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Sicurezza in bicicletta

Consigli notizie e prescrizioni utili ad aumentare la sicurezza del cicloamico. Primo consiglio: attenzione agli automobilisti, sono più grossi grazie al loro pesante e pericoloso involucro di latta. E sono anche prepotenti credendo che le strade esistono solo per loro.

Consigli per la sicurezza
La copertura assicurativa dei cicloamici
Le regolazioni della bicicletta
La manutenzione
Il casco
Bambini in bicicletta

 

Attenti al codice

Il codice della strada detta le norme di comportamento dei "velocipedi". Date uno sguardo per andare sicuri e non rischiare multe.

Art. 182. Circolazione dei velocipedi.

1. I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro.

2. I ciclisti devono avere libero l'uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio almeno con una mano; essi devono essere in grado in ogni momento di vedere liberamente davanti a sé, ai due lati e compiere con la massima libertà, prontezza e facilità le manovre necessarie.

3. Ai ciclisti è vietato trainare veicoli, salvo nei casi consentiti dalle presenti norme, condurre animali e farsi trainare da altro veicolo.

4. I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza.

5.È vietato trasportare altre persone sul velocipede a meno che lo stesso non sia appositamente costruito e attrezzato.È consentito tuttavia al conducente maggiorenne il trasporto di un bambino fino a otto anni di età, opportunamente assicurato con le attrezzature, di cui all'articolo 68, comma 5.

6. I velocipedi appositamente costruiti ed omologati per il trasporto di altre persone oltre al conducente devono essere condotti, se a più di due ruote simmetriche, solo da quest'ultimo.

7. Sui veicoli di cui al comma 6 non si possono trasportare più di quattro persone adulte compresi i conducenti; è consentito anche il trasporto contemporaneo di due bambini fino a dieci anni di età.

8. Per il trasporto di oggetti e di animali si applica l'art. 170.

9. I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento.

10. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire 38.100 a lire 152.420. La sanzione è da lire 63.510 a lire 254.030 quando si tratta di velocipedi di cui al comma 6.

"Nuovo codice della strada", decreto legisl. 30 aprile 1992 n. 285, aggiornato con decreto legisl. 10 sett. 1993 n. 360 , d.P.R. 19 apr. 1994 n. 575, decreto legisl. 4 giugno 1997 n. 143, d.m. 22 dic. 1998.

Il casco

Il casco per ciclisti è una invenzione relativamente recente. Nel 1975 la BELL sviluppò il primo casco per ciclisti in polimero espanso che fu chiamato biker. Secondo recenti statistiche il casco riduce dell'88% i traumi alla testa

In Italia il casco non è obbligatorio, mentre in altri paesi (Australia, Nuova Zelanda) lo è. 

Non vogliamo entrare nel merito della discussione sulle leggi.

Semplicemente suggeriamo fortemente a tutti i ciclisti l'utilizzo del casco.

Regole per pedalare sicuri in gruppo

All'inizio i cicloamici procedevano senza alcuna regola, si perdevano per strada, perdevano ore ad aspettare chi si perdeva. Bestemmiavano e lanciavano invettive. Sulla base dell’esperienza accumulata nelle passate escursioni e bicifestazioni hanno capito che è meglio darsi alcune regole per procedere sicuri in gruppo.

Le riportiamo sotto pensando di fare cosa utile

 Il decalogo del cicloescursionista

Comportamento da tenere durante una escursione in gruppo per la sicurezza propria e collettiva

  1. Ci si presenta puntuali al raduno come indicato dai comunicati con l’equipaggiamento previsto (camera d’aria di riserva, attrezzi per piccole riparazioni, eventuale colazione al sacco) consapevoli del grado di difficoltà della gita e delle proprie capacità di affrontare il percorso.

  2. Memorizzare la figura del capogita e del ciclista scopa dopo che si saranno presentati.

  3. Alla partenza il capogita dà indicazioni ed informazioni, tutti i partecipanti devono ascoltare attentamente. Se qualcuno, per disattenzione o per essersi allontanato, non sente le istruzioni, non può poi lamentarsi delle eventuali conseguenze.

