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Un progetto sull'educazione
stradale
Un nuovo mondo è possibile,
più pulito, meno inquinato e nonviolento ma bisogna piantarne i semi nelle
nuove generazioni
I bambini mesagnesi delle 5e
classi elementari sono dei ciclisti maggiormente consapevoli del proprio
ruolo di utente della strada. Prosegue infatti il Progetto Didattico di
Educazione alla Sicurezza Stradale iniziato presso il 2° Circolo e che
sarà avviato anche presso il 1° Circolo.
I
Cicloamici ed il Comune di Mesagne credono molto nell’importanza della
didattica e della sensibilizzazione dei bambini già prevista dal Progetto
“Mesagne Vivibile a piedi e in bicicletta” che in questo modo si
arricchisce di un tassello in più: il Progetto di Educazione Stradale
incentrato sulle figure del Pedone e del Ciclista. Nel corso degli
incontri vengono affrontati argomenti quali la condizione di “utente
debole della strada”, la città e “l’ambiente” strada, il codice della
strada e le norme comportamentali del pedone e del ciclista, la
cartografia ed i metodi di orientamento nello spazio, il laboratorio di
manutenzione della bicicletta. I bambini hanno risposto con entusiasmo e
partecipazione ai diversi moduli confermando la loro sensibilità
all’importante tema della viabilità sostenibile, tema questo molte volte
dimenticato invece dagli adulti.
Oltre
all’esperienza di Bimbimbici che metterà alla prova le doti dei provetti
piccoli ciclisti, i provetti piccoli pedoni sperimenteranno a fine mese
l’esperienza del Pedibus, una realtà oramai consolidata al Nord Italia e
che farà capolino per la prima volta a Mesagne.
Si tratta di un bus
umano, un variopinto e allegro serpentone di bambini che andrà a scuola a
piedi
lungo percorsi sicuri casa-scuola. Il progetto di educazione stradale si
affianca alle altre attività del progetto: la realizzazione di un circuito
di piste ciclabili urbane ed extraurbane, la realizzazione di interventi
di sicurezza e moderazione del traffico con l’attraversamento pedonale
rialzato in prossimità della scuola elementare “G. Carducci” e la zona 30
di prossima istituzione, la realizzazione del “Parco scuola di educazione
stradale” in contrada Tagliata attrezzato per mettere in pratica le
nozioni di traffico e sicurezza stradale impartite ai bambini durante i
moduli didattici.
Foto:
le bambine della quinta classe impegnate a riparare una foratura
Il programma didattico
proposto alle scuole elementari
Frutto dell'originale
elaborazione della dottoressa Anna Rita Ricci, presidente dei
cicloamici ecco il programma sintetico di educazione stradale proposto
dai cicloamici
Classi terze e quarte:
1. L'utente debole della strada: il Pedone
2. Il Pedone ed il codice della strada:
norme comportamentali
3. Cartografia e tecniche di orientamento
4. Orientamento: facciamo il percorso del
Pedibus
5. Vengo a scuola in Pedibus
Classi quinte:
1. L'utente debole della strada: il
Ciclista
2. Il Ciclista ed il codice della strada:
norme comportamentali
3. Laboratorio di manutenzione biciclette
4. Cartografia e tecniche di orientamento |
Foto:
il professore mauro intento a illustrare le fasi di riparazione
della propria indistruttibile bicicletta
Foto:
il professore mimmo (il prode) intento a illustrare le parti costitutive
della bicicletta
Mesagne,
sabato 20 ottobre
I piccoli
pedoni crescono con il “Pedibus”
Nel mese
internazionale di “andiamo a scuola a piedi i cicloamici ”In
collaborazione con le scuole i vigili e i volontari SER ripropongono
“Pedibus”
www.iwalktoschool.org/ ,
www.piedibus.it/
Ebbene sì! La scuola è
iniziata: nuovi programmi, nuovi progetti, nuovi contenuti didattici. Ciò
che non risulterà nuovo per i bambini del 2° Circolo Didattico di Mesagne
“Giovanni XXIII” sarà prendere il Pedibus per andare a scuola sabato 20
ottobre mattina.
Ed il mese di ottobre si presta
bene perché è stato indetto come il Mese Internazionale “Andiamo a Scuola
a Piedi” (work to school month
http://www.iwalktoschool.org/ ) cui aderiscono 42 Nazioni, con lo
scopo di promuovere città maggiormente percorribili a piedi e costituisce
un'occasione preziosa per riflettere sui temi della salute, della
protezione dell'ambiente e della sicurezza stradale.
