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Il
Salento Ciclo Forum
La fotografia di copertina è uno spaccato di Piazza Duomo gremita di
ciclisti, la nostra città ideale dovrebbe presentarsi così tutti i
giorni. I ciclisti della foto sono quelli che si sono radunati il 28 Maggio per la
manifestazione cittadina di sensibilizzazione sui temi della
sicurezza stradale e la mobilità dolce.
Sulla base dei
contatti e dell'entusiasmo di quella giornata, il 9 Giugno si sono
riuniti presso la sede del movimento di difesa del cittadino un
gruppo di privati cittadini, rappresentanti di associazioni
ecologiste, mobility manager, sindacalisti, studenti universitari.
In questo ambito si
è deciso di dare vita ad un gruppo aperto dedicato allo studio
all'approfondimento dei problemi della mobilità nel Salento e alla
promozione di concrete iniziative per promuovere la cultura della
bici tra cittadini e amministratori.
Purtroppo Lecce non è una città a misura di ciclista
e il Salento Ciclo
Forum si propone quindi di
denunciare le attuali insufficienze e a contribuire a progettare
un'efficace politica a sostegno della "Mobilità sostenibile" e
sicura a Lecce e nel Salento.
.
Lecce 23 Marzo 2007
“J’accuse” del Salento Ciclo Forum
Nuova lettera all’amministrazione cittadina per denunciare il
degrado e la pericolosità della ciclabile Lecce San Cataldo
www.cicloamici.it/dossier_ciclovia_s_cataldo_lecce.pdf
www.cicloamici.it/ciclovia_lecce_s_cataldo.htm
Il Salento Ciclo Forum
presenta un dossier fotografico all’amministrazione comunale di
Lecce in cui denuncia il degrado e la pericolosità della pista
ciclabile Lecce San Cataldo. I cicloecologisti di Lecce ritengono
che il perdurare della situazione di degrado sia incompatibile con
l'enfasi con la quale si definisce Lecce "porta d'europa" e,
maggiormente, con l’obiettivo di “Eccellenza” che l’
amministrazione ha pubblicamente dichiarato di perseguire.
Il Salento Ciclo Forum
ha esplicitamente richiesto che vengano avviati senza indugi i
necessari, e non più rinviabili, lavori di ripristino.
Il Salento Ciclo Forum
ha chiesto, ai sensi della legge 241/90, che vi sia massima
trasparenza sui modi, sugli strumenti e i tempi attraverso i quali
l’amministrazione compirà questo dovuto atto di recupero e tutela
ambientale. |
Lecce,
4 marzo 2007
I corsari della 298
I
cicloamici filmano e fotografano i pirati sulla SP 298 infine
pubblicano su youtube
http://www.youtube.com/watch?v=HCZp3ryTw6U
,
www.cicloamici.it/esposto_cicloamici_procura.pdf
Una bella domenica di
marzo, calda e soleggiata, una bicicletta, 30 km di piste
ciclabili (fonte: Sole 24 Ore). Che chiedere di più?
Peccato che qualcuno
pensi che la strada sia solo sua. Muoversi sulla provinciale 298
(via Fondone per i leccesi), strada che secondo il comune di Lecce
dovrebbe servire per collegare Lecce con la pista ciclabile per
San Cataldo, è un’autentica impresa. Non tanto per le numerose
auto che la percorrono a velocità sostenuta in direzione mare e
viceversa, quanto per i gruppi di motociclisti che, sentendosi
emuli forse di qualche famoso pilota (che ha però il buonsenso di
correre su un circuito privato chiuso al traffico), sfrecciano
sulla strada incuranti sia del traffico automobilistico sia del
traffico ciclistico.
Non è raro sentir
sopraggiungere alle spalle l’inquietante rombo di una ventina di
moto in formazione, che occupano più di metà carreggiata
zigzagando allegramente (vedi foto), o peggio ancora il sibilo di
una moto solitaria che approfitta della strada libera da auto per
lanciarsi a velocità folle (vedi filmato).
Nonostante le ripetute
segnalazioni alle varie autorità competenti, lungo la strada non
vi è nulla che scoraggi o punisca tali comportamenti; nessun
autovelox, nessuna pattuglia che percorra la strada o che effettui
dei posti di blocco. Ogni sabato e domenica solo qualche benevolo
nume protettore evita che accada qualcosa di peggio.