  4. Non superare il capogita, c’è il rischio di seguire strade non previste portandosi dietro altre persone.

  5. Non attardarsi in coda rispetto alla “scopa”, e non lasciare troppo spazio dal ciclista che precede al fine di rimanere uniti.

  6. Quando si imbocca un’altra strada e ci si accorge che le persone dietro non arrivano, ci si ferma per segnalare la direzione e se ci sono problemi si avvisa il capogita.

  7. Durante le soste, è importante mettersi in disparte, non invadere la strada e lasciare libero il passaggio.

  8. Sulle strade ad alto traffico veicolare procedere in “fila indiana”.

  9. Pedalando in gruppo tenere una distanza di sicurezza da chi precede  e evitare, le brusche frenate.

  10. Dopo colazioni o spuntini non lasciare rifiuti in giro. Non pedalare su prati o aiuole, e non danneggiare piante, alberi, animali, non prendere frutti dai campi lungo il percorso.

Il decalogo dell'organizzatore

Gli organizzatori dell'escursione sono tenuti a responsabilizzarsi maggiormente e a far rispettare alcune regole

  1. Concordare anticipatamente la figura del capogita che conosce il percorso e conduce il gruppo e la figura della scopa che segue ultimo e verifica le situazioni di difficoltà.

  2. All'inizio dell'escursione il capogita presenta l'inerario e segnala i punti critici elenca le regole per la sicurezza e per la buona condotta riportate al paragrafo precedente.

  3. Prima di partire i soci anziani verificano che le bici dei soci meno esperti siano in buone condizioni (copertoni gonfi, freni che frenano)

  4. Durante l'escursione, con giudizio e discrezione il capogita dovrà incaricare, possibilmente ciclisti con esperienza a fare da palo agli incroci e ai bivi. Il palo dovrà attendere nel punto indicato dal capogita fino ad assicurarsi che la scopa e/o gli ultimi ciclisti abbiano correttamente inteso il percorso da seguire

  5. Dotare capogita e scopa di walkie tolkie. I due potranno comunicare e concordare la velocità più opportuna. Il capogita sarà tempestivamente informato di situazioni di difficoltà

  6. E' opportuno che i Ciclosoci dello staff di organizzazione e più esperti si facciamo ben riconoscere (ad esempio mediante giacchetta catarifrangente di sicurezza), in modo che chi ha bisogno di aiuto e consigli sappia a chi rivolgersi

  7. I momenti più critici della gestione del gruppo a pedali sono quelli in città nel traffico: i soci esperti devono si fermano all'incrocio e bloccano momentaneamente i veicoli fino a quando tutto il gruppo è passato. Stare attenti a fare da palo, non frammentare il corteo

  8. Nelle stradine di campagna i ciclisti più esperti devono suddividersi in più punti del torpedone ciclistico e rimanere a fare da palo all’occorrenza in presenza di incroci, bivi e di punti incerti

  9. I soci responsabili ed esperti devono dotarsi di una serie di attrezzi per la manutenzione e per piccole riparazioni: chiave inglese, chiavi a brugola, giravite, pezze, mastice estrattore di copertone.

  10. Parimenti è opportuno che il gruppo sia dotato di un piccolo kit di pronto soccorso con bende, disinfettante, guanti e garze sterili. In caso di estrema difficoltà, chiamare il prode Mimmo per ricorrere ad abbattimento terapeutico.

ringraziamo gli amici della bicicletta di Verona da cui abbiamo preso spunto e/o  copiato alcune regole:

www.amicidellabicicletta.it/tour/regogite.htm

L'assicurazione dei cicloamici

A partire da quest'anno l'associazione Cicloamici, tramite la FIAB, ha stipulato una polizza assicurativa con UNIPOL (Numero verde Unipol: 800 993388 ) per mettere in sicurezza i propri soci. 

L'assicurazione dei cicloamici comprende la polizza Resposabilità Civile e la polizza Infortuni. Risultano automaticamente assicurati i cicloamici che hanno versato la quota associativa di almeno 10 euro.

