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Lecce città invivibile 

in bicicletta 

 

FIAB Puglia ed il ciclogiornale decidono di dedicare questo spazio per denunciare la scarsa vivibilità della Città di Lecce. Ci riferiamo alla vivibilità a piedi e in bicicletta. E' davvero un crimine che una città così solare e pianeggiante non offra ai suoi 30.000 studenti universitari un metro lineare di pista ciclabile.

E' necessario che i cicloamici di Lecce organizzino forme di proposte e di protesta

 

Dossier 

Puglia

 

editoriale

Come rivendicare il diritto a vivere Lecce in bici e sicurezza?

La fotografia di copertina con i cicloamici sul sagrato del Duomo vuole rappresentare l'occupazione ideale della città salentina da parte dei ciclisti. 

Purtroppo Lecce non è una città a misura di ciclista e la foto in questione non si riferisce ad una occupazione ma ad un pacifico tour durante il gemellaggio Cicloamici Aruotalibera Pordenone.

Questo dossier FIAB Puglia - Cicloamici serve a denunciare le attuali insufficienze e a contribuire a progettare un'efficace politica a sostegno della "Mobilità sostenibile" nel capoluogo salentino.

Le denunce di FIAB Puglia sono una prosecuzione lineare e ideale delle tante lotte e denunce operate negli ultimi anni da Ruotalibera Lecce e dall'indomito Luigi Pedone.

A rafforzare la denuncia e al contempo offrire un buon esempio,  il contrasto tra le immagini della città di Lecce con quelle di Ferrara.

Le proposte FIAB Puglia

  • Subito rendere "Zona 30" vie e viali interessati ai movimenti studenteschi così come sono zone 30 molte aree interne al centro storico. E' sufficiente chiedere ai vigili quanti incidenti avvengono nei pressi di questi istituti per comprendere il motivo di questa richiesta.

  • Realizzare piste ciclabili che colleghino in sicurezza le sedi universitarie periferiche. Qualche coraggioso studente e docente ha provato a raggiungere ecotekne in bici. La pericolosità del traffico ha causato a taluni brutti incidenti, ad altri grandi spaventi.

  • Sui grandi viali (Viale Gallipoli, Viale dell'Università, Viale Francesco Lo Re) e sulle strade in cui il marciapiedi è più largo di 4 metri realizzare piste ciclabili affiancate alle piste pedonali.

  • Facilitare l'uso della bici collocando rastrelliere e segnaletica dedicata. Realizzare attraversamenti sicuri dedicati a ciclisti e pedoni, semafori per ciclisti ...

  • Incentivare l'uso della bici con servizi di noleggio, sistemi intermodalità bici/treno, bici/auto. si confronti ad esempio il servizio di scambio offerto dal Comune di Ferrara:

  • Costruire e segnalare le "Vie Verdi" sicuri itinerari in bicicletta che consentano a famiglie di ciclisti leccesi di raggiungere interessanti mete fuori porta su sicuri percorsi urbani ed extraurbani.

  • Avviare una campagna di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza sui temi della moblità sostenibile e del trasporto sicuro in bici.

La Congiura contro i ciclisti a Lecce

Lettera di Alfredo di Lecce ai cicloamici (info@cicloamici.it )

Ogni volta che sento parlare di bicicletta sento una voce chiamarmi forte, un'attrazione verso tutte le tematiche ad essa connesse. La bicicletta intesa non solo come momento ludico, di svago. La bicicletta più prosaicamente come un mezzo di trasporto. Un volgare mezzo. Da questo discende che la bicicletta è in ambito urbano una nuova filosofia. ...

Premesso questo, saluto con simpatia quanti come voi condividono questi idee e soprattutto agiscono fattivamente per diffonderle. Io vivo a Lecce. Una città che voi avete giustamente definito invivibile per le biciclette e finanche i pedoni aggiungo io.