I Cicloamici portano
questa ulteriore testimonianza all’attenzione di chi è
istituzionalmente preposto a vigilare, prima che accada
l’irreparabile. (contributo di Luca Troisi)
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Lecce,
26
febbraio 2007
Di
Pietro conferma: emergenza sicurezza stradale in Puglia
Nel suo intervento dedicato alle politiche delle infrastrutture il
ministro Di Pietro ritiene prioritari gli interventi a favore
della sicurezza stradale
https://www.cicloamici.it/sicurezza_stradale_puglia.htm
I cicloamici esprimono
il loro apprezzamento per le considerazioni del Ministro alle
infrastrutture Antonio di Pietro. Di Pietro ha infatti affermato
che in Puglia gli interventi infrastrutturali più necessari e
dunque prioritari debbano essere quelli mirati ad aumentare la
sicurezza stradale sulla rete viaria già esistente.
Di
Pietro è intervenuto al convegno dal titolo “Lo sviluppo di
infrastrutture strategiche, perché e come” organizzato dalla
Facoltà di ingengneria di Lecce. Il ministro ha così enfatizzato
come in Puglia non ci sia tanto bisogno di costruire nuove,
imponenti strade quanto vi sia la necessità di rendere sicure
quelle esistenti, in particolare la SS16. |
Lecce,
giovedì 20 febbraio 2007
Battaglia in Procura per la sicurezza della litoranea adriatica
Corse motociclistiche clandestine sulle SSPP litoranee a Lecce,
esposto dell’associazione Cicloamici alla Procura della Repubblica
www.cicloamici.it/esposto_cicloamici_procura.pdf
L’associazione
CICLOAMICI, ha inoltrato alla Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Lecce, un esposto, relativamente alle corse
motociclistiche clandestine, che si perpetuano costantemente nelle
giornate di sabato e domenica, causando grave pericolo per la
circolazione automobilistica, ciclistica e pedonale nelle zone
viarie SP 298 (Lecce – San Cataldo, loc. Cesine); SP 366
(litoranea San Cataldo – Otranto), le quali sono in parte adibite
a itinerario cicloturistico. Centauri e automobilisti trasformano
la litoranea adriatica in un pericoloso circuito da competizione:
è dal 2004 che i cicloamici denunciano questi comportamenti
irresponsabili agli enti locali e alle forze dell’ordine.
Contestualmente i cicloamici esortano a intervenire nella
prevenzione e nella sicurezza stradale attraverso provvedimenti di
moderazione del traffico (e.g. rallentatori, modifiche della
carreggiata, segnali 50 o 30/h, rotatorie) e con il presidio del
tratto di strada segnalato (con controlli di polizia, fotocamere,
videocamere ..).
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Pratiche partecipative in Internet
Grazie a Internet, i cicloamici e il Salento Ciclo Forum creano i
gruppi virtuali di lavoro e discussione
forum
Salento Ciclo Forum
forum
Ciclo Amici
, ,
Per
discutere, scambiare informazioni e prendere decisioni i
Cicloamici e il Salento Ciclo Forum hanno creato 2 importanti
spazi virtuali. Si tratta dei gruppi di discussioni su Yahoo.
Le possibilità
offerte dal “Gruppo Cicloamici Yahoo” e dal “Gruppo Salento Ciclo
Forum” sono:
- scegliere come
e quando rimanere in contatto con gli altri cicloamici
- scambiare
foto, file, sondaggi, agende, link
- sfogliare
rapidamente i nuovi post e accedere agli archivi dei messaggi
Per i soci
cicloamici l’indirizzo cui registrarsi è al
link:
Il
forum per i simpatizzanti del Salento Ciclo Forum
Registrarsi è
davvero facile ed è sempre possibile cancellarsi dai gruppi. Vi
invitiamo calorosamente a farlo.
