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Premessa
L’escursionismo in bassa montagna rappresenta una sana
pratica sportiva non agonistica a contatto con la natura. Camminare nella
natura e nei boschi, seguire i sentieri che innervano le montagne, e con
naturalezza salire quelli che ne incidono i fianchi sino alle
sommità. Desiderio di muoversi e di ascoltarsi, in ambienti
incontaminati, l' escursionismo consente di unire serenità spirituale,
cultura e attività fisica... Nell'escursionismo, al contrario
dell'alpinismo, vengono privilegiati gli aspetti conoscitivi, che solo con
un lento e attento cammino si possono apprezzare
Il
Parco Nazionale del Pollino
Si estende per 194.000 ettari di
territorio protetto, il più grande d'Italia, e comprende 56 comuni di cui
32 della Calabria e 24 della Basilicata. Il paesaggio del Parco è molto
vasto e vario a seconda delle zone; è attraversato da torrenti limpidi ed
incontaminati come il Frido, l'Argentino, il Lao ed il
Raganello.
Vedute spettacolari si godono
dalle cime di Serra Dolcedorme (m 2267), Serra di Crispo (m 2053), Serra
delle Ciavole (m 2127), Monte Pollino (m 22489).
L'elemento vegetazionale
predominante sul massiccio è la faggeta che si può distinguere in due
fasce: fascia inferiore, tra i 1000 ed i 1500 m, che presenta sporadiche
associazioni con l'acero, il carpino ed il pino nero, e la fascia
superiore, tra i 1500 ed i 1900 m, in cui troviamo foreste miste di abete
bianco e faggio il quale, nella parte superiore, entra in dura
competizione con il Pino Loricato cui il faggio sembra voler sottrarre
persino la roccia. Sulle basse pendici del versante meridionale
riscontriamo, invece, boschi di leccio, di cerro e roverella, steppe e
graminacee, rimboschimenti con pini di diverse specie e, lungo i fiumi,
boschetti di salici, ontani e pioppi.
Il simbolo del Parco Nazionale del Pollino è un
albero: un grande, secolare e contorto Pino loricato (Pinus leucodermis),
pianta di straordinario interesse e fascino. Il suo nome scientifico,
"Pinus leucodermis" significa letteralmente "pelle bianca" per il
caratteristico colore bianco argenteo che assume il tronco degli alberi
ormai morti. La corteccia degli alberi più vecchi che è spessa, scura e
fessurata costituita da grandi placche romboidali, quadrangolari o
pentagonali ricorda la lorica, l'antica corazza a scaglie dei legionari
romani; da questa è tratto il nome volgare della pianta "Pino loricato". Cio' che piu' colpisce in questo
straordinario vegetale e' il tronco: tozzo, massiccio, contorto; mostra
orgoglioso i segni delle continue furiose battaglie con i venti feroci
delle cime, con le nevi e le folgori. Il portamento delle piante isolate è
plasmato dalle intemperie, si presenta spesso "a bandiera" con la chioma
tutta da un lato nella direzione prevalente del vento, col risultato che i
pini sembrano emergere, forti e possenti, ma contorti e tormentati, dalle
rupi impervie su cui sono abbarbicati. E' estremamente longevo: molti
esemplari superano i 900 anni. Da secoli sostiene una lotta titanica
contro il "Faggio", albero forte e invadente che lentamente ha spinto il
pino sempre piu' in alto. Gli alberi ormai privi di vita,
senza corteccia, con tronchi chiari quasi bianchi non sono solo resti
inanimati e suggestivi di alberi in qualche caso millenari, ma rimangono
vere e proprie sculture, testimoni muti della storia naturale del
Parco.
Il
trekking: cosa significa ?
L'origine della parola
Trekking pare sia Sudafricana e risale al tempo in cui i nobili
immigrati olandesi, furono scacciati dagli ancor più nobili portatori
della fede nella corona Britannica. Le impronte lasciate dalle ruote
dei carri olandesi, i quali democraticamente partivano per cercarsi altre
terre da (ri)espropriare e (ri)occupare, erano chiamate Trek
(?). Non chiedetemi perché! Forse era semplicemente lo
scricchiolante rumore delle ruotacce dei loro poveri carri. D'altra
parte la parolaccia che ci ritroviamo ormai è questa. Noi l'abbiamo messa
addirittura nel nostro nome; non vi dico le lotte, urli, berci: -
razzista ! (gridava uno) - ignorante ! (rispondeva
l'altro!), e giù' ruotate di carro!
