Attenti
al codice |
Il
codice della strada detta le norme di comportamento dei
"velocipedi". Date uno sguardo per andare sicuri e
non rischiare multe.
Art. 182.
Circolazione dei velocipedi.
1. I
ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui
le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque,
mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano
fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica
fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda
sulla destra dell'altro.
2. I
ciclisti devono avere libero l'uso delle braccia e delle mani
e reggere il manubrio almeno con una mano; essi devono essere
in grado in ogni momento di vedere liberamente davanti a sé,
ai due lati e compiere con la massima libertà, prontezza e
facilità le manovre necessarie.
3. Ai
ciclisti è vietato trainare veicoli, salvo nei casi
consentiti dalle presenti norme, condurre animali e farsi
trainare da altro veicolo.
4. I
ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le
condizioni della circolazione, siano di intralcio o di
pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e
devono usare la comune diligenza e la comune prudenza.
5.È
vietato trasportare altre persone sul velocipede a meno che lo
stesso non sia appositamente costruito e attrezzato.È
consentito tuttavia al conducente maggiorenne il trasporto di
un bambino fino a otto anni di età, opportunamente assicurato
con le attrezzature, di cui all'articolo 68, comma 5.
6. I
velocipedi appositamente costruiti ed omologati per il
trasporto di altre persone oltre al conducente devono essere
condotti, se a più di due ruote simmetriche, solo da quest'ultimo.
7. Sui
veicoli di cui al comma 6 non si possono trasportare più di
quattro persone adulte compresi i conducenti; è consentito
anche il trasporto contemporaneo di due bambini fino a dieci
anni di età.
8. Per
il trasporto di oggetti e di animali si applica l'art. 170.
9. I
velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando
esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi,
con le modalità stabilite nel regolamento.
10.
Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è
soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una
somma da lire 38.100 a lire 152.420. La sanzione è da lire
63.510 a lire 254.030 quando si tratta di velocipedi di cui al
comma 6.
"Nuovo
codice della strada", decreto legisl. 30 aprile 1992 n.
285, aggiornato con decreto legisl. 10 sett. 1993 n. 360 ,
d.P.R. 19 apr. 1994 n. 575, decreto legisl. 4 giugno 1997 n.
143, d.m. 22 dic. 1998. |
Il
casco
|
Il
casco per ciclisti è una invenzione relativamente recente.
Nel 1975 la BELL sviluppò il primo casco per ciclisti in
polimero espanso che fu chiamato biker. Secondo recenti
statistiche il casco riduce dell'88% i traumi alla testa. In
Italia il casco non è obbligatorio, mentre in altri paesi
(Australia, Nuova Zelanda) lo è. Non
vogliamo entrare nel merito della discussione sulle leggi. Semplicemente
suggeriamo fortemente a tutti i ciclisti l'utilizzo del casco. |
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Regole per pedalare
sicuri in gruppo
All'inizio i cicloamici procedevano senza alcuna regola, si
perdevano per strada, perdevano ore ad aspettare chi si perdeva.
Bestemmiavano e lanciavano invettive. Sulla base
dell’esperienza accumulata nelle passate escursioni e
bicifestazioni hanno capito che è meglio darsi alcune regole.
|
Il
decalogo del cicloescursionista
Comportamento da tenere
durante una escursione in gruppo per la sicurezza propria e
collettiva
-
Ci si
presenta puntuali al raduno come indicato dai comunicati
con l’equipaggiamento previsto (camera d’aria di riserva, attrezzi
per piccole riparazioni, eventuale colazione al sacco) consapevoli
del grado di difficoltà della gita e delle proprie capacità di
affrontare il percorso.
-
Memorizzare la
figura del capogita e del ciclista scopa dopo che si
saranno presentati.
-
Alla
partenza il capogita dà indicazioni ed informazioni, tutti i
partecipanti devono ascoltare attentamente. Se qualcuno,
per disattenzione o per essersi allontanato, non sente le
istruzioni, non può poi lamentarsi delle eventuali conseguenze.
-
Non
superare il capogita, c’è il rischio di seguire strade non
previste portandosi dietro altre persone.
-
Non
attardarsi in coda rispetto alla “scopa”, e non
lasciare troppo spazio dal ciclista che precede al fine di
rimanere uniti.