La polizza infortuni 

La polizza infortuni copre gli incidenti occorsi al socio solo durante le attività. . La garanzia inizia dal luogo di ritrovo per la partenza della gita e termina nel luogo di arrivo a gita ultimata. La garanzia è operante oltre che durante il percorso in bicicletta, anche durante i trasferimenti in treno, nave, auto e/o autobus e durante i soggiorni e i pernottamenti nelle località intermedie per le gite di durata superiore ad un giorno. 

La garanzia è operante per tutto ciò che è organizzato dall'associazione. La copertura si applica oltre che ai soci della FIAB anche alle persone non ancora associate dietro versamento di una quota di 1€.

MASSIMALI Caso morte € 25.822,84 Caso invalidità permanente € 51645,57 Indennità per ricovero ospedaliero € 15,49 Rimborso spese sanitarie € 1032,91 (La garanzia "Rimborso spese sanitarie ", relativamente alle cure fisioterapiche e rieducative, è operante esclusivamente se queste ultime vengono effettuate tramite il Servizio Sanitario Nazionale).

 

La polizza RC 

Solo i soci possono usufruire delle coperture assicurative RC 24 ore su 24. La polizza RC copre gli incidenti che sono causati dal socio o dall’associazione. La copertura per i soci si divide in copertura durante l’attività dell’associazione e copertura 24 ore su 24, cioè al fuori dell’attività con l’associazione. 

La garanzia si estende: 

a) alla responsabilità civile personale del Presidente, dei componenti del Comitato direttivo, degli accompagnatori, istruttori, capigita e addetti in genere nell'esercizio dell'attività svolta per conto della FIAB; tutti sono terzi fra loro 

b) alla responsabilità civile derivante dal montaggio e dallo smontaggio delle strutture e dalla somministrazione di cibi e bevande durante le manifestazioni; 

c) alla responsabilità civile personale derivante agli iscritti dall'uso e circolazione della bicicletta 24 ore su 24 , tale estensione di garanzia è prestata con una franchigia di € 51,65 per sinistro. 

FRANCHIGIA Vi è una franchigia di 150 € per evento 

TUTELA LEGALE La tutela legale è compresa per un quarto del massimale cioè 375.000 € per evento. 

MASSIMALI Per sinistro € 1.500.000 Per persona € 1.500.000 Per danni a cose € 1.500.000 COSTO - € 3,00 a socio comprensive di copertura 24 ore su 24 - € 0.251 a persona per la copertura dei non soci nelle manifestazioni 

MODALITA' PER LA DENUNCIA DEL SINISTRO 

Danno causato dall'associato in seguito ad uso della bicicletta: 

1) L'associato che ha causato il danno telefona al numero verde Unipol, cita la FIAB, declina le sue generalità, descrive il fatto e risponde alle domande poste dall'operatore 

2) Manda un fax o un'email all'associazione e alla FIAB descrivendo lo svolgimento dei fatti, la data di svolgimento e gli eventuali testimoni con ogni documentazione pervenutagli inerente al sinistro (richieste danni, verbali ecc) 

3) L'associazione fa pervenire i dati alla FIAB: a) la conferma che il responsabile sia socio dell'associazione FIAB o sia nell'elenco dei non soci fatto pervenire all'Unipol b) ogni documentazione pervenuta ad essa o all'associato inerente al sinistro (richieste danni,verbali ecc…)

Danno causato dall'associazione: 

1) Un responsabile dell'associazione (presente al fatto) telefona entro il giorno successivo alla gita o manifestazione al numero verde Unipol , cita la Fiab e il numero di polizza, descrive il fatto e/o risponde alle domande poste dall'operatore 

2) l'associazione fa pervenire alla Fiab che a sua volta fa pervenire all'agenzia Unipol di Torino, ogni documentazione pervenutale inerente al sinistro (richieste danni, ecc….) 