Per ulteriori
informazioni e richieste d’aiuto scrivete a Enrico:
cicloamici-owner@yahoogroups.com ,
salentocicloforum-owner@yahoogroups.com
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Giovedì
14 Dicembre 2006
I
“ragazzi” di CulturAmbiente
Il
Salento Ciclo Forum si è riunito presso la sede di CulturAmbiente
Contributo di
Enrico webmaster di
http://massacriticalecce.splinder.com
Giovedì
14 alle ore 20.30 si è svolta la riunione del Salento Ciclo Forum
presso la sede di Culturambiente. Gli amici del Salento Ciclo
Forum sono stati piacevolmente sorpresi di trovare un gran numero
di ragazzi e ragazze attivamente impegnati nelle lotte per la
difesa dell’ambiente e per il diritto dei ciclisti , erano gli
stessi ragazzi che avevo visto presenti alla CM del 23 novembre ,
in tanti , sorridenti con gli ideali impressi negli sguardi, gli
stessi ideali che muovono tutti noi fuori da schemi politici o
interessi particolari. Ragazzi pieni di speranza per un futuro
migliore. Si è dibattuto a lungo sul tipo di conduzione che
dovesse avere la prossima CM , ma alla fine, come di solito
accade, le percentuali si sono equiparate e si rispettano cosi i
voleri di tutti senza imporre niente a nessuno così come chiede
una sana e reale critical mass, spontanea, partecipata da tutti
gli attori che fanno parte di una comunità civile mossi dallo
stesso obbiettivo: migliorare la vivibilità della ns città e
disincentivare l’uso delle auto sempre di più a Lecce causa di
livelli di PM10 e Benzene altissimi. La cosa sulla quale ci siamo
trovati tutti d’accordo è che dobbiamo cercare di essere il più
“visibili” e riconoscibili dando spazio alla propria fantasia e
evitando di essere aggressivi nei confronti degli automobilisti .
Sono davvero felice che ci siano tanti giovanissimi pronti a
scendere dal treno in corsa della moda che ci spinge verso modelli
di sviluppo ormai riconosciuti fallimentari. E’ proprio così che
inizia una rivoluzione silenziosa, dalla consapevolezza delle
nuove generazioni!
Forza
così Salento Ciclo Forum !!!!!
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Lecce, 12
dicembre 2006
Caro Sindaco ridacci la bianca bici
Il Salento Ciclo Forum scrive una lettera al sindaco di Lecce per
riavere la bicicletta fantasma
www.cicloamici.it/ghostcycle_lecce.htm
Il Salento Ciclo
Forum, alcuni giorni fa ha collocato una bicicletta dipinta
interamente di color bianco con apposto un cartello: "qui è stato
investito un ciclista", su un marciapiede all'incrocio tra Viale
Gallipoli e Viale Oronzo Quarta. Secondo testimonianze raccolte
dai cicloamici del salento ciclo forum un raid dei vigili ha
rimosso la bici.
Coralmente e in
maniera aperta a mezzi di stampa e cittadini il salento ciclo
forum ha preparato una lettera al sindaco e al comandante dei
vigili chiedendo indietro la bicicletta bianca.
L'usanza di
collocare una bicicletta dipinta di bianco nel luogo in cui sia
stato investito un ciclista, è nata in America; le "biciclette
fantasma" (o "ghost cycle", come sono state originariamente
chiamate) sono un monito per i passanti: ricordano in modo diretto
ed immediato la necessità di essere prudenti e rispettosi del
codice stradale. Anche a Brindisi, una "bici fantasma"
recentemente posta nel luogo di un incidente, era stata rimossa
dai vigili urbani; ma è stato poi chiarito alle autorità comunali
il significato simbolico ed "umano" di quell'oggetto ed è stata
riposizionata. La "ghost cycle" è quindi un simbolo, un gesto di
solidarietà nei confronti di un cittadino vittima di un incidente,
un segnale... E’ anche il segno di una nuova consapevolezza che si
afferma tra i ciclisti di Lecce che li porta a chiedere il diritto
alla sicurezza e alla dignità di cittadini. Quanti problemi in
meno ci sarebbero, per le nostre congestionate strade cittadine, e
quanti veleni in meno nei nostri polmoni se si incoraggiasse nella
mentalità leccese l'uso dei mezzi pubblici e delle biciclette,
come si vede ormai in moltissime altre città! Ma questo simbolo, è
stato portato via da alcuni agenti della Polizia Municipale,
nonostante non creasse nessun intoppo alla mobilità sia essa
pedonale o automobilistica
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Lecce
02/12/06
Chi
dona una bici trova un tesoro .. di amici
Il
Salento Ciclo Forum dona una bici alla scuola d’infanzia di Via
Estrafallaces
www.cicloamici.it/salento_ciclo_forum.htm
La
scuola materna di Via Estrafallaces ha deciso di fare ricorso alla
mobilità dolce per i collegamenti con la sede centrale del Diaz.
Il Salento Ciclo Forum dona una bici usata per lo scopo. Alcuni
prodi ciclo amici del Salento Ciclo Forum, hanno varcato i
cancelli della Scuola dell'infanzia di Via Estrafallaces a cavallo
di una bicicletta viola che hanno donato alla scuola. Ivi hanno
raccolto la soddisfazione del personale docente e non docente
tutto e la meravigliosa e calorosa accoglienza degli scolari. Ci
piace pensare che questo traffico di biciclette possa presto dare
vita ad una ciclofficina salentina.
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Lecce 4/12/06
Sopralluogo sulla pista fantasma
Il
Salento Ciclo Forum e il comune di Lecce iniziano a discutere del
recupero della pista ciclabile per San Cataldo
www.cicloamici.it/ciclovia_lecce_s_cataldo.htm ,
www.cicloamici.it/salento_ciclo_forum.htm
Una
delegazione del salento ciclo forum si incontra con il dirigente
dell’ufficio tecnico ing. P. Solombrino per effettuare una
ricognizione sulla pista ciclabile Lecce-San Cataldo. E’ il primo
passo per avviare con i tecnici del comune di Lecce il recupero di
questa importante risorsa per il cicloturismo a Lecce. Il Salento
Ciclo Forum spera anche di avviare un tavolo tecnico in cui
confrontarsi con gli amministratori e presentare idee istanze e
proposte raccolte nelle intense e partecipate riunioni degli
ultimi mesi.
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Lecce 23 novembre ore 16
Siamo ciclisti o moscerini??
Critical mass a Lecce resa ancora più attuale da un tragico
incidente sui viali
https://www.cicloamici.it/massa_critica_lecce.htm
Ancora
un tragico incidente stradale sui viali di Lecce mette in primo
piano il tema della sicurezza stradale e dei diritti negati ai
ciclisti di Lecce. Lo scorso 8 Novembre un ciclista di 44 anni è
stato investito all'incrocio tra Viale Gallipoli e Viale Oronzo
Quarta. Il Salento Ciclo Forum ribadisce: la sicurezza di pedoni e
ciclisti si garantisce con una serie organica di interventi di
moderazione del traffico, occorrono interventi di traffic calming
sui viali, incroci sicuri, attraversamenti rialzati, limitazione
della velocità, trasformazione degli ampi marciapiedi in piste
ciclopedonali. Il Salento Ciclo Forum e l'associazione Cicloamici
invitano alla mobilitazione e alla partecipazione alla critical
mass a Lecce per far sentire la voce di cittadini e associazioni
che reclamano il diritto alla mobilità alternativa, sostenibile e
sicura. Intanto i tecnici del comune, sensibilizzati da una
lettera e dai dossier (www.cicloamici.it/ciclovia_lecce_s_cataldo.htm
), hanno proposto un incontro al Salento Ciclo Forum per
affrontare il problema della pista ciclabile fantasma Lecce – San
Cataldo.
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Lecce 28 ottobre
Dietro la sfarzosa facciata del Barocco
Biciclettata a tema con il salento ciclo forum alla scoperta del
barocco minore
www.cicloamici.it/biciclettate_a_tema_lecce.htm
Percorrendo le
tortuose e nascoste viuzze del centro storico di Lecce si ha
l’impressione di andare oltre le quinte dello sfarzoso barocco che
si affaccia sugli assi viari principali della città.
Pedalando tra
gli slarghi e le corti si andrà alla scoperta del barocco minore
con piccole cappelle accanto a facciate di chiese seicentesche mai
ultimate che convivono tra il degrado e l'abbandono delle altre
costruzioni.
Appuntamento
sabato alle 16 a Porta Napoli, guida il dott. Valentino De Luca,
contributo 1 euro per quota assicurativa.
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Lecce 30 settembre
Biciclettata dentro/fuori le mura
Si è svolta con
inaspettata partecipazione la biciclettata serale a Lecce
http://cicloimages.googlepages.com/dentrofuorimura
Non c’è
proprio nulla da eccepire, quando si ha a disposizione una città
pianeggiante e ricca di monumenti come è Lecce il gioco risulta
bello è fatto.
Il 30
settembre scorso ha avuto luogo il primo di una serie di
appuntamenti denominati "biciclettate a tema" organizzato dal
Salento Ciclo Forum, la partecipazione è stata nutrita ed ha visto
l’adesione di appassionati grandi e piccoli ciclisti. L’occasione
era quella giusta sia per le condizioni meteo che per cogliere
l’occasione di approfondire in modo leggero e divertente la
conoscenza di una città ricca di arte e di storia come Lecce.
Coadiuvati dall’idea di far crescere un gruppo assistito dalla
passione per la bicicletta, 42 intrepidi cicloamici salentini si
sono dati appuntamento alle 16,00 presso l’arco di porta Napoli
dove coadiuvati dal sapere storico della città del dr. Valentino
De Luca, non si è perso tempo a dare vita a una pedalata storica
(suscitando una notevole dose di curiosità e simpatia agli occhi
dei cittadini leccesi) per le vie del percorso cittadino tutto
rivolto a ridosso delle mura. Per 5 km il lungo e simpatico
serpentone dei cicloamici si è snodato lungo le corti, le stradine
e i vicoli strapieni di meraviglie intarsiate nella pietra leccese,
dove con opportune soste sono state snocciolate e raccontate
curiosità, avvenimenti accaduti e costruiti nella nostra città.
Visto il
successo dell’iniziativa il gruppo ha deciso di ripetere
l’esperienza, dando a tutti appuntamento ogni ultimo sabato del
mese
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Giovedì
18 Gennaio
Critical mass a Lecce
Il Salwento Ciclo Forum promuove a Lecce
le giornate dedicate a Critical mass per far sentire la voce
di cittadini e associazioni che reclamano il diritto alla mobilità
alternativa e sostenibile. Intanto
una bicicletta fantasma appare anche a Lecce
Appuntamento davanti Santa Croce ore 18 |
Ghostcycle
a
Brindisi
e a Lecce
Su Viale
Gallipoli a Lecce una bianca bici indicava il luogo dove è stato
travolto e ucciso un ciclista.
L'iniziativa
intendeva rendere consapevoli dei problemi della sicurezza stradale
sulle strade cittadine.
Dopo meno di una settimana dalla collocazione (22 Novembre) i vigili
l'hanno rimossa.
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Lecce
una città a forma di bicicletta
Elaborato
di Enrico Melissano
Immaginiamo Lecce suddivisa come una ruota di bicicletta. Il
cerchione e il mozzo sono le circonvallazioni, ed i raggi sono
le direttrici. La sede dell'Università a Ecotekne potrebbe
essere il mozzo che trasmette il moto alla città attraverso la
catena/pista ciclabile Stazione-Ecotekne
.
Schema: Lecce
a forma di bicicletta, fare click sull'immagine per ingrandire
(ideato da Entrico Melissano)
.
Questa è una
piantina grossolana ma strutturata nel senso che dovrebbero
essere tutte vie e viali facilmente utilizzabili per “piste
ciclabili” da definire più in dettaglio se con fasce orizzontali
gialle sul piano stradale oppure ricavate all’interno dei
marciapiedi già esistenti.
Tutto da
verificare con i sopralluoghi
Le piste
ciclabili si possono ricavare su alcune strade anche costruendo
sistemi a sensi unici, riducendo le strade ad una sola corsia e,
salvaguardando il parcheggio esistente, utilizzare la corsia
soppressa per ciclisti e pedoni.
Da subito
sostituzione del parcheggio bici davanti alla stazione (poche le
auto che adesso riescono a sostare avendo già realizzato un bel
parcheggio “realmente custodito”) quindi una recinzione per un
parcheggio per bici. ( eventuale custode vista la delinquenza
locale)
Facilitare l'uso
della bici collocando rastrelliere questo mi sembra un ottimo
progetto per rastrelliere meno ingombranti viste le scarse
dimensioni delle ns strade del centro storico
e molto
pratiche,inoltre con questo tipo si puo fissare sia il telaio
che la ruota con un unico lucchetto
campagna di
informazione e sensibilizzazione della cittadinanza sui temi del
trasporto sicuro in bici proporre una specie di pubblicità
progresso con una foto del posteriore bici di Paola Bruno “
brucia il Grasso non la benzina ! ” J
Mi sembra un
ottimo slogan.
La
realizzazione di sensi unici in molte strade questa limitazione
riguarda anche le biciclette che molto spesso sono costrette a
fare percorsi di aggiramento piuttosto lunghi.
E' stato sperimentato con successo in molte città l'inserimento
di corsie ciclabili contromano in sensi unici con il preciso
intento di rendere rettilinei ed appetibili percorsi ciclabili.
La corsia ciclabile contromano realizzata con la sola riga
gialla risulta comunque particolarmente sicura in quanto il
ciclista e l'automobilista si vedono reciprocamente e riescono a
prevedere l'uno le manovre dell'altro.
Quando la forma,
l'estensione ed il grado di affollamento lo consentono, le zone
30 si prestano bene alla copresenza di ciclisti e pedoni. In
alcuni casi, comunque, si rende necessaria una precisa
delimitazione del flusso ciclistico evidenziando sulla
pavimentazione corsie ed eventuali divieti.
Poichè certe zone pedonali sono usate più intensamente nella
tarda mattinata o nel tardo pomerigio, è anche possibile
predisporre una limitazione oraria dell'accessibilità
ciclabile.
La striscia in
bordo strada è una soluzione economica e semplice, consigliata
in ambiti urbani densi, ma ordinati, nei quali le auto viaggiano
comunque a bassa velocità. Viene utilizzata talvolta per dare
continuità alla rete ove non siano possibili soluzioni migliori.
E' usata comunemente nelle corsie in contromano. |
Parco
Corvaglia non si tocca!
FIAB
Puglia sostiene il comitato di quartiere in difesa di Parco
Corvaglia
A
San Pio, un quartiere periferico a Lecce, si sta svolgendo una
nobile battaglia civile in difesa di uno spazio di socialità
duramente conquistato. Il parco è stato costruito dagli abitanti
del quartiere in uno spiazzo lasciato vuoto (e abbandonato)
dall'abbattimento delle cosiddette "case minime". In quel
luogo gli abitanti hanno deciso di creare uno spazio di socialità e
di ricreazione piantando degli alberi, installando dei giochi per
bambini e ragazzi, creando un campo da calcetto, sistemando delle
panchine e una piccola fontana. Al posto di quest’area di verde e
socialità l'Amministrazione Comunale vuole costruire un'area
mercatale e relativi parcheggi.
FIAB
Puglia è solidale con i cittadini impegnati in questa lotta civile
in difesa della vivibilità del quartiere e della città di Lecce. E
giacchè scende in campo ne approfitta per esprimere le proprie
critiche alla politica di “sviluppo urbano”
dell’Amministrazione Cittadina. Questa grande città Universitaria
risulta praticamente invivibile a ciclisti pedoni e studenti.
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Documenti
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09/06/06
ore 18:30 la convocazione del primo meeting del Ciclo Forum
Forum mobilità sostenibile, ambiente e cicloturismo nel salento
Cicloecologisti e universitari promuovono un incontro a Lecce,
presso la sede del Movimento di difesa del cittadino, vicino
Santa Croce
La riuscita manifestazione del 28 maggio per il diritto alla
mobilità sostenibile e sicura a Lecce rafforza l’esigenza di
creare un centro di discussione e di promozione pro-bici nel
Salento che possa dedicarsi alle attività e ai problemi di
mobilità sicura e sostenibile, cicloturismo e ambiente.
Su questa premessa un gruppo di cicloecologisti e di
universitari propone un incontro aperto da svolgersi nel cuore
di Lecce a due passi da Santa Croce.
La data è venerdì 9 alle ore 18:30, presso la
Sede del Movimento Difesa Del
Cittadino via Idomeneo n.78 angolo via Umberto primo
(vicino sede provincia)
Dopo l’incontro chi vuole venire a mangiare una pizza .. si
prenoti inviando un mail a
info@cicloamici.it
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Comunicato stampa
di FIAB Puglia
29/05/06
Siamo ciclisti non moscerini, pretendiamo sicurezza e rispetto!
In un incidente stradale ha perso la vita Lorenzo Necci ex
amministratore FS che percorreva la Fasano – Savelletri in
bicicletta
Lorenzo Necci,
ex amministratore delle FS è stato travolto e ucciso mentre
percorreva in bici la strada provinciale Fasano Savelletri in
provincia di Brindisi.
La notorietà
della vittima porta su tutti i media nazionali l’evidenza della
pericolosità delle strade di Puglia per i suoi utenti “deboli”:
i ciclisti e i pedoni.
Sullo stesso
tratto di strada, nel 2005 un altro tragico incidente aveva
causato la morte di due giovani cicliste. E solo pochi giorni fa
sul Viale dell’Università a Lecce un altro incidente mortale con
un ciclista come vittima. Così l’elenco degli incidenti stradali
che coinvolgono ciclisti in Puglia assomiglia ad un bollettino
di guerra.
I ciclisti
urbani sono addolorati ma cominciano anche
ad arrabbiarsi e ad
organizzarsi.
Il grido è di
dolore e rabbia: “siamo ciclisti non moscerini”
pretendiamo sicurezza e rispetto!
Lo stile di
guida dei concittadini automobilisti e la cronica carenza di
sistemi di sicurezza e di infrastrutture lede gravemente la
sicurezza e i diritti dei ciclisti e di tutti gli utenti
“deboli” delle strade.
Questa
situazione è intollerabile e per questo a Lecce, proprio mentre
a Fasano avveniva il tragico incidente, si svolgeva una
iniziativa di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale e per i
diritti alla mobilità sostenibile degli studenti universitari.
Proprio domenica FIAB Puglia e Università di Lecce hanno voluto
evidenziare con una “bicifestazione” con punto di partenza
Piazza Duomo, la scarsa vivibilità della città universitaria in
bici. Agli amministratori è stato richiesto di incentivare la
mobilità dolce e permettere a studenti e cittadini di muoversi
in bici e sicurezza.
FIAB Puglia
nel denunciare il tragico incidente e la grave situazione
regionale ripropone richieste e proposte:
- si richiede
maggiore attenzione alla prevenzione e severità nel sanzionare
la condotta imprudente di guida degli automobilisti. (Più volte
FIAB Puglia ha denunciato ad amministratori e prefetti i
pericoli sulle strade)
- si
pretendono infrastrutture per la sicurezza: attraversamenti
sicuri, piste ciclabili urbane ed extraurbane, rallentatori,
modifiche della carreggiata,
- si
sollecitano provvedimenti per la moderazione del traffico quali
la creazione di zone 30, rotatorie e il presidio dei tratti di
strada ad alta mortalità con controlli di polizia, fotocamere,
videocamere.
- ci si
aspetta che gli enti locali, prima tra tutti la regione, possano
avviare la costruzione di una rete viaria per la mobilità
“dolce” per condurre ciclisti e pedoni in sicurezza su itinerari
urbani e consentire la fruizione dei meravigliosi paesaggi
agrari e naturalistici regionali.
I
cicloecologisti e la FIAB in Puglia continuano a elaborare
proposte e progetti e ad organizzare forme non violente di
protesta. Sono anche pronti a confrontarsi con tutti i soggetti
istituzionali
Antonio
Licciulli
Coordinatore
FIAB Puglia
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Lecce invivibile a piedi e in bicicletta
Le
opere faraoniche effettuate negli ultimi anni per costruire strade e
circonvallazioni non hanno restituito ai cittadini un metro lineare
di pista ciclabile.Raggiungere
le sedi universitarie periferiche in bici (e.g. Ecotekne) è un rischio mortale malgrado le recenti opere di
sistemazione viaria. |
Non esiste alcuna forma di intermodalità che
consenta ai 30.000 studenti (fuorisede o cittadini che siano) di
raggiungere le sedi universitarie che diventano perciò enormi
parcheggi. Tutto
questo anche in violazione della legge 366/98 che impone
nell'articolo 4: "Le strade di nuova costruzione
classificate ai sensi delle lettere C, D, E ed F del comma 2
dell'articolo 2 devono avere, per l'intero sviluppo, una pista
ciclabile adiacente ...".
Conseguenza: congestionamenti e costi aggiuntivi per le
famiglie che debbono mantