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lettera
aperta di FIAB Puglia |
lettera
aperta di Butterfield & Robinson |
lettera
aperta di Aruotalibera Pordenone |
La
lettera a Niki Vendola
la
bozza di lettera in discussione tra le associazioni FIAB Puglia con
la quale si intende denunciare al nuovo governatore e ai mezzi di
stampa la terribile situazione dei rifiuti dispersi per le strade
secondarie di Puglia
Caro Governatore della Regione Puglia
Noi
del coordinamento della Associazioni FIAB di Puglia ci rivolgiamo e
Lei e ai nuovi amministratori della Regione fiduciosi di trovare
sensibilità e attenzione verso le istanze per un risanamento
ambientale del nostro territorio ed in particolare della fitta rete
di strade secondarie e del territorio da essa solcato e segnato.
La
nostra identità di cicoecologisti ci rende utenti lenti e attenti
di questa rete viaria e addolorati osservatori dello stato
ambientale del territorio solcato da questa rete. Il nostro impegno
in questa denuncia è sostenuto da altre organizzazioni di
cicloecologisti come attestano le lettere allegate a questo
manifesto. Il comune sentire che ci porta a sottoscrivere questo
manifesto, nasce dalla diretta osservazione di un sistema territorio
gravemente offeso e compromesso.
La
nostra regione è vittima dei comportamenti scellerati di una
moltitudine di concittadini che depositano rifiuti e immondizie di
ogni genere lungo le strade e nelle campagne. Conseguenza delle
migliaia di discariche abusive cosparse in maniera pressoché
uniforme in tutta la regione è un degrado ambientale e
paesaggistico impressionante.
Denunciamo
la negligenza e la colpevole incuria delle amministrazioni locali e
della precedente amministrazione regionale che nonostante 10 anni di
commissariamento ha restituito un territorio sempre più degradato e
compromesso: Rifiuti e discariche
a ricoprire il 60% delle cavità naturali.Rifiuti e discariche ai
margini delle strade secondarie, dei tratturi, delle strade vicinali
e comunali. Rifiuti e discariche ad oscurare e deturpare sentieri
naturalistici e storici
Riteniamo
che il danno ecologico sia anche un danno all’economia e al
turismo in quanto il degrado paesaggistico rende impossibile la
fruizione turistica del territorio. Ci chiediamo quali risultati
può dare una politica di promozione del turismo basato sullo slogan
“Puglia , dove la natura è
colore” quando i visitatori della nostra regione porteranno a casa
il ricordo del colore dei rifiuti e delle discariche disseminate nel
territorio.
Ci
chiediamo con quale coraggio si possono elogiare e promuovere al
turista le nostre risorse naturali e archeologiche quando queste
risultano sistematicamente violate ( come documentato dai nostri
reportage su Internet dedicati al Pulo di Altamura, al percorso
della Civiltà rupestre presso la riserva Naturale di Torre Guaceto,
sulle tante masserie abbandonate, spogliate e invase dai cumuli di
rifiuti).
Esortiamo
la nuova amministrazione regionale a considerare il risanamento
ambientale tra le sue priorità attuando efficaci azioni di
ripristino e prevenzione
Chiediamo
più esplicitamente di:
Prevenire
con campagne di informazione e sensibilizzazione finalizzate ad
accrescere la maturità e il senso civico dei cittadini e degli
amministratori locali. Introdurre incentivi educare alla
differenziazione dei rifiuti e al loro smaltimento intelligente.
Formare e mettere in servizio le Guardie Ecologiche Volontarie
Gestire
la raccolta dei rifiuti solidi urbani come un paese civile. Solo il
3% dei rifiuti prodotti nella regione sono differenziati e
riciclati, il restante 97% è destinato a riempire discariche strade
e cavità naturali e ad alimentare i proventi delle ecomafie
Dissuadere
chi sparge illegalmente rifiuti mediante controlli periodici e
sistematici e l’utilizzo di segnaletica e avvisi, spiegare e
incentivare le modalità di conferimento degli inerti, dei rifiuti
speciali (eternit) e dei grandi elettrodomestici.
