N e 4° 6’ 58’’ di longitudine E Roma M. Mario, la quota media del Pulo è di 405 metri s.l.m. Il Pulo di Altamura ha un perimetro di circa 1800 metri con diametro massimo di poco più di 500 metri ed una profondità di circa 80 metri. Le pareti del Pulo sono subverticali ed il fondo della dolina appare pianeggiante e coperto da terreno colluviale ed eluviale.. I calcari del Pulo appaiono interessati da numerose fratture persistenti e spaziate, a sviluppo pressoché verticale specie nel versante Nord. In linea generale il Pulo sembra essere impostato sulla cerniera di una sinclinale, il cui asse si sviluppa in direzione E-O, con gli strati immergenti di 5°- 10° verso l’asse stesso. Il pulo di Altamura è grossolanamente circolare ed il suo orlo è interrotto in due tratti, a Nord Ovest e a Nord Est, dove termina in due strette e profonde gole o “ Lame”. La lama di Nord Est ha una larghezza alla sbocco di 150 metri, mentre la Lama di Nord Ovest, pure allo sbocco, è larga appena 85 metri. Quest’ultima è di più limitata lunghezza ed ha un corso quasi rettilineo,mentre, la prima, a poco più di 100 metri di distanza dal Pulo, si restringe e diventa con pochi salti profondissima. Lungo le lame si notano varie grotte di discreta estensione tra cui, la più suggestiva, è la “ Grotta Mario “nella Lama di Nord Ovest che si estende per oltre 70 metri ed ha una altezza che per lunghi tratti è di 40 centimetri. Il decorso è tortuoso e stretto ed è pieno di fango per tutto l’anno. Si tratterebbe insomma di una condotta d’acqua. Lungo il versante settentrionale oltre alle diverse cavità è presente a metà della Lama, nel letto di essa, la “ Grave del Pulo “profonda 40 metri. E’ un cono che ha al suo apice un diametro di 60 centimetri e una base di 6 metri. A Sud della base si apre un cunicolo lungo 30 metri interrotto, ogni tanto, da imbocchi di altri inghiottitoi mediamente di una quindicina di metri profondi. Sul lato Nord, per una lunghezza di oltre 200 metri, compaiono alcune grotte allineate parallelamente seguendo l’ondulazione di alcune pieghe.La più grande delle cavità è detta “ Grotta Prima “, con asse longitudinale perpendicolare alla scarpata e si affaccia a mo’ di terrazza panoramica sul Pulo con una apertura di circa 5 metri ad una altazza dal fondo di 65 metri circa e a 5 metri dal ciglio. Subito sotto la Grotta Prima c’è, con medesimo andanento la “ Grotta Seconda “ il cui sviluppo è fortemente condizionato dai caratteri litologici e giaciturali dei calcari, oltre che dai principali sistemi di fratturazione.
Bibliografia: COLAMONICO C. Il Pulo di Altamura, estr. da: Mondo sotterraneo, anno XIII, Udine, 1917 SEGRE A.G. Considerazioni sul Pulo di Altamura, III anno Roma CNR,1954,p.125 |
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