 

 

Indirizzi Utili in caso di sinistro

Le comunicazioni alla FIAB sono da inoltrare, ad Antenore Vicari, fax 011 4304621 o email assicurazione@fiab-onlus.it

 Numero verde Unipol: 800 993388

Fax Unipol: 011 2486765

Numero polizze:

 RC 1567/65/40624506

Infortuni n.1567/77/37513816

guida web: www.fiab-onlus.it/assofiab/assic.htm

 

 Le regolazioni e manutenzioni per il comfort e la sicurezza

 

REGOLAZIONE DELLA SELLA La corretta posizione dell'altezza sella e quella indicata dalla figura, con il ginocchio leggermente piegato quando il pedale si trova nella posizione più bassa.

Una volta stabilita l'altezza della sella, assicurarsi che il meccanismo di bloccaggio del reggisella sia ben serrato.

ATTENZIONE: non alzare mai il canotto reggisella lasciando visibile la tacca che segnala il limite massimo in altezza. Si consiglia di lasciarlo inserito nel tubo del telaio per non meno di 65 mm.

 

REGOLAZIONE DEL MANUBRIO 

Per alzare o abbassare il gambo del manubrio (fig. 4), allentare la vite expander posta sopra al gambo stesso. Una volta libero, abbassare o alzare fino alla corretta altezza. Mantenendo il gambo in posizione, serrare saldamente la vite dell'expander. Nel caso il manubrio si pieghi in seguito a cadute, non provare a raddrizzarlo, ma provvedere subito alla sua sostituzione in quanto avrà perso le sue caratteristiche meccaniche. ATTENZIONE. non alzare mai il manubrio oltre il segno di minimo inserimento (fig. 4) indicato sul gambo. 

 

REGOLAZIONE DEI FRENI 

I freni usati sulle biciclette sono di tre tipi: a tiraggio laterale; a tiraggio centrale; a contropedale. I metodi di regolazione variano secondo il tipo. La regolazione ottimale dei freni, mantenere circa 2 mm. di distanza tra i pattini del freno ed il fianco del cerchio. Il pattino del freno non deve toccare il cerchio in posizione di riposo. Inoltre i due pattini devono toccare il cerchio contemporaneamente al momento della frenata e senza toccare la copertura. La regolazione fine si può ottenere agendo sulla vite di registro collocata in varie posizioni che dipendono dai tipi di freno impiegati. Se il risultato non è ottimale, occorre rivolgersi al vostro rivenditore specializzato. ATTENZIONE: in caso di rottura di uno dei due impianti frenanti, provvedere immediatamente alla riparazione, in quanto un solo freno non è sufficiente a garantire una sicura frenata. ATTENZIONE: assicurarsi che i pattini freno siano saldamente fissati. Se, durante la frenata, entrano in contatto con la copertura o entrano nei raggi delle ruote possono essere causa di cadute. ATTENZIONE: Il sistema di frenata agisce più efficacemente sulla ruota anteriore in quanto l'inerzia sposta il peso sulla ruota anteriore scaricando quella posteriore che tenderà a sollevarsi. Dovete quindi distribuire in modo diverso la forza tra il freno anteriore e quello posteriore. 

 

CAMBI 

Possono essere presenti sulla bicicletta uno o due meccanismi (cambi) a seconda del numero di ingranaggi. Il primo e il "cambio" posteriore, fissato al forcellino destro del telaio. È sempre presente quando sul mozzo posteriore vi sia più di un ingranaggio. Il secondo è chiamato "deragliatore", ed è fissato al telaio sotto il tubo sella. I due meccanismi vengono azionati separatamente dalle leve di comando. Scopo del cambio e del deragliatore è di spostare la catena da un ingranaggio all'altro, permettendo cosi di avere una varietà di rapporti di trasmissione. Le combinazioni d'uso dell'ingranaggio piccolo anteriore / piccolo posteriore ed ingranaggio grande anteriore / grande posteriore vanno assolutamente evitate in quanto la catena non rimane allineata e produce attrito che provocano rumori fastidiosi e possono dare atto ad inconvenienti. Una volta presa confidenza con i rapporti, sarà facile scoprire quelli più adatti alle esigenze personali di ognuno. ATTENZIONE: cambiate rapporto solo mentre pedalate in avanti. Cambiare rapporto da fermi o pedalando all'indietro può provocare seri danni alla bicicletta. ATTENZIONE: Rivolgetevi ad un rivenditore specializzato nel caso in cui non riusciate ad ottenere una buona regolazione del cambio, evitando di manomettere i meccanismi. 