Perseguire
tramite gli uffici legali regionali e con denunce ai prefetti, gli
atteggiamenti omertosi degli amministratori locali che consegnano il
territorio urbano ed extraurbano ai vandali e perpetuano l’illegalità
lasciando ingrandire le discariche abusive che così si trasformano
in masse tumorali devastanti
Risanare
investendo pubbliche risorse per smantellare le discariche abusive.
Lo stato attuale di molte contrade richiede determinati e massicci
interventi e notevoli risorse umane e finanziarie. La regione può
incentivare l’impiego di lavori socialmente utili e favorire le
imprese del terzo settore perché diventino artefici del risanamento
delle aree inquinate
Valorizzare
e tutelare la rete viaria secondaria regionale adottandola come
reale risorsa per un turismo sostenibile. La rete viaria secondaria
regionale costituisce un idioma paesaggistico e architettonico unico
al mondo caratterizzato da muretti a secco, terrazzamenti e
sviluppatasi capillarmente per servire le esigenze dei secoli
passati di utilizzo agricolo e pastorale.
Il
nostro impegno passato presente e futuro rimane quello di osservare,
denunciare e contribuire alla tutela ambientale. Domani come ieri e
oggi continueremo a perlustrare e fotografare il territorio per
costruire un’anagrafe parallela degli scempi ambientali
perpetrati. Da diversi mesi alcune foto e le coordinate satellitari
dei siti inquinati sono stati pubblicati in internet.
Saremo
contenti di affiancarci alla Sua Amministrazione e insieme condurre
una battaglia di civiltà
Rimaniamo
pertanto in fiduciosa attesa di un vostro pronunciamento sul
problema esposto e di poterLa incontrare per esporre con maggiore
dovizia e dettaglio le nostre denunce e le nostre proposte
Cari
saluti
Il coordinamento delle associazioni FIAB PUGLIA
Mesagne 06/2005
Allegati:
denuncia
di Aruotalibera Pordenone
denuncia
di Butterfield & Robinson
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Il
Dossier
La
Puglia è sommersa dai rifiuti più di ogni altra regione d'Italia. La colpa è
di noi pugliesi e soprattutto dei nostri governanti. Per questa unicità ci hanno definiti la "Vandea dei
rifiuti".
E' ora di rompere l'omertà e di dirci in faccia che manca
il senso civico, una coscienza ecologica e la capacità di gestire l'emergenza. Il
coordinamento FIAB Puglia invita i cicloecologisti ad esplorare strade e campagne,
a fotografare e denunciare gli orrori simili a quelli presentati in questo
dossier.
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Il
colore dei rifiuti
Nell'enfasi
dell'ente regionale del turismo, la Puglia doveva essere la regione dove "la
natura è colore". Guardatela oggi questa nostra regione cosparsa di
rifiuti e discariche abusive.
Vogliamo
tanto bene alla nostra Puglia. Stiamo cercando di promuovere la sua
bellezza, la sua cultura e le sue tradizioni tra gli amici della
bicicletta di tutta
Italia.
Ma non possiamo trattenerci dal lanciare questa grave denuncia ai
nostri governanti locali e ai nostri concittadini.
Questo
reportage è dedicato al colore dei rifiuti e alla loro capacità di
mutare profondamente la morfologia del territorio e la sua salubrità.
Questo
reportage si assume il triste compito di denunciare pubblicamente le
squallide situazioni di degrado ambientale attraverso la testimonianza
diretta e visiva del degrado ambientale.
Sarà
nostra cura aggiungere alle nostre immagini quelle degli amici che
vorranno segnalarci analoghe situazioni di degrado.
Sarà
nostra estrema gioia provvedere a rimuovere le foto quando i comuni di
competenza avranno provveduto a ripulire e bonificare.
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Puglia:
la Vandea dei rifiuti
E´
proprio la Puglia, secondo il Corpo forestale dello Stato, la Vandea dei
rifiuti, il regno delle discariche abusive, la regione italiana che ne
nasconde il maggior numero.
Questo
malgrado sia stata dichiarata da 10 anni in Puglia "l’emergenza
rifiuti". Dopo questi 10 anni d’emergenza ambientale in Puglia,
nulla, purtroppo, sembra essere cambiato.
La
produzione complessiva dei rifiuti nella regione Puglia è in aumento, ma soprattutto non
si riesce a riciclare e riutilizzare se non pochi percento del monte
totale dei rifiuti solidi urbani prodotti in barba a tutte le prescrizioni
del decreto Ronchi.