Per i bambini, inoltre, risulta
essere un momento di crescita perché è divertente, salutare, ecologico ed
economico. Inoltre è un modo per fare nuove amicizie, imparare
l'educazione stradale, conoscere l'ambiente che li circonda. Infine è lo
strumento che ci ricorda che le strade dovrebbero essere più sicure per
gli utenti deboli, quali appunto pedoni e ciclisti, alla luce degli ultimi
eventi delittuosi che li hanno visti vittime protagoniste. I cicloamici
riprendono così il proprio impegno didattico di Educazione alla Sicurezza
Stradale, iniziando in maniera frizzante il nuovo anno scolastico e
lavorando affinché si concluda in bellezza anche con l’esperienza del
Bicibus. Un prezioso aiuto arriverà come sempre dal Corpo dei Vigili
Urbani, dai volontari del SER, dalle brave maestre e dai genitori
sensibili e disponibili
Che cos'è il pedibus?
il pedibus
viene inventato inDanimarca e si sta diffondendo nei paesi del NOrd Europa
e in America
www.piedibus.it/
Il Piedibus è il modo più sano,
sicuro, divertente ed ecologico per andare e tornare da scuola. E’ un
autobus umano, formato da un gruppo di bambini “passeggeri” e da due o più
adulti “autisti” e “controllori”. Il Piedibus è un progetto che nasce in
Danimarca. E’ attivo in Nord Europa e negli Stati Uniti e si sta
diffondendo in moltissimi altri paesi. Anche in Italia si inizia a parlare
di Piedibus. Ci sono iniziative e progetti in molte città. Alcuni sono
curati ed organizzati dai Comuni o altre Istituzioni pubbliche, come le
ASL, altri ancora da singole associazioni o dalle scuole. Alcune
iniziative sono in fase di progettazione, altre in fase di sperimentazione
e altre ancora sono consolidate ed in fase di sviluppo. Internet è una
ricca fonte di spunti, informazioni, documentazione su tutte quelle
problematiche che stanno alla base del Piedibus.
Foto:
la presidente dei cicloamici conduce per Mesagne l'autobus umano del
pedibus
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Approfondimenti
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I
Cicloamici a Mesagne
L'associazione Cicloamici nasce a
Mesagne nel 2003. Conta circa 140 soci con gruppi attivi su Lecce,
Foggia, Brindisi e Taranto
I cicloamici considerano Mesagne la
propria roccaforte e si impegneranno al massimo affinchè la città
possa assumere un assetto aperto accogliente vivibile per pedoni e
ciclisti.
Una battaglia condotta vittoriosamente
è stata quella per la
difesa delle aree pedonali
nel centro storico
per contatti e adesioni:
info@cicloamici.it
www.cicloamici.it/associazionecicloamici.htm
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Progetto
per una città vivibile a piedi e in bicicletta |
Il
progetto per esteso (stampa pdf della
versione pre esecutiva) |
La città
di Mesagne ha iniziato le attività di un importatne
progetto finanziato dalla regione. Il progetto per il
trasporto sostenibile dal titolo "Mesagne vivibile
a piedi e in bicicletta". Alla scrittura del
progetto hanno contribuito il ciclocaporedattore, l'ing.
Cosimo Dadorante e l'architetto Alberto Marescotti. Una
sintesi in power point è consultabile e scaricabile premendo
qui. |
Mesagne 14 Maggio
Bimbimbici 2006
Tema di fondo: strade sicure casa scuola
C’è un modo per divertirsi andando in bicicletta e
contemporaneamente rivendicare il proprio diritto alla
mobilità sicura e sostenibile?
A Mesagne e a
Brindisi i bambini
accompagnati dai loro genitori lo potranno fare domenica 7
maggio (Brindisi) e domenica 14 a Mesange partecipando a
Bimbimbici , giornata nazionale FIAB (Federazione Italiana
Amici della Bicicletta) che quest’anno avrà come tema di fondo
“strade sicure casa-scuola”
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Mesagne
in Bicicletta
Una
serie articolata di proposte progettuali elaborate da Antonio
Licciulli, Alberto Marescotti, Cosimo Dadorante per fare di Mesagne
una città a dimensione di bicicletta. Parte di queste proposte sono
confluite nel progetto esecutivo che sarà cofinanziato da regione e
dal governo con cui il comune di Mesagne avvierà la realizzazione
delle prime infrastrutture per la bicicletta. |
Sit-in
/ Cycle-in a Piazza Orsini a Mesagne
In
difesa delle aree pedonali
UMalgrado tanti
divieti, sbarre retrattili l'unica Zona Pedonale di Mesagne era in
balie di centinaia di auto che vi parcheggiavano e scorrazzavano. La
protesta dei cicloamici ha fatto
rizzare i capelli alla giunta comunale che con un rinnovato impegno
cercherà di arginare le orde di automobilisti incivili.