Devo dire che anche per le automobili le cose non sono proprio idilliache. Esse sono in cima ai pensieri di tutti i leccesi e primi fra tutti i politici locali della mia città. Questo vuol dire che se c'è stato da spendere una lira, sindaci e giunte, da tempi immemorabili, l'hanno sempre, destinata verso strade e parcheggi. Le lire spese per la verità sono sempre state poche e perciò dico che anche le automobili non se la passano troppo bene. Quasi tutte le strade cittadine versano in condizioni disastrose e dopo aver arricchito gommisti e carrozzieri vedo che molti leccesi si sono dotati di poderosi fuoristrada onde poter circolare confortevolmente. Le automobili comunque sono dei miei nemici e perciò la cosa mi interessa poco. Io come ho detto sono uno dei pochi coraggiosi che a Lecce non usa la macchina e preferisce piuttosto la bicicletta non per godersi il sole o gli scorci della pur bella città in cui vivo ma piuttosto per andare a lavorare ogni giorno per andare al centro a passeggiare od anche spesso per fare la spesa con mia moglie, il che è molto diverso. 

A Lecce non so se lo sapete anche voi c'è una vera congiura contro i ciclisti, i pedoni, le carrozzine dei bambini, i bambini che camminano soli e qualsiasi cosa o persona che non sia dotata di un motore a scoppio e che si presenti sulla pubblica via. Chi ordisce la congiura? La risposte sono facili e chiunque passeggi per le vie di Lecce se ne renderà conto. Venite pure a Lecce a cercare queste risposte. Camminate per il centro storico che è un'isola pedonale ed osservate il libero circolare dei veicoli a motore quelli autorizzati e quelli non. I primi dotati di identificativo, sono quelli più pericolosi poiché viaggiano a velocità sostenuta poiché si sentono in diritto di investire chiunque non abbia la destrezza di scansarsi in tempo. I non autorizzati si riconoscono dall'andatura ridotta a dall'espressione compunta che di per se è sufficiente a manifestare necessità inderogabili che autorizzano il transito.

Mirabili le scene dei turisti a naso in su che ammirano le nostre architetture e che non conoscendo la costumanza locale si trovano a dar prova inaspettata prontezza ed agilità per le vie del centro. Solerti i nostri vigili che "qualora" presenti sulla pubblica via si prestano premurosamente ad indicare indirizzi e monumenti. Carini, mai una multa, un colpo di fischietto, giammai un ALT, un controllo.

Uscendo dalle mura cittadine ci si imbatte sui cosidetti "viali" sui quali non vige alcuna limitazione. Strade ampie e diritte oggetto di recenti e sostanziose opere di riqualificazione che hanno consentito di elevare la velocità media dei veicoli in transito. Non è insolito incrociare veicoli che raggiungono gli 80km/h lanciati in emozionanti sorpassi. 

Qualche pedone prima dei recenti lavori, si avventurava ramingo su questi viali ed attraversandoli contava sulla protezione di alcuni pini secolari. Il comune, premuroso ha abbattuto tutti questi ostacoli alla visuale che impedivano di fatto l'investimento dei pedoni. Ora viale dell'università è stato rimodernato. Per cui offre una gradevole passeggiata fra i fumi di scarico dell'onnipresente traffico e liberi finalmente da quei giganti fronzuti. 

Se vi siete avventurati fin qui ad ammirare il nuovo viale dell'università vi preghiamo solo di porre attenzione nel momento di scendere il marciapiede perché gli automobilisti ora vi scorgono da lontano e non vi daranno scampo. Si raccomanda di non portare bambini che camminano da soli ne carrozzine che intralciano le automobili. Abbandonando i viali ci si può avventurare nelle periferie che sono strutturate come degli autodromi. Fine dei limiti morali di velocità, marciapiedi inesistenti o impraticabili, illuminazione solo diurna ed in caso di pioggia transito possibile solo ai natanti. Come potete immaginare le piste ciclabili non esistono ed i pochi ciclisti sopravvissuti combattono ogni giorno con la morte. Nella piazza centrale della città un imprenditore privato aveva improvvidamente aperto un servizio di noleggio biciclette. I costi dell'attività erano tuttavia elevati a causa della notevole avvicendamento dei mezzi distrutti dagli incidenti ed i clienti in costante calo data la loro elevata mortalità. Comunque se qualcuno è interessato l'attività è ancora in vendita.