Drammatico
risulta anche lo stato di attuazione del piano regionale dei rifiuti:
soltanto una lunga lista di cose da fare. Nel frattempo gli unici impianti
del sistema integrato di gestione dei rifiuti pugliesi
risultano essere le 22 discariche in esaurimento, sparse in tutta la
regione.
Secondo
Legambiente, sono soltanto 4 gli impianti di compostaggio (Molfetta e
Modugno in provincia di Bari, Ginosa e Manduria in provincia di Taranto)
che funzionano al 50% delle loro potenzialità trattando appena il 10% dei
rifiuti complessivi prodotti nella regione. Tra questi, due, quello di
Molfetta e Modugno, sono frequentemente al centro di intricati
procedimenti giudiziari che ne interdicono il funzionamento.
Intanto,
per lo smaltimento illegale, la nostra Regione è sola in testa alla
classifica nazionale con 599 discariche abusive scoperte nel 2002
dalle Forze dell’Ordine (pari al 12% nazionale, di cui ben 440
ancora attive).
Un
triste primato quello documentato nel rapporto Ecomafie 2003 di
Legambiente: 3,8 milioni di km quadrati di territorio contaminato da
rifiuti per lo più pericolosi che si vanno ad aggiungere alle centinaia
di ettari contaminati da fanghi inquinati sull’Alta Murgia e alle circa
20mila tonnellate di rifiuti campani smaltiti, sempre secondo Legambiente,
illegalmente nell’impianto di compostaggio di Molfetta.
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Discariche
fin nelle viscere della terra
Circa
il 60% delle cavità naturali disseminate su tutta la Puglia, dal Gargano
al Salento, sono adattate a discariche abusive o "chiuse", come
si dice in gergo, da tonnellate di terra e massi prodotti con la pratica
dello spietramento (attività diffusa sull'Alta Murgia per trasformare i
pascoli in terreni coltivabili).
Nelle grotte si può trovare di tutto: carcasse di automobili e di
animali, rifiuti ospedalieri, copertoni, perfino proiettili. Una vicenda
che fa il paio con lo sversamento di fanghi tossici su terreni agricoli
denunciato lo scorso settembre dalle associazioni ambientaliste, a cui ha
fatto seguito l'inchiesta, tuttora in corso, aperta dalla Procura della
Repubblica di Bari.
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Puglia
leader nel fatturato delle Ecomafie
132
miliardi di euro. E’ il fatturato delle ecomafie dell’ultimo decennio.
Una cifra impressionante, paragonabile a quella di tanti settori vitali e
però legali dell’economia italiana. Una montagna di denaro che dà
l’idea di quella che può essere stata l’aggressione della criminalità
organizzata ai danni dell’ambiente tra il 1994 e il 2003 nel settore dei
rifiuti e in quello dell’abusivismo edilizio, nella contaminazione degli
appalti o nel racket degli animali o nel traffico delle opere d’arte. E
in effetti anche altre altre cifre sono drammatiche. Sempre in dieci anni
le forze dell’ordine hanno accertato in Italia ben 246.107 infrazioni in
materia ambientale; le persone denunciate o arrestate sono state 154.804;
i sequestri effettuati 40.258. Leader di questo mercato le quattro regioni
a tradizionale presenza mafiosa (Campania, Puglia, Calabria e
Sicilia), dove si concentra Il 40% di queste infrazioni (esattamente
98.536); e la percentuale sale fino al 43% se si guardano solo gli
illeciti relativi al ciclo del cemento.
Nello stesso arco di tempo, sono state realizzate nel nostro Paese 405.606
costruzioni illegali, tra nuovi immobili e trasformazioni d’uso di
rilevanti dimensioni, dalle stalle alle ville, magari con piscina, e il
57% di questo diluvio di cemento illegale si concentra ancora nel
Mezzogiorno. Camorra, ‘ndrangheta, mafia, sacra corona unita hanno
inserito stabilmente l’ambiente nel loro business. Sono 169 i clan
mafiosi per i quali Legambiente ha accertato interessi diretti nei
circuiti dell’ecomafia.
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I
comuni DEVONO ripulire
Segnalare
discariche abusive è un dovere civico, le segnalazioni devono
essere fatte presso i comuni che hanno la competenza
territoriale.