Dal sito dell'associazione altavia trekk http://www.comune.prato.it/associa/altavia/)
La Storia del
Trekking
(Dal sito
dell'associazione altavia trekk http://www.comune.prato.it/associa/altavia/)
Il Trekking e' un'attivita' abbastanza recente, per raccontarla,
basta cominciare dalla preistoria: Gli uomini cosiddetti primitivi,
erano gia' esperti di trekking. Per seguire le loro prede nella caccia,
avevano imparato a fare dei lunghi spostamenti a piedi. E da li',
popoli che nomadi lo sono rimasti per scelta, come i tuareg; fino agli
antichi romani, che per permettersi le loro conquiste, erano diventati dei
veri esperti di "backpacking" (da ...portarsi tutto sulla schiena!);
pensate ai problemi logistici nello spostare in giro per l'Europa ed il
medioriente, migliaia di valorosi centurioni! Criticate pure lo spirito
delle loro conquiste, ma ringraziateli per i nostri appennini ancora
ricoperti da bellisimi boschi di castagno, che a loro servivano per
sfamare le truppe, e fino a poche decine di anni fa sono serviti per
sfamare generazioni di abitatori delle nostre montagne. Finita la loro
era, comincio' un periodo dove per noi europei, fare del trekking non era
la cosa piu' raccomandabile, ...Per noi europei. ...Erano arrivati i
Barbari, maestri della specialita' "a cavallo"! Ci rinchiudemmo tra le
mura delle nostre citta', trasformate in fortezze medievali e per lungo
tempo gli unici spostamenti erano quasi esclusivamente di carattere
religioso, ovvero i pellegrinaggi (da "pellegrina", il mantello con il
quale i ...pellegrini si riparavano dalle intemperie. ...ancora non
c'erano le giacche in goretex!). Al lento rifiorire della nostra
civilta' corrispose una nuova voglia di spostarsi e viaggiare, dapprima
con motivazioni commerciali, pensate a Marco Polo, piu' avanti, con
motivazioni scientifiche ed esplorative. Fino ad arrivare ai giorni
nostri, quando si e' cominciato a fare trekking senza un fine pratico, ma
per il solo piacere di farlo.
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CALENDARIO PROGRAMMI
TREKKING-RAFTING-TORRENTISMO
Per le adesioni si prega di confermare in tempo utile (almeno una
settimana prima).
Francesco Coccioli
Tel. 338/4857793 – 0831/475224
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01/04/2007 Località S.Lorenzo
Bellizi, “ Trekking “
percorso a piedi sotto le gole del Raganello. –
Durata
A/R ore:3,30 circa, difficoltà facile.
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21-22/04/2007 Località
Terranova del Pollino
“ Trekking “
percorso a piedi fino alla grande porta. –
Durata
A/R ore 6,00 circa, difficoltà media.
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25/04/2007 Località Porto
Selvaggio “ Trekking “
percorso a piedi fino a S.Caterina.
Durata
2,00 ore circa, difficoltà facile.
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01/05/2007 Località Otranto
“ Trekking “
percorso a piedi fino a Porto Badisco. –
Durata
3,30 ore circa, difficoltà media.
-12-13/05/2007 Località
Campotenese (rifugio De Gasperi) “
Trekking “ percorso a piedi
alla cima più
alta del monte Pollino. –
Durata
A/R 5,30ore circa, difficoltà medio/alta.
-16-17/06/2007
Località
Morigerati “ Trekking/Torrentismo
“
misto percorso a piedi e in acqua fiume
bussento. –
Durata
A/R 2,30 ore circa, difficoltà facile.
-21-22/07/2007 Località S.Lorenzo
Bellizzi “ Trekking/Torrentismo
“
misto percorso a piedi e in acqua
fiume Raganello. –
Durata 6,00 ore circa, difficoltà
medio/alta.
ATTENZIONE:
Dal mese di Giugno al mese di Settembre, il programma prevede per
tutti i week-end, fatta eccezione di quelli già impegnati (vedi
calendario), discese di Rafting sul fiume
Lao. Inoltre su prenotazione, possibilità di
Rafting di due giorni sul
fiume,
con grigliate e pernottamento in tenda tutto compreso nel
prezzo.
N.B. Tutti i programmi nelle date
descritte sul calendario, possono subire variazioni. Si consiglia di
contattare gli organizzatori prima di ogni adesione a tali attività.
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