Devo riconoscere che l'attuale amministrazione è molto intraprendente. Riesce a ottenere finanziamenti dagli enti più diversi. Pone in campo risorse visibili poiché mai a Lecce credo abbiamo vissuto tanto attivismo. Ci sono abitanti della periferia che dopo decenni hanno potuto godere di servizi mai visti, come le fogne pluviali, l'illuminazione pubblica e udite udite anche i marciapiedi. Possibile che nessuno mai ha pensato alla mobilità urbana sulle due ruote? Che non sia mai stato speso un euro per rendere fruibili ai ciclisti questa bellissima cittadina? Non penso ad un piano generale di piste ciclabili o parcheggi di interscambio auto/bici o all'uso gratuito di biciclette comunali. Pare che esista una legge che obbliga il gestore di una strada a costruire le piste ciclabili in caso di costruzione o manutenzione delle stesse. E' a questa legge che penso. Al solo rispetto delle leggi esistenti, senza voli di fantasia. Una legge che nessuna maggioranza mai osservato e che nessuna opposizione ha mai fatto osservare.

Saluti da Alfredo di Lecce

 

Parco Corvaglia non si tocca!

FIAB Puglia sostiene il comitato di quartiere in difesa di Parco Corvaglia

A San Pio, un quartiere periferico a Lecce, si sta svolgendo una nobile battaglia civile in difesa di uno spazio di socialità duramente conquistato. Il parco è stato costruito dagli abitanti del quartiere in uno spiazzo lasciato vuoto (e abbandonato) dall'abbattimento delle cosiddette "case minime". In quel luogo gli abitanti hanno deciso di creare uno spazio di socialità e di ricreazione piantando degli alberi, installando dei giochi per bambini e ragazzi, creando un campo da calcetto, sistemando delle panchine e una piccola fontana. Al posto di quest’area di verde e socialità l'Amministrazione Comunale vuole costruire un'area mercatale e relativi parcheggi.

FIAB Puglia è solidale con i cittadini impegnati in questa lotta civile in difesa della vivibilità del quartiere e della città di Lecce. E giacchè scende in campo ne approfitta per esprimere le proprie critiche alla politica di “sviluppo urbano” dell’Amministrazione Cittadina. Questa grande città Universitaria risulta praticamente invivibile a ciclisti pedoni e studenti.  

 

Foto: Da Alvino in bici, sosta obbligata per gustare  le prelibatezze leccesi: il "pasticciotto" dolce di pasta frolla ripieno di crema e il "rustico" pasta sfoglia salata ripieno di pomodoro e mozzarella. 

Solo in limitate zone del Centro Storico l'amministrazione comunale di Lecce ha istituito isole pedonali con diritto di accesso per bici e motorini (??).

 

 

 Lecce invivibile a piedi e in bicicletta

Le opere faraoniche effettuate negli ultimi anni per costruire strade e circonvallazioni non hanno restituito ai cittadini un metro lineare di pista ciclabile.Raggiungere le sedi universitarie periferiche in bici (e.g. Ecotekne) è un rischio mortale malgrado le recenti opere di sistemazione viaria. 

Non esiste alcuna forma di intermodalità che consenta ai 30.000 studenti (fuorisede o cittadini che siano) di raggiungere le sedi universitarie che diventano perciò enormi parcheggi. Tutto questo anche in violazione della legge 366/98 che impone nell'articolo 4: "Le strade di nuova costruzione classificate ai sensi delle lettere C, D, E ed F del comma 2 dell'articolo 2 devono avere, per l'intero sviluppo, una pista ciclabile adiacente  ...".

Conseguenza: congestionamenti e costi aggiuntivi per le famiglie che debbono mantenere oltre ai figli studenti, le loro auto. FIAB Puglia sollecita un ripensamento e si dice disponibile ad incontrare e affiancare gli amministratori per pensare, progettare e costruire una città finalmente vivibile a piedi e in bicicletta.

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Intermodalità inesistente

Supponete di essere uno dei 30.000 studenti universitari iscritti a Lecce. Sappiate che con le vostre tasse e le vostre spese di vitto viaggio e alloggio state contribuendo all'erario cittadino con milioni e milioni di euro. Cosa ne avete in cambio?

Gli autobus vi conducono all'Università della stazione non hanno corsie preferenziali e spesso rimangono intrappolati negli ingorghi facendovi saltare le lezioni.

Intermodalità significa ad esempio poter arrivare a Lecce con il treno (e magari la bici sul treno) con l'autobus o con la macchina (da parcheggiare in periferia) e poter raggiungere il posto di lavoro o l'istituto universitario in bici.

Invitiamo gli studenti a rivendicare i propri diritti a poter vivere dignitosamente in una città universitaria degna di questo nome.

Foto: La stazione di Lecce pullulante di bici. Non è un fotomontaggio è il momento del reimbarco dei cicloamici d Pordenone che, con la formula treno+bici sono in procinto di ripartire. Ci piacerebbe immaginare questo traffico non come un episodio sporadico ma come pratica giornaliera di tanti turisti e cittadini che, rinunciando alla macchina ricorrono all'intermodalità. 

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7/05/06 denuncia FIAB Puglia

L'incredibile storia della pista ciclabile fantasma Lecce-San Cataldo

 FIAB Puglia denuncia l'incredibile storia della pista ciclabile fantasma  Lecce - San Cataldo. Iniziata e mai terminata

(n.b. con un click sul cane si accede al reportage fotografico)

 A Lecce una pista ciclabile si trasforma in un esempio di spreco e degrado. FIAB Puglia e la redazione di www.cicloamici.it  si mettono al lavoro per denunciare, sensibilizzare e .. sanare.

La ciclovia del mare Lecce San Cataldo: un percorso intelligente ecologico e salutare per andare al mare.

Grande progetto sulla carta ma soprattutto grandi soldi da appaltare. Ovviamente nessun esperto di piste ciclabili da consultare. Così il comune di Lecce ha realizzata una pista ciclabile con tanta di illuminazione a lampioni fotovoltaici e badate bene...guard rail.

I lavori iniziano, soprattutto si appaltano.

Tutto sembrava dover avere un lieto fine ma cosa imbarazzante, uno dei proprietari di una villetta collocata sul tracciato della pista non concede il diritto di passaggio.

Cosa fare? I soldi ci sono e vanno spesi, che la pista funzioni poco importa.

Così la pista viene ultimata e troncata in corrispondeza dei muri di cinta della villa. Proprio così la pista termina da lato Lecce sul muro della villa e riprende puntualmente dal lato S. Cataldo.

Ci chiediamo e denunciamo: come fanno i ciclisti ad arrivare da una parte all'altra: yeletrasporto, catapulte ?????

Le solite situazioni da Sud indecente.

Così ultimata ma monca, la pista non è mai stata utilizzata e adesso è lasciata ad un lento ma inesorabile degrado ad opera di erbe infestanti, vandali che la usano come discarica abusiva.

FIAB Puglia si alza in piedi e svela al mondo degli internauti questa incredibile situazione auspicando che il Comune di Lecce si attivi quanto prima per risolvere il problema della continuità del percorso e intervenga tempestivamente in una operazione di recupero e valorizzazione. Possibilmente smontando i guard rail 

Eppure qualcosa si muove

venerdì 2/12/05 incontro pubblico

per la costituzione del Comitato per la Tangenziale Ciclistica di Lecce

Il giorno 2 dicembre 2005 alle ore 19 si terrà presso la sala del Palazzo Marchesale di Arnesano un incontro pubblico finalizzato alla costituzione del Comitato per la Tangenziale Ciclistica di Lecce.  All'incontro, promosso dall'Amministrazione comunale e dalla Pro-Loco di Arnesano, parteciperanno vari soggetti interessati alla soluzione del problema della viabilità ciclistica tangenziale e radiale nella prima cintura di comuni e nel  capoluogo. Hanno già dato la loro adesione all'iniziativa l'Amministrazione comunale di Monteroni, l'Università degli Studi di Lecce, il CUS Lecce e il Coordinamento FIAB (Federazione Amici della Bicicletta) di Puglia.Il Comitato avrà la finalità di promuovere, con ogni azione possibile, la realizzazione di un sistema viario, alternativo o parallelo agli attuali, che permetta a chiunque di usare la bicicletta senza rischiare la vita per muoversi tra i comuni della prima cintura, per raggiungere la città di Lecce e, grazie all'uso di tale mezzo di trasporto, potersi spostare rapidamente al suo interno. Una rete ciclabile così concepita si estenderebbe su di un'area grosso modo circolare di 115 Kmq con un diametro di circa 12 Km comprendente il capoluogo e i comuni della prima cintura ed avrebbe una estensione lineare di 80-100 Km (tra circonferenza e raggi). Tra i tanti percorsi che una simile struttura renderebbe possibili, uno assume particolare rilevanza, al punto da far ritenere che, sia da un punto di vista simbolico che da uno pratico, esso debba costituire l'embrione della realizzazione. Ci si riferisce ad un percorso che, dalla città capoluogo, permetta di raggiungere, in tutta sicurezza, il Campus Universitario situato tra le vie che da Lecce vanno ad Arnesano e a Monteroni.Una delle prime azioni del comitato sarà la costituzione di un gruppo di esperti incaricati di indicare una rosa di possibili soluzioni per la realizzazione dell'opera tenendo conto di risorse, opportunità e vincoli esistenti.

 

Cosa succede a Ferrara

Da cosa si misura la qualità della vita in una città?

Vogliamo suggerire un confronto ideale con una città altrettanto pianeggiante di Lecce e cioè Ferrara.

Invitiamo il Sindaco Poli Bortone a misurare la vivibilità di una città mediante il numero di biciclette parcheggiate fuori dalla stazione ferroviaria. E soprattutto alle infrastrutture messe a disposizione per la circolazione e la sicurezza dei ciclisti.

Foto: Migliaia e migliaia di biciclette fuori la stazione al calar della sera. Ovviamente non stiamo parlando della stazione di Lecce ma della stazione di Ferrara

Foto: Ma dove vanno a finire di giorno tutte le biciclette della stazione FS? Qui le vediamo parcheggiate davanti all'Università di Ferrara. Lo studente universitario di Ferrara si muove in bici in sicurezza, riducendo in questo modo le sue spese e ... l'inquinamento cittadino. Per confronto provate a fare una passeggiata al di fuori degli istituti universitari leccesi.

Purtroppo la scelta dell'auto è una scelta forzata. Percorrere in bici le strade a Lecce è un pericolo mortale come attestato più volte dai sanguinosi incidenti.

Foto: A Ferrara il traffico si riduce convincendo pacificamente gli automobilisti a permutare l'auto con la bici per entrare in Centro . Click per ingrandire

Foto: Gianni Stefanati, responsabile dell'ufficio biciclette del Comune di Ferrara, consegna al coordinatore FIAB Puglia l'effige della bicicletta. 

 

Così vorremmo la stazione FS di Lecce, straripante di bici pronte a servire studenti lavoratori e turisti. Purtroppo questa non è la stazione di Lecce ma quella di Ferrara