Non
proviamo gusto a fotografare quanto vedrete di seguito, ma è
necessario documentare e denunciare. La legge impone ai comuni di
vegliare sullo stato del loro territorio. I territori demaniali e le
strade ricadono sotto la diretta responsabilità delle
Amministrazioni Comunali che devono provvedere alla pulizia.
I
comuni hanno l'obbligo anche di vegliare sui terreni privati
affinchè non si trasformino per dolo o per colpa dei proprietari,
in discariche abusive.
I
proprietari possono essere perseguiti con l'accusa di mancata
vigilanza di omessa segnalazione degli scarichi abusivi, per
sfruttamento abusivo e eventuali collegamenti con la criminalità
organizzata dei rifiuti.
Quando
vengono segnalate le discariche abusive i comuni devono subito
intervenire con una ingiunzione ai proprietari affinchè provvedano
alla rimozione dei rifiuti entro una data assegnata.
Se,
trascorso un tempo prefissato, i proprietari non ottemperano
l'ingiunzione, il comune deve provvedere a rimuovere comunque i
rifiuti e ad addebitare i costi dell'operazione ai proprietari.
Se,
dopo una segnalazione, il comune non si adopera alla bonifica di un
terrritorio, i politici e gli amministratori sono perseguibili dai
giudici e rischiano condanne in prima persona.
Denunciare
la presenza di una discarica è un dovere civico per ogni cittadino.
Farlo è semplice, bisogna rilevare esattamente l'ubicazione del
cumulo dei rifiuti, possibilmente fotografare, quindi denunciare la
cosa all'ufficio tecnico comunale preposto. Generalmente la cosa è
di competenza dell'assessorato all'ambiente, ma nei piccoli comuni
la competenza può essere assegnata ad altri tecnici.
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...
Le
proposte di FIAB Puglia
Responsabilizzare
gli enti locali
Ci
sono strumenti legali e giudiziari per incentivare i comuni di competenza
a responsabilizzarsi. Il decreto Ronchi impone ai comuni di
vegliare sullo stato del loro territorio. I territori demaniali e le
strade ricadono sotto la diretta responsabilità delle
Amministrazioni Comunali che devono provvedere alla pulizia.
I proprietari dei terreni sono corresponsabili dell'inquinamento dei loro
possedimenti. I cittadini e le associazioni devono mobilitarsi
nella denuncia segnalando tempestivamente le discariche al sindaco e agli
uffici tecnici dei comuni nel cui territorio è stata individuata la
discarica. Giudici e prefetti devono intervenire a redarguire e
sanzionalere gli amministratori che dormono.
Guardie
Ecologiche Volontarie
Incentivare
l'arruolamento e la formazione di Guardie Ecologiche Volontarie
(GEV) organizzando corsi di formazione e campagne di informazione. La GEV
è una Guardia
Giurata ed e' un Pubblico Ufficiale che procede all'accertamento di
illeciti di natura amministrativa comminando sanzioni, accerta l'identità
dei possibili trasgressori e può procedere al sequestro, quando
necessario e consentito. Lo stato ha disciplinato accuratamente gli
ambiti di competenza e lasciato alle Province la facoltà di esaminare e
nominare le GEV. Perciò province di Puglia ... al lavoro!!!
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Cartelli
di "Divieto di discarica"
Può
sembrare assurdo dover vietare una cosa che tutti sanno che è vietato
fare. Comunque secondo noi può aiutare tanti sporcaccioni a riconoscere
se stessi in quanto tali (sporcaccioni). In agro di Martina Franca abbiamo
visto parecchi di questi cartelli a difesa di zone demaniali.
Agevolazione
e informazione sullo smaltimento degli inerti di demolizione
Gli
enti locali devono agevolare lo smaltimento di inerti da demolizione E’
necessario realizzare impianti di frantumazione fissi e mobili.