-
Quando
si imbocca un’altra strada e ci si accorge che le persone dietro
non arrivano, ci si ferma per segnalare la direzione e se
ci sono problemi si avvisa il capogita.
-
Durante le soste, è importante mettersi in disparte, non invadere
la strada e lasciare libero il passaggio.
-
Sulle
strade ad alto traffico veicolare procedere in “fila indiana”.
-
Pedalando in gruppo
tenere una distanza di sicurezza da chi precede e
evitare, le brusche frenate.
-
Dopo colazioni o spuntini non lasciare rifiuti in giro. Non
pedalare su prati o aiuole, e non danneggiare piante, alberi,
animali, non prendere frutti dai campi lungo il percorso.
Il decalogo dell'organizzatore
Gli organizzatori
dell'escursione sono tenuti a responsabilizzarsi maggiormente
e a far rispettare alcune regole
-
Concordare
anticipatamente la figura del capogita che conosce il
percorso e conduce il gruppo e la figura della scopa che
segue ultimo e verifica le situazioni di difficoltà.
-
All'inizio
dell'escursione il capogita presenta l'inerario e segnala i punti
critici elenca le regole per la sicurezza e per la buona condotta
riportate al paragrafo precedente.
-
Prima di partire i
soci anziani verificano che le bici dei soci meno esperti siano in
buone condizioni (copertoni gonfi, freni che frenano)
-
Durante
l'escursione, con giudizio e discrezione il capogita dovrà
incaricare, possibilmente ciclisti con esperienza a fare da palo
agli incroci e ai bivi. Il palo dovrà attendere nel punto
indicato dal capogita fino ad assicurarsi che la scopa e/o gli
ultimi ciclisti abbiano correttamente inteso il percorso da seguire
-
Dotare capogita e
scopa di walkie tolkie. I due potranno comunicare e concordare la
velocità più opportuna. Il capogita sarà tempestivamente informato
di situazioni di difficoltà
-
E' opportuno che i Ciclosoci
dello staff di organizzazione e più esperti si facciamo
ben riconoscere (ad esempio mediante giacchetta catarifrangente di sicurezza),
in modo che chi ha bisogno di aiuto e consigli sappia a chi
rivolgersi
-
I momenti più critici della gestione del gruppo a
pedali sono quelli in città nel traffico: i soci esperti devono
si fermano all'incrocio e bloccano momentaneamente i veicoli fino a
quando tutto il gruppo è passato. Stare attenti a fare da palo, non
frammentare il corteo
-
Nelle stradine di campagna i ciclisti più esperti
devono suddividersi in più punti del torpedone ciclistico e rimanere
a fare da palo all’occorrenza in presenza di incroci, bivi e di
punti incerti
-
I soci responsabili
ed esperti devono dotarsi di una serie di attrezzi per la
manutenzione
e per
piccole riparazioni: chiave inglese, chiavi a brugola, giravite,
pezze, mastice estrattore di copertone.
-
Parimenti è
opportuno che il gruppo sia dotato di un piccolo kit di pronto
soccorso con bende, disinfettante, guanti e garze sterili. In caso
di estrema difficoltà, chiamare il prode Mimmo per ricorrere ad
abbattimento terapeutico.
ringraziamo gli amici della bicicletta
di Verona da cui abbiamo preso spunto e/o copiato alcune
regole:
www.amicidellabicicletta.it/tour/regogite.htm
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L'assicurazione
dei cicloamici
|
A
partire da quest'anno l'associazione Cicloamici, tramite la FIAB, ha stipulato una
polizza assicurativa con UNIPOL
(Numero
verde Unipol: 800 993388 )
per mettere in sicurezza i propri
soci.
L'assicurazione
dei cicloamici comprende la polizza
Resposabilità Civile e la polizza Infortuni.
Risultano automaticamente assicurati i cicloamici che hanno
versato la quota associativa di almeno 10 euro.
La
polizza infortuni
La
polizza infortuni copre gli incidenti occorsi al socio solo durante le
attività.
.
La garanzia inizia dal luogo di
ritrovo per la partenza della gita e termina nel luogo di
arrivo a gita ultimata. La garanzia è operante oltre che
durante il percorso in bicicletta, anche durante i
trasferimenti in treno, nave, auto e/o autobus e durante i
soggiorni e i pernottamenti nelle località intermedie per le
gite di durata superiore ad un giorno.