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E' sul
tavolo di alcuni assessori del Comune di Mesagne una
proposta. Si tratta di una bozza di progetto di
itinerari cicloturistici da cominciare a costruire a Sud
di Mesagne e con la speranza che possano diramarsi ai
comuni limitrofi e a tutta la Provincia di Brindisi.Sogno
o realta?? La proponiamo su cicloweb con l'intento di
arricchirla delle vostre idee e osservazioni |
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Domenica
25 Maggio 2003, si è svolta
Mesagne
in Bicicletta
Tanti
mesagnesi di ogni età riuniti in bici dalla PROLOCO
Quest'anno i
cicloamici sono stati coinvolti nella organizzazione dell'evento e
nella campagna di sensibilizzazione
pro-bici collegata.
Visitata
masseria Moreno con attraversamento del canale reale e visita
al trullo più vicino a Mesagne. Premiazioni e discorsi al
termine della manifestazione. |
Lettera
aperta per una città
vivibile a piedi e in bicicletta.
Indirizzata
da alcune associazioni di volontariato AI CITTADINI DI
MESAGNE E AI CANDIDATI ALLA CARICA DI SINDACO in occasione della
campagna elettorale per le elezioni amministrative del 26 maggio
2002
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I
cicloamici in difesa degli interventi di “traffic calming” e della
pista ciclabile di Via Marconi a Mesagne
Comunicato stampa
dell’associazione Cicloamici FIAB
A
Mesagne l’attraversamento pedonale rialzato e la pista ciclabile
in costruzione su via Marconi sono diventati luogo di scontro
politico. Vittorio Murri coordinatore cittadino di Forza Italia ha
bollato come “uno spreco di risorse pubbliche” questi interventi
per la moderazione del traffico. Al posto della pista ciclabile
prevista su via Marconi, ha auspicato “l’aumento dei parcheggi e
la riduzione dei marciapiedi” per facilitare il “deflusso del
traffico” (dichiarazioni di V.Murri sulla Gazzetta del
13/12/2006).
Noi
cicloamici ci inseriamo in questo dibattito difendendo questi
interventi che migliorano notevolmente la sicurezza stradale
proclamando la “dignità sociale” degli utenti deboli delle strade.
Gli
interventi in via Marconi rappresentano gli elementi più audaci
del progetto “Mesagne da vivere a piedi e in bicicletta” e
confidiamo nella intelligenza dei mesagnesi che saprà cogliere le
nuove opportunità come dimostra l’entusiasmo di tanti che hanno
già cominciato ad utilizzare la pista ancor prima che sia
completata e collaudata.
Il
progetto “Mesagne da vivere a piedi e in bicicletta” è articolato
e ambizioso. Prevede la realizzazione del “Parco scuola di
educazione stradale” in contrada Tagliata, piste ciclabili in
città, itinerari cicloturistici nel territorio, servizio di nolo
gratuito bici, campagna di comunicazione per promuovere la
“mobilità dolce” e la sicurezza stradale. Il progetto è stato
redatto dall’Amministrazione comunale che si è avvalsa della
collaborazione dell’architetto Alberto Marescotti progettista
della viabilità del comune di Padova e dell’associazione
Cicloamici FIAB ed è stato finanziato per 360 mila euro dalla
Regione Puglia.
L’attraversamento rialzato costituisce un intervento di
moderazione del traffico sempre più in uso nelle città del Centro
Nord in cui l’assetto urbano si rinnova all’insegna della
sicurezza stradale e del miglioramento ambientale. Il rialzamento
dell’incrocio in prossimità della scuola elementare Carducci serve
a facilitare l’attraversamento ai bambini, alle mamme con
passeggino e ai ciclisti e anche come limitatore di velocità.
L’attraversamento prevede anche l’avanzamento del marciapiedi
sulla carreggiata per impedire la sosta impropria e garantire il
passaggio libero e sicuro dei pedoni.
E’ sotto
gli occhi di tutti che la “risorgenza” civile e lo sviluppo
turistico degli ultimi anni a Mesagne è dovuto alla trasformazione
del Centro Storico (ristretta purtroppo alle ore serali) in isola
pedonale aperta alla socialità, agli eventi culturali e alla
gastronomia.
Come
ciclisti siamo contenti e orgogliosi di muoverci a Mesagne in
bicicletta e pensiamo che la bici sia un mezzo di trasporto che
non inquina, non fa rumore e contribuisce in maniera significativa
a dare un’immagine di città sana e vivibile. Consideriamo la
nostra testimonianza di ciclisti urbani come un contributo al
rinnovamento civile in atto, e come un contributo al rispetto del
protocollo di Kyoto per la riduzione dell’inquinamento e dei gas
serra.