Fonte
dei dati:
-
Legambiente rapporto Ecomafie 2004
-
Francesco Nicoletti, la nuova ecologia 14 gennaio 2004
-
Giovanni Valentini, La repubblica, 21 gennaio 04
La
lettera aperta dell'agenzia cicloturistica Butterfield &
Robinson che insieme a FIAB Puglia e Aruotalibera Pordenone solleva
il dramma delle discariche abusive sulle vie secondarie di Puglia
Butterfield
& Robinson
Toronto,
Canada, li 8 luglio 2005
Lettera
Aperta
A
tutte le autorita` pugliesi responsabili dell’ambiente
Butterfield
& Robinson e` una agenzia cicloturistica riconosciuta nel
mercato nordamericano come il piu` prestigioso tour operator del
proprio settore. Da oltre quarant’anni organizziamo giri da 4 a 12
notti nel mondo intero, dai vari paesi europei a mete piu` esotiche
come l’Argentina, l’India, ed il Vietnam. Nel mio ruolo di
Program Director, sono il responsabile dei nostri 20 itinerari
europei in bicicleta. Negli ultimi anni la Puglia e` sempre stata la
destinazione piu` ricercata in assoluto fra la nostra clientela, non
solo in Italia o Europa, ma in tutto il mondo. Questa popularita`
sara` dovuta alle ottime strada ciclabili che ci sono, ma anche all’ospitalita`
della gente, la cucina tipica straordinaria, e una serie di alberghi
piu` che validi. Ultimamente, pero`, si inizia a sentire dei
commenti decisamente negative a proposito le discariche che
caratterizzano gran parte delle strade da noi percorse. Per il
cicloturista abituato ai paesaggi puliti come quelli della Toscana o
della Francia, tali sembrano un inspiegabile segno di pigrizia dalla
parte di sia il governo che il popolo generale. Con la recente
moltiplicarsi di queste zone rifiuti, il meraviglioso ambiente
pugliese, che dovrebb’essere ideale per chi viaggia su due ruote,
sta diventando invece una regione di “potenziale sprecato.” I
nostri clienti tornano a casa a lamentarsi con noi per la
situazione, e non sorprendentemente, nel 2005 vedremo un netto calo
nell’affluenza in zona, rompendo una lunga serie di anni di
crescita. Neanche gli avvenimenti dell’11 settembre 2001 erano
riusciti a fare altrettanto. Dalla parte della mia organizzazione,
esorto tutte le autorita` responsabili di agire tempestivamente per
eliminare le immondizie esistenti. Inoltre prego tutti di fare il
necessario pur di prevenire situazioni future simili, tramite la
creazione di discariche legali e accessibili, con una campagna
istruitiva che farebbe capire alla populazione locale l’importanza
del risanamento e della protezione delle zone di campagna. Sarei
lieto di approfondire la discussione telefonicamente con chiunque ne
abbia voglia.
In
fede,
Chris
Mark
Program
Director,
Biking
Journeys Butterfield & Robinson
email:
cmark@butterfield.com |
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Vieste,
Parco Nazionale del Gargano (Fg)
Il Parco Nazionale del Gargano rappresenta l'unico parco Nazionale
Pugliese. L'ente di gestione è molto attivo e compie interessanti
iniziative di valorizzazione e promozione culturale. Sono anche
state realizzate su antichi sentieri e mulattiere un'interessante e
incantevole serie di percorsi ciclabili (in realtà più adatti alle
mountain bike). Anche qui malgrado l'ente Parco il territorio
risulta offeso da discariche abbastanza estese.
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enorme accumulo di elettrodomestici vicino Vieste nel bel mezzo del
Parco Nazionale del Gargano. A noi sembra molto probabile che questo
genere di discarica sia da addebitare allo smaltimento illegale di
quei negozi di elettrodomestici che incentivano la vendita con la
rottamazione degli elettrodomestici usati. Rottamazione
evidentemente illegale.
Percorrendo la bellissima pista
ciclabile deominata "Sfinalicchio" ci siamo imbattuti in
una serie di cumuli di spazzatura di cui il più spettacolare era un
deposito di elettrodomestici. Il sentiero dello Sfinalicchio si
svolge nel tratto iniziale per una ripida mulattiera che in 2,5Km
consente di vincere (si fa per dire) un dislivello di 300m. La pista
si estende per 63Km nell'entroterra con un dislivello totale di
1070m.