La
garanzia è operante per tutto ciò che è organizzato
dall'associazione. La copertura si applica oltre che ai soci
della FIAB anche alle persone non ancora associate dietro
versamento di una quota di 1€.
MASSIMALI
Caso morte € 25.822,84 Caso invalidità permanente €
51645,57 Indennità per ricovero ospedaliero € 15,49 Rimborso
spese sanitarie € 1032,91 (La garanzia "Rimborso spese
sanitarie ", relativamente alle cure fisioterapiche e
rieducative, è operante esclusivamente se queste ultime vengono
effettuate tramite il Servizio Sanitario Nazionale).
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La
polizza RC
Solo
i soci possono usufruire delle coperture assicurative RC 24 ore su
24. La
polizza RC copre gli incidenti che sono causati dal socio o dall’associazione.
La
copertura per i soci si divide in copertura durante l’attività
dell’associazione e copertura 24 ore su 24, cioè al fuori
dell’attività con l’associazione.
La
garanzia si estende:
a)
alla responsabilità civile personale del Presidente, dei
componenti del Comitato direttivo, degli accompagnatori,
istruttori, capigita e addetti in genere nell'esercizio
dell'attività svolta per conto della FIAB; tutti sono terzi
fra loro
b)
alla responsabilità civile derivante dal montaggio e dallo
smontaggio delle strutture e dalla somministrazione di cibi e
bevande durante le manifestazioni;
c)
alla responsabilità civile personale derivante agli iscritti
dall'uso e circolazione della bicicletta 24 ore su 24 , tale
estensione di garanzia è prestata con una franchigia di €
51,65 per sinistro.
FRANCHIGIA
Vi è una franchigia di 150 € per evento
TUTELA
LEGALE La tutela legale è compresa per un quarto del massimale
cioè 375.000 € per evento.
MASSIMALI
Per sinistro € 1.500.000 Per persona € 1.500.000 Per danni a
cose € 1.500.000 COSTO - € 3,00 a socio comprensive di copertura
24 ore su 24 - € 0.251 a persona per la copertura dei non soci
nelle manifestazioni
MODALITA'
PER LA DENUNCIA DEL SINISTRO
Danno
causato dall'associato in seguito ad uso della bicicletta:
1)
L'associato che ha causato il danno telefona al numero verde Unipol,
cita la FIAB, declina le sue generalità, descrive il fatto e
risponde alle domande poste dall'operatore
2)
Manda un fax o un'email all'associazione e alla FIAB descrivendo lo
svolgimento dei fatti, la data di svolgimento e gli eventuali
testimoni con ogni documentazione pervenutagli inerente al sinistro
(richieste danni, verbali ecc)
3)
L'associazione fa pervenire i dati alla FIAB: a) la conferma che il
responsabile sia socio dell'associazione FIAB o sia nell'elenco dei
non soci fatto pervenire all'Unipol b) ogni documentazione pervenuta
ad essa o all'associato inerente al sinistro (richieste
danni,verbali ecc…)
Danno
causato dall'associazione:
1)
Un responsabile dell'associazione (presente al fatto) telefona entro
il giorno successivo alla gita o manifestazione al numero verde
Unipol , cita la Fiab e il numero di polizza, descrive il fatto e/o
risponde alle domande poste dall'operatore
2)
l'associazione fa pervenire alla Fiab che a sua volta fa pervenire
all'agenzia Unipol di Torino, ogni documentazione pervenutale
inerente al sinistro (richieste danni, ecc….)
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Indirizzi
Utili in caso di sinistro
Le
comunicazioni alla FIAB sono da inoltrare, ad Antenore Vicari,
fax 011 4304621 o email assicurazione@fiab-onlus.it
Numero
verde Unipol: 800 993388
Fax
Unipol: 011 2486765
Numero
polizze:
RC
1567/65/40624506
Infortuni
n.1567/77/37513816
guida web:
www.fiab-onlus.it/assofiab/assic.htm |
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Le regolazioni
e manutenzioni per il comfort e la sicurezza
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REGOLAZIONE DELLA SELLA La corretta
posizione dell'altezza sella e quella indicata dalla figura, con il
ginocchio leggermente piegato quando il pedale si trova nella
posizione più bassa.