 

RUOTE SISTEMI Di BLOCCAGGIO 

Seri danni possono scaturire da un errato montaggio della ruota. Sulle biciclette sono previsti, secondo il modello, due diversi sistemi di bloccaggio. La maggior parte delle nostre biciclette sono dotate di mozzi a bloccaggio rapido. Questo tipo di mozzo permette al ciclista una veloce e facile rimozione della ruota per il trasporto, la riparazione o la sostituzione durante le gare. Per togliere la ruota, aprire il bloccaggio rapido dei freni a tiraggio laterale o rimuovere l'archetto nei freni. Ora tirate la leva del bloccaggio dei mozzi fino alla posizione "aperto" (fig. 8). La ruota adesso è libera di essere rimossa dai forcellini. Nelle ruote equipaggiate con mozzi bloccate da dadi, necessitano delle chiavi fisse per la rimozione e il montaggio. Per togliere la ruota, aprire il bloccaggio rapido dei freni a tiraggio laterale o rimuovere l'archetto nei freni. Allentando entrambi i dadi del mozzo, la ruota sarà libera di uscire dai forcellini. In entrambi i casi per rimontare la ruota ponete il suo asse tra i forcellini, quindi avvitate gradualmente i dadi contemporaneamente da ambo le parti consentendo il centraggio della ruota oppure riportate la leva in posizione "chiuso" (durante la chiusura la leva di bloccaggio dovrebbe opporre una graduale resistenza). Assicuratevi poi dell'avvenuto bloccaggio picchiando sulla ruota con forza come indicato in fig. 9. ATTENZIONE: Nelle biciclette sportive od olanda, è possibile che per togliere la ruota si debba sgonfiare la gomma. ATTENZIONE. Nelle biciclette viaggio, per rimuovere le ruote si necessita smontare i pattini dei freni. Assicuratevi, nel rimontaggio, di ben posizionare e ben bloccare i pattini. Tenete il bloccaggio rapido o i dadi di bloccaggio ben chiusi. 

 

PNEUMATICI 

Controllate che la pressione dei pneumatici sia quella indicata sul fianco della copertura. Controllate l'incollaggio o il posizionamento dei pneumatici anche percorrendo lunghe discese. Controllate la superficie delle coperture riguardo a tagli, eccessivo consumo o altri danni. Se necessario sostituiteli.

 

CONTROLLO DEI CAVI  

Controllate i cavi dei freni e dei i cambi ai due terminali. Sostituiteli se sfilati o piegati. 

 

CATENA 

Rimuovete lo sporco, per evitare eccessivi consumi della trasmissione. 

 

REVISIONE ANNUALE 

Oltre ai controlli sopra menzionati devono essere effettuate le seguenti operazioni: - lubrificare o sostituire le parti in rotazione (cuscinetti o sfere); - lubrificare o sostituire tutti i cavi; - sostituire i pattini dei freni; - sostituire la catena. ATTENZIONE: fate controllare, ed eventualmente sostituire, dal vostro rivenditore specializzato le parti meccaniche soggette ad usura. - serie sterzo - serie movimento - forcella - ingranaggi - coperture - pattini 

 

CICLO E RICICLO

 In caso di demolizione del ciclo, non abbandonarlo nella natura in quanto è composto da parti che, con il tempo, potrebbero inquinare l'ambiente. 

 

 

 

 

Consigli per la       sicurezza    

Cosa bisogna fare per muoversi con la massima sicurezza: 

Conoscere le norme che regolano il traffico, in ogni paese esistono delle leggi specifiche che regolano la circolazione delle biciclette. 