Localizzazione
GPS: N41°54'16,5', E
016°02'57,5''
data
del "prelievo fotografico" 24/07/05
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Altamura
(BA): Il
Pulo
Il pulo di Altamura è una delle più grandi doline di origine
carsica d'Italia. Il suo valore naturalistico, geologico e
archeologico è secondo solo al suo stato di degrado causato dalle
migliaia di carcasse d'auto e copertoni
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carcasse d'automobile a decine forse centinaia sono state
catapultate (certo che ce ne vuole di fastidio a portarle fino in
fondo!!)
scendiamo giù a fotografare le carcasse che si decompongono a
formare ruggine. Recuperando tutto il ferro in fondo al pulo si
potrebbe alimentare a lungo un'acciaieria.
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Insorgono strane sensazione a scendere nel pulo. Tutte quelle
carcasse abbandonate conferiscono al paesaggio un aspetto tetro,
quasi infernale.
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Vorremo tanto immaginarci quale divertimento si prova a fare
rotolare centinaia di copertoni giù per il Pulo. E' forse una gara
al migliore inquinatore? Chi vince? Quello che fa rotolare più a
lungo il copertone?
enorme discarica di elettrodomestici in agro di Torre S. Susanna (BR) ricavata in una ex
cava di tufo. E' facile capire, in questo caso, che gli utenti sono le
rivendite di elettrodomestici che, per incoraggiare l'acquisto ritirano
l'usato. La foto evidenzia la loro tecnica di rottamazione.
a distanza di due anni dalla nostra prima denuncia la situazione della
discarica di Torre non migliora. I rifiuti sono .. freschi freschi
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cosa fare dei "fisculi" dopo la spremitura dell'olio??
Potrebbero benissimo essere usati per scaldare un bel caminetto ma
forse quei torresi non lo sapevano
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Desolante situazione della strada che costeggia il canale della fogna che
arriva al depuratore di Torre.
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Brindisi:
il percorso della Civiltà rupestre
Lungo
il canale reale corre l’unica pista ciclabile della provincia di
Brindisi costata
alla comunità europea 1,6 miliardi. Il comune di Brindisi è sordo alle
nostre richieste per il suo risanamento e la sua valorizzazione. Nel
frattempo tanti bravi cittadini ... peggiorano la situazione....
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Discarica abusiva lungo la pista ciclabile della civiltà rupestre in agro
di Brindisi.
..
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Lungo la pista della civiltà rupestre, la gente viene a "conferire" di tutto.
Nella foto Otello posa davanti alla carcassa di un'auto rubata e
smembrata.
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serbatoio di eternit in
disfacimento lasciato a spargere il letale contenuto fibroso ai quattro
venti nei pressi di Masseria S. Elmi, Latiano (BR)
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plastica, cocci, inerti mobilia,
miscelati e cosparsi per ettari intorno alla povera Masseria S.Elmi.
La triste contemplazione dei
rifiuti cosparsi lungo il sentiero sterrato. Lo sguardo si posa anche senza
volerlo.
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Altro grave problema delle campagne di Puglia. Oramai si fa un enorme uso
di plastica nelle pratiche colturali. Cosa si fa dopo che tubi, teli e
contenitori non servono più? Purtroppo tanti contadini non trovano di
meglio che macinare tutto con
la terra durante la successiva aratura. Ovviamente la plastica che si
utilizza (polietilene, polipropilene) è ben lungi dall'essere
biodegradabile e dunque rimarrà a infestare le fertile terra di Puglia
nei secoli.
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Novoli
(LE)
Localizzazione
GPS N 40°23’32,6” , E 18°02’41,5” |
fra i tanti rifiuti fanno bella mostra tettoie in eternit ossia di amianto.
Ricordiamo che l'amianto è formato da silicati cristallizati in forma di
fibra. Per essere attiva la fibra cristallina deve misurare meno di 2micron
di diametro e 5micron di lunghezza. Per attiva si intende una fibra che
inalata può provocare il cancro al polmone.
rifiuti in decomposizione libera
all'imbocco di una bella strada sterrata nella campagna di Novoli (Lecce)
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cosa fare se, finito di costruire un fabbricato ci avanza qualche
metro cubo di cemento? Mica può indurirsi nell'impastatrice!! La
soluzione è semplice, si va in una sperduta campagna lontani da occhi
indiscreti, si trova un bel prato verde e lo si "ripiana" con il
cemento. Anche questa foto è ripresa a Novoli (Lecce)
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