La
promozione della mobilità lenta a Foggia
proposte elaborate da
Antonio Dembech
Foggia è una città interamente
pianeggiante e, forse un poco più ventilata di Ferrara, in compenso
meno piovosa, il clima meno rigido d'inverno e la nebbia costituisce
un evento eccezionale.
Al fine di promuovere la mobilità lenta ed
eventualmente aderire alla rete delle “Città delle biciclette”, è
necessario predisporre un piano apposito di incentivazione all'uso
della bicicletta.
Un piano di incentivazione della mobilità
a pedali dovrebbe comprendere contributi economici per l'acquisto
della bicicletta, e la realizzazione di un minimo di opere
infrastrutturali.
Iniziative di promozione dell’uso della
bicicletta in città
Riduzione del limite di velocità
da 50 a 30 Km/h
L’attuale limite di velocità nei centri
abitati è di 50 Km/h. Questa velocità, considerato il notevole
traffico e la densità abitativa della città di Foggia, costituisce un
continuo pericolo per pedoni, ciclisti e famiglie con carrozzino.
E' stato calcolato che in città la
velocità media degli autoveicoli non supera i 15km/h. La limitazione
sotto i 30 avrebbe il benefico effetto di ridurre pericolose
accellerazioni e limitare la pericolosità degli incidenti.
A Foggia si propone dunque di ridurre il
limite di velocità a 30 Km/h; una velocità più che sufficiente in una
città non così estesa come le metropoli italiane ed europee in cui le
distanze tra i vari luoghi sono dell’ordine di decine di chilometri.
Un’iniziativa di questo tipo è stata adottata dal Comune di Torino in
alcune aree della città.
Controlli rigorosi delle
auto parcheggiate lungo i bordi delle strade.
Una minaccia alla sicurezza dei ciclisti è
rappresentata dalle auto parcheggiate malamente ai bordi delle strade,
o peggio sulle piste ciclabili.
La cosiddetta “sosta selvaggia” infatti
riduce notevolmente l’ampiezza utile della strada a svantaggio dei
ciclisti che, oltre a veder notevolmente ridotto lo spazio a
disposizione, hanno anche difficoltà ad individuare le auto
provenienti dalle corsie laterali o che escono dalle aree di
parcheggio.
Corsie riservate a bus, taxi e
biciclette
Attualmente solo da Via Fuiani a Piazza
Cavour esiste una corsia riservata al transito di soli bus e taxi.
L’impossibilità da parte del ciclista di utilizzare tale corsia
costringe lo stesso ad allungare notevolmente il percorso per giungere
da zone periferiche quali Viale Giotto, Parco San Felice, Ospedale e
stadio al municipio, Corso Vittorio Emanuele, Piazze XX Settembre,
Giordano, Cavour e stazione ferroviaria.
I marciapiedi adiacenti la corsia
riservata dovranno essere tutti risistemati nella maniera che sarà
descritta nel punto successivo al fine di favorire l’incolumità del
ciclista e del pedone.
Molte piste ciclabili possono essere
realizzate la dove l’ampiezza della strada permette di riservare parte
della stessa alle biciclette, senza invadere i marciapiedi ma solo
delimitando la pista con minicordolo giallo.
Luoghi ideali per questo tipo di pista
sono ad esempio Viale Michelangelo, Viale Candelaro, Viale Ofanto e
Viale Fortore. Nelle aree interne a tali grandi arterie stradali le
biciclette saranno costrette a condividere con le macchine la loro
strada, ma potranno giovarsi della maggior sicurezza dovuta alla
riduzione della velocità delle macchine e dell’ordinato posteggio
delle autovetture ai bordi delle strade.
Sistemazione dei marciapiedi in
prossimità di corsie riservate, ciclabili e scuole.
I marciapiedi adiacenti corsie riservate a
bus, taxi e biciclette, adiacenti piste ciclabili e che ospitano sulla
loro superficie piste ciclabili dovranno essere realizzati
sopraelevati (consueta altezza di marciapiede) rispetto alla strada
anche là dove attualmente cessano per un attraversamento stradale. Il
pedone o il ciclista che si trova sul marciapiede non dovrà dunque
scendere dallo stesso, attraversare la strada e risalirvi, ma
attraverserà la strada senza alcun dislivello. Al contrario la
macchina dovrà superare, ad evidente bassa velocità, il dislivello
costituito dal marciapiede. Il dislivello sarà ovviamente reso
superabile dagli automezzi con rampette di salita e discesa.
Al fine di meglio chiarire tale iniziativa
si riporta l’esempio della pista ciclabile di Viale Europa. Tutti
conoscono quanto sia pericoloso percorrere tale pista ciclabile in
quanto, oltre ad essere un continuo saliscendi tra marciapiede e
strada, è ripetutamente interrotta dal transito di macchine che
passano da una corsia all'altra del viale. Gli automobilisti talvolta
non riescono, o non vogliono, preoccuparsi dell’eventuale arrivo di un
ciclista dalla pista ciclabile, e dunque i rischi d’investimento per
quest’ultimo sono all’ardine del giorno. Unificando i marciapiedi là
dove sono attraversati da passaggi stradali, si costringerebbero le
macchine che intendono cambiare corsia a rallentare la propria
velocità per salire la rampa e quindi ridiscenderla, dando quindi il
tempo al ciclista di rendersi conto della presenza del veicolo e
quindi di evitarlo.
Lo stesso dovrà essere fatto per i
passaggi pedonali più importanti e rischiosi, mi riferisco in
particolare a quelli davanti alle scuole, e quelli su strade ove le
macchine procedono veloci, come le tre corsie di Via Paolo Telesforo.
Questo tipo di passaggi per pedoni e biciclette sono già da molti anni
attivi a Torino ed altre città del nord.
Installazione di rastrelliere
per la sosta delle biciclette.
Al fine di facilitare la sosta del
ciclista, in varie aree della città dovranno essere collocate delle
rastrelliere caratterizzate dalla possibilità di legare la bici
attraverso il telaio della stessa e non solo della ruota. La FIAB ha
valutato molto positivamente la rastrelliera realizzata dal comune di
Verona “Modello Verona” che è appunto caratterizzata da un gradevole
design e la possibilità di legare il telaio della bicicletta.
La ditta fornitrice dovrà essere impegnata
a fornire allo stesso prezzo analoghe rastrelliere a tutti i condomini
che, opportunamente informati della possibilità, vorranno acquistarne.
Creazione
di aree di parcheggio e noleggio bici
Creazione di aree per il parcheggio e il
noleggio delle bici eventualmente in convenzione con parcheggi, garage
ed autofficine.
Moltissimi cittadini sono impossibilitati
ad usare le biciclette in quanto non dispongono di un box o comunque
di un luogo in cui poter parcheggiare la propria bici senza essere
costretti a portarla all’interno della propria abitazione.
Al fine di ovviare a tale svantaggio, il
comune si farà promotore di convenzioni con aree di parcheggio a
pagamento, garage, autofficine ed esercizi commerciali che dovranno
impegnarsi ad offrire un servizio di parcheggio giornaliero e annuale
di biciclette.
Il costo di tale servizio sarà di:
0,50 Euro al giorno
80 Euro all’anno.
Inoltre, in alcune zone adiacenti stazioni
e grandi parcheggi potranno essere allestite apposite strutture
specificamente destinate alla sosta temporanea, parcheggio
giornaliero/annuale e piccole riparazioni da affidare a cooperative e
dunque tali da favorire occasioni occupazionali a giovani disoccupati.
Contributi economici per
l’acquisto di biciclette
Il costo delle biciclette da città negli
ultimi anni ha visto un continuo calo dovuto alle frequenti promozioni
attivate da operatori della grande distribuzione.
Attualmente una bicicletta da città (Citybike)
può costare dai 50 ai 200 Euro.
Il comune potrebbe stanziare
annualmente una cifra da erogare in quote ad esempio di Euro 50
cadauna a tutti coloro che vorranno acquistare una nuova bicicletta.
Potrbbero essere stanziate 1.000 quote all’anno per altrettante
biciclette.
Al pari di quanto sta avvenendo con
l’acquisto del decoder digitale terrestre, il contributo potrà essere
automaticamente defalcato dal venditore sul prezzo di vendita e sarà
successivamente rimborsato dal Comune di Foggia al venditore stesso.
Dispositivi antifurto per bici
A Ferrara già da alcuni anni il Comune si
sta avvalendo di un sistema brevettato per l’apposizione gratuita ed
obbligatoria al telaio delle biciclette di un anello inamovibile con
codice impresso che, tramite un’apposita anagrafe, consente di
identificare le caratteristiche del mezzo ed il legittimo
proprietario. Un eventuale malfattore che volesse rubare una
bicicletta avrebbe difficoltà a rivenderla in quanto immediatamente
riconoscibile dall’anello o, se priva, comunque impossibilitata a
circolare. Il malfattore ostinato sarebbe costretto a vendere le
biciclette al di fuori di Foggia sobbarcandosi i rischi ed i costi di
un trasporto che, considerato il valore economico delle biciclette,
potrebbe non risultare vantaggioso.
La polizia municipale dovrà evidentemente
avviare periodici controlli della presenza degli anelli e dei
rispettivi codici.
Una domenica al mese stop
alle auto
Al fine di promuovere una fruizione
“lenta” della città, si suggerisce di istituzionalizzare una domenica
al mese di stop alle auto, favorendo al contempo l’accesso ad autobus,
biciclette e pedoni.
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