Prestare attenzione agli autoveicoli sono più grandi grossi veloci e propotenti dei ciclisti ed all'improvvisa apertura delle portiere delle automobili. 

Non ingaggiare competizioni nelle strade aperte al traffico. 

Accertarsi che i freni funzionino correttamente, e che la bicicletta sia in perfette condizioni. Indicate preventivamente con il braccio relativo ogni cambiamento di direzione.

Viaggiare sempre tenendo entrambe le mani sul manubrio (tranne che per indicare il cambiamento di direzione).

DI NOTTE 

Per utilizzare la bicicletta anche nelle ore notturne, sono indispensabili un impianto di illuminazione autonomo e/o una completa ed appropriata dotazione di rifrangenti correttamente montati. Tenendo conto che al buio gli automobilisti potrebbero non scorgere in tempo il ciclista si consiglia di viaggiare il più vicino possibile al bordo della carreggiata.

FUORISTRADA Viaggiare a velocità ridotta, evitare rischi ed indossare un buon casco protettivo omologato. Essere estremamente cauti in discesa: frenando le ruote perdono di aderenza, perciò il controllo diventa difficoltoso e meno efficace. Assicurarsi che la bicicletta sia in perfette condizioni. Sostituire immediatamente qualsiasi componente danneggiato.

 

Bambini in sicurezza

Le due ruote sono un gran divertimento per i più piccoli ma non dimentichiamo le regole di sicurezza

Il giorno di togliere le rotelline della bicicletta e di vederlo pedalare via da solo è arrivato: si tratta di una pietra miliare nella vita di un bambino ed anche di un genitore. Molto più di un semplice giocattolo, la bicicletta rappresenta il primo atto di indipendenza per i nostri figli.
Diventa quindi molto importante in questo frangente insegnare ai bambini ad utilizzare il loro mezzo in modo sicuro affinché possano godere a pieno e senza rischi della loro accresciuta indipendenza.

L’importanza del caschetto
La prima fondamentale regola  è quella di fargli indossare il caschetto, che, secondo recenti statistiche riduce il rischio di traumi alla testa dell’88%. Dal punto di vista tecnico, a parte l’avvertenza di scegliere solamente quelli omologati, la misura giusta del casco è essenziale: dovrà essere comodo, confortevole ed aderente quanto basta a non farlo basculare in avanti, indietro e lateralmente. Ovviamente dovrà essere sempre ben allacciato e centrato sulla testa.

Dove circolare con la bici
Riguardo alla circolazione è importante ricordare che i ciclisti possono girare solo su piste ciclabili o sui marciapiedi fino a che non raggiungano i dieci anni di età e non dimostrino di conoscere le fondamentali regole della strada. La supervisione e il buon esempio dei genitori è indispensabile per far sì che i bambini sviluppino le necessarie capacità per cavarsela in strada. Per i primi tempi è bene comunque far pedalare i bambini in spazi sicuri e solo gradualmente farli entrare in contatto con i possibili pericoli della strada. Il nostro codice stradale permette inoltre di pedalare per file parallele accanto ai bambini al fine di garantire una maggiore sicurezza e protezione dal traffico.
In materia di sicurezza è importantissimo ricordare continuamente ai nostri figli di:

Piccole regole di sicurezza
Pensare alla bicicletta come ad un veicolo e non come ad un giocattolo: girare in bicicletta, specialmente in strada, è un’importante responsabilità
Circolare “con” il traffico e non “contro” il traffico (mai andare in contromano ad esempio)
Utilizzare sempre gli appropriati segnali manuali (ad es. per le svolte a destra e sinistra)
Rispettare tutti i segnali stradali, fermandosi a tutti gli stop ed ai semafori rossi, guardare sempre a sinistra e a destra ad ogni incrocio
Evitare di girare quando è scuro e, in caso, è importante indossare indumenti che riflettano la luce ed utilizzare sempre le luci della bicicletta
Controllare sempre il buono stato del mezzo, delle parti meccaniche, delle gomme e dei freni.
(tratto da un articolo di Enrico Massi)