Come
ambientalisti, consideriamo la città un ambiente da rendere sano,
stimolante e quindi vivibile e necessariamente ci schieriamo a
favore degli interventi di Traffic Calming. Riteniamo che pedoni,
ciclisti, bambini e portatori di handicap (cosiddetti utenti
deboli della strada) abbiano pari dignità degli automobilisti e
pari diritto di muoversi in sicurezza.
Additando l’esempio di città come Ferrara, Amsterdam, Berlino
affermiamo che non è l’incremento del traffico veicolare a rendere
più ricca e vivibile una città ma piuttosto uno sviluppo urbano
pianificato con interventi di moderazione del traffico, promozione
dei trasporti pubblici e dell’intermodalità.
Auspichiamo incontri di chiarificazione per poter condividere la
convinzione che piste ciclabili e interventi di “traffic calmino”
rappresentano un cospicuo e prestigioso patrimonio voluto
dall’amministrazione comunale e dalla regione per migliorare la
qualità della vita dei mesagnesi.
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La sicurezza
stradale in cifre
Brevi note e dati per
rispondere a V.Murri coordinatore cittanino di Forza Italia
I cicloamici considerano una battaglia
di civiltà quella in corso a Mesagne per gli interventi in favore
della mobilità sostenibile. Il luogo di scontro di questa
battaglia è l’attraversamento pedonale rialzato in costruzione su
via Marconi davanti alla scuola elementare Carducci. Questa
battaglia si compie nel più ampio conflitto per la sicurezza
stradale che ogni anno in Italia conta 7.000 morti, 300.000 feriti
di cui il 75% in ambito urbano. L’Italia si trova al secondo posto
della pericolosità stradale in Europa ed è al primo posto in
quanto incidenti mortali che coinvolgono ciclisti. Il numero di
morti sulle strade è sette volte maggiore di tutte le morti sul
lavoro e la prima causa di morte dei giovani fino a 34 anni.
L'onere sociale stimato ammonta ad oltre 34 miliardi di euro
l'anno (l'equivalente di tre medie leggi finanziarie tutti gli
anni), pari a 600 euro/anno per ogni italiano (se si aggiungessero
i costi sociali indotti dell’inquinamento atmosferico, rumore e
gas serra il costo complessivo annuo del traffico automobilistico
a carico della collettività ammonterebbe a 95 miliardi di euro.
Così rilevante è il problema della sicurezza stradale che la
Comunità Europea ne ha fatto oggetto di raccomandazioni, imponendo
agli Stati membri di dimezzare il numero di vittime e incidenti
entro il 2010.
Eppure c’è chi ritiene che gli
interventi di moderazione del traffico siano un “inutile spreco di
risorse pubbliche”
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Il progetto delle Vie verdi
di Puglia
I cicloamici
perseguono testardamente
il sogno/progetto di poter percorrere l'intero suolo pugliese su una
rete di strade sicure armonicamente integrate nel territorio e nella
natura.
Inizia da Mesagne l'ambizioso progetto per la costruzione delle vie
Verdi che i cicloamici stanno tentando di esportare in tutta la
regione.
Secondo una definizione importata dall'america
le vie verdi sono " un sistema di territori lineari tra loro
connessi che sono protetti, gestiti e sviluppati in modo da ottenere
benefici di tipo ecologico, ricreativo e storico-culturale."
Lo
sviluppo delle vie verdi può contribuire a valorizzare un territorio
e la sua natura e salvaguardare le sue peculiarità.
Vie
verdi, secondo la nostra concezione, possono divenire quella ragnatela di
strade secondarie, tratturi, parchi, riserve, sterrate di campagna,
strade di manutenzione di canali e acquedotti, zone pedonali e
strade comunali che rendono unica la nostra regione.
Affinchè
le vie verdi siano utilizzate al massimo e possano incentivare forme
di turismo sostenibile (a piedi, in bici, a cavallo) è necessario
potenziare al massimo il loro grado di interconnessione e favorire
l'intermodalità ossia la piena compatibilità con la rete di
trasporti pubblici (treni, navi, aerei, autobus).
Le
vie verdi si fanno ragnatela quando le sinapsi
sono importanti quanto gli stessi percorsi. Non è essenziale che
queste strade siano prive di traffico veicolare, l'importante è che
il traffico veicolare sia lento e rispettoso di pedoni ciclisti
garantendo pienamente la loro sicurezza.
Essenziale è che questa
ragnatela di percorsi fittamente interconnessi sia dotata di una
segnaletica dedicata. Importante è che la ragnatela possa essere
conosciuta mediante cartine in modo che tutti possano fruirne
rispettosamente. |
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