Una volta stabilita l'altezza della sella,
assicurarsi che il meccanismo di bloccaggio del reggisella sia ben
serrato.
ATTENZIONE: non alzare mai il canotto reggisella
lasciando visibile la tacca che segnala il limite massimo in
altezza. Si consiglia di lasciarlo inserito nel tubo del telaio per
non meno di 65 mm.
REGOLAZIONE DEL MANUBRIO
Per alzare o abbassare
il gambo del manubrio (fig. 4), allentare la vite expander posta
sopra al gambo stesso. Una volta libero, abbassare o alzare fino
alla corretta altezza. Mantenendo il gambo in posizione, serrare
saldamente la vite dell'expander. Nel caso il manubrio si pieghi in
seguito a cadute, non provare a raddrizzarlo, ma provvedere subito
alla sua sostituzione in quanto avrà perso le sue caratteristiche
meccaniche. ATTENZIONE. non alzare mai il manubrio oltre il segno di
minimo inserimento (fig. 4) indicato sul gambo.
REGOLAZIONE DEI
FRENI
I freni usati sulle biciclette sono di tre tipi: a tiraggio
laterale; a tiraggio centrale; a contropedale. I
metodi di regolazione variano secondo il tipo. La regolazione
ottimale dei freni, mantenere circa 2 mm. di distanza tra i pattini
del freno ed il fianco del cerchio. Il pattino del freno non
deve toccare il cerchio in posizione di riposo. Inoltre i due
pattini devono toccare il cerchio contemporaneamente al momento
della frenata e senza toccare la copertura. La regolazione fine si
può ottenere agendo sulla vite di registro collocata in varie
posizioni che dipendono dai tipi di freno impiegati. Se il risultato
non è ottimale, occorre rivolgersi al vostro rivenditore
specializzato. ATTENZIONE: in caso di rottura di uno dei due
impianti frenanti, provvedere immediatamente alla riparazione, in
quanto un solo freno non è sufficiente a garantire una sicura
frenata. ATTENZIONE: assicurarsi che i pattini freno siano
saldamente fissati. Se, durante la frenata, entrano in contatto con
la copertura o entrano nei raggi delle ruote possono essere causa di
cadute. ATTENZIONE: Il sistema di frenata agisce più efficacemente
sulla ruota anteriore in quanto l'inerzia sposta il peso sulla ruota
anteriore scaricando quella posteriore che tenderà a sollevarsi.
Dovete quindi distribuire in modo diverso la forza tra il freno
anteriore e quello posteriore.
CAMBI
Possono essere presenti sulla
bicicletta uno o due meccanismi (cambi) a seconda del numero di
ingranaggi. Il primo e il "cambio" posteriore, fissato al
forcellino destro del telaio. È sempre presente quando sul mozzo
posteriore vi sia più di un ingranaggio. Il secondo è chiamato
"deragliatore", ed è fissato al telaio sotto il tubo
sella. I due meccanismi vengono azionati separatamente dalle leve di
comando. Scopo del cambio e del deragliatore è di spostare la
catena da un ingranaggio all'altro, permettendo cosi di avere una
varietà di rapporti di trasmissione. Le combinazioni d'uso
dell'ingranaggio piccolo anteriore / piccolo posteriore ed
ingranaggio grande anteriore / grande posteriore vanno assolutamente
evitate in quanto la catena non rimane allineata e produce attrito
che provocano rumori fastidiosi e possono dare atto ad
inconvenienti. Una volta presa confidenza con i rapporti, sarà
facile scoprire quelli più adatti alle esigenze personali di
ognuno. ATTENZIONE: cambiate rapporto solo mentre pedalate in
avanti. Cambiare rapporto da fermi o pedalando all'indietro può
provocare seri danni alla bicicletta. ATTENZIONE: Rivolgetevi ad un
rivenditore specializzato nel caso in cui non riusciate ad ottenere
una buona regolazione del cambio, evitando di manomettere i
meccanismi.
RUOTE SISTEMI Di BLOCCAGGIO
Seri danni possono scaturire
da un errato montaggio della ruota. Sulle biciclette sono previsti,
secondo il modello, due diversi sistemi di bloccaggio. La maggior
parte delle nostre biciclette sono dotate di mozzi a bloccaggio
rapido. Questo tipo di mozzo permette al ciclista una veloce e
facile rimozione della ruota per il trasporto, la riparazione o la
sostituzione durante le gare. Per togliere la ruota, aprire il
bloccaggio rapido dei freni a tiraggio laterale o rimuovere
l'archetto nei freni. Ora tirate la leva del bloccaggio dei mozzi
fino alla posizione "aperto" (fig. 8). La ruota adesso è
libera di essere rimossa dai forcellini. Nelle ruote equipaggiate
con mozzi bloccate da dadi, necessitano delle chiavi fisse per la
rimozione e il montaggio. Per togliere la ruota, aprire il
bloccaggio rapido dei freni a tiraggio laterale o rimuovere
l'archetto nei freni. Allentando entrambi i dadi del mozzo, la ruota
sarà libera di uscire dai forcellini. In entrambi i casi per
rimontare la ruota ponete il suo asse tra i forcellini, quindi
avvitate gradualmente i dadi contemporaneamente da ambo le parti
consentendo il centraggio della ruota oppure riportate la leva in
posizione "chiuso" (durante la chiusura la leva di
bloccaggio dovrebbe opporre una graduale resistenza). Assicuratevi
poi dell'avvenuto bloccaggio picchiando sulla ruota con forza come
indicato in fig. 9. ATTENZIONE: Nelle biciclette sportive od olanda,
è possibile che per togliere la ruota si debba sgonfiare la gomma.
ATTENZIONE. Nelle biciclette viaggio, per rimuovere le ruote si
necessita smontare i pattini dei freni. Assicuratevi, nel
rimontaggio, di ben posizionare e ben bloccare i pattini. Tenete il bloccaggio rapido o i dadi di
bloccaggio ben chiusi.
PNEUMATICI
Controllate che la pressione dei pneumatici sia quella indicata sul
fianco della copertura. Controllate
l'incollaggio o il posizionamento dei pneumatici anche percorrendo
lunghe discese. Controllate la
superficie delle coperture riguardo a tagli, eccessivo consumo o
altri danni. Se necessario sostituiteli.
CONTROLLO DEI
CAVI
Controllate i cavi dei freni e dei i cambi ai due terminali.
Sostituiteli se sfilati o piegati.
CATENA
Rimuovete lo sporco,
per evitare eccessivi consumi della trasmissione.
REVISIONE ANNUALE
Oltre ai controlli sopra menzionati devono essere
effettuate le seguenti operazioni: - lubrificare o sostituire le
parti in rotazione (cuscinetti o sfere); - lubrificare o sostituire
tutti i cavi; - sostituire i pattini dei freni; - sostituire la
catena. ATTENZIONE: fate controllare, ed eventualmente sostituire,
dal vostro rivenditore specializzato le parti meccaniche soggette ad
usura. - serie sterzo - serie movimento - forcella - ingranaggi -
coperture - pattini
CICLO
E RICICLO
In
caso di demolizione del ciclo, non abbandonarlo nella natura in
quanto è composto da parti che, con il tempo, potrebbero inquinare
l'ambiente.
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Check list
(cose da portare ) |
Nelle brevi escursioni di mezza
giornata vi raccomandiamo di portare:
-
bottiglia d'acqua (quando fa caldo almeno 1 litro)
-
giubbotto antipioggia (o meglio un poncho. In particolare
il poncho è la scelta raccomandata dal ciclocaporedattore per i
suoi molteplici impieghi: antipioggia, tovaglia per picnic, lenzuolo da
stendere sull'erba per il pisolino)
-
macchina fotografica (opzionale)
-
cappellino
-
ricambio post acquazzone. (d'inverno in particolare
conviene avere una tuta di ricambio)
-
buon umore e non
dimenticate .. la bicicletta!
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Il
Controllo della bici
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E'
importante avere una bici in buone condizioni. Prima di partire
controllate:
-
ruote gonfie e senza patane
-
freni frenanti
-
cambio che cambi
-
luci
per
chi non controlla consigliamo la lettura del paragrafo seguente.
|
Consigli
per la sicurezza |
Cosa
bisogna fare per muoversi con la massima sicurezza:
Conoscere
le norme che regolano il traffico, in ogni paese esistono delle
leggi specifiche che regolano la circolazione delle
biciclette.
Prestare
attenzione agli autoveicoli
sono più grandi
grossi veloci e propotenti dei ciclisti ed
all'improvvisa apertura delle portiere delle automobili.
Non
ingaggiare competizioni nelle strade aperte al traffico.
Accertarsi
che
i freni funzionino
correttamente, e che la bicicletta sia in
perfette condizioni. Indicate preventivamente con il braccio
relativo ogni cambiamento di direzione.
Viaggiare
sempre tenendo entrambe le mani sul manubrio (tranne che per
indicare il cambiamento di direzione).
DI
NOTTE
Per
utilizzare la bicicletta anche nelle ore notturne, sono indispensabili un impianto di
illuminazione autonomo e/o una completa ed appropriata dotazione di rifrangenti
correttamente montati. Tenendo conto che al buio gli automobilisti
potrebbero non scorgere in tempo il ciclista si consiglia di
viaggiare il più vicino possibile al bordo della carreggiata.
FUORISTRADA
Viaggiare a velocità ridotta, evitare rischi ed
indossare un buon casco protettivo omologato. Essere estremamente
cauti in discesa: frenando le ruote perdono di aderenza, perciò il
controllo diventa difficoltoso e meno efficace. Assicurarsi che la
bicicletta sia in perfette condizioni. Sostituire immediatamente
qualsiasi componente danneggiato.
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Bambini
in sicurezza
|
Le
due ruote sono un gran divertimento per i più piccoli ma non
dimentichiamo le regole di sicurezza
Il
giorno di togliere le rotelline della bicicletta e di
vederlo pedalare via da solo è arrivato: si tratta di
una pietra miliare nella vita di un bambino ed anche
di un genitore. Molto più di un semplice giocattolo,
la bicicletta rappresenta il primo atto di
indipendenza per i nostri figli.
Diventa quindi molto importante in questo frangente
insegnare ai bambini ad utilizzare il loro mezzo in
modo sicuro affinché possano godere a pieno e senza
rischi della loro accresciuta indipendenza.
L’importanza del caschetto
La prima fondamentale regola è quella di
fargli indossare il caschetto, che, secondo recenti
statistiche riduce il rischio di traumi alla testa
dell’88%. Dal punto di
vista tecnico, a parte l’avvertenza di scegliere
solamente quelli omologati, la misura giusta del casco
è essenziale: dovrà essere comodo, confortevole ed
aderente quanto basta a non farlo basculare in avanti,
indietro e lateralmente. Ovviamente dovrà essere
sempre ben allacciato e centrato sulla testa.
Dove circolare con la bici
Riguardo alla circolazione è importante ricordare che
i ciclisti possono girare solo su piste ciclabili o
sui marciapiedi fino a che non raggiungano i dieci
anni di età e non dimostrino di conoscere le
fondamentali regole della strada. La supervisione e il
buon esempio dei genitori è indispensabile per far sì
che i bambini sviluppino le necessarie capacità per
cavarsela in strada. Per i primi tempi è bene
comunque far pedalare i bambini in spazi sicuri e solo
gradualmente farli entrare in contatto con i possibili
pericoli della strada. Il nostro codice stradale
permette inoltre di pedalare per file parallele
accanto ai bambini al fine di garantire una maggiore
sicurezza e protezione dal traffico.
In materia di sicurezza è importantissimo ricordare
continuamente ai nostri figli di:
Piccole regole di sicurezza
Pensare alla bicicletta come ad un veicolo e non come
ad un giocattolo: girare in bicicletta, specialmente
in strada, è un’importante responsabilità
Circolare “con” il traffico e non “contro” il
traffico (mai andare in contromano ad esempio)
Utilizzare sempre gli appropriati segnali manuali (ad
es. per le svolte a destra e sinistra)
Rispettare tutti i segnali stradali, fermandosi a
tutti gli stop ed ai semafori rossi, guardare sempre a
sinistra e a destra ad ogni incrocio
Evitare di girare quando è scuro e, in caso, è
importante indossare indumenti che riflettano la luce
ed utilizzare sempre le luci della bicicletta
Controllare sempre il buono stato del mezzo, delle
parti meccaniche, delle gomme e dei freni.
(tratto da un articolo di Enrico
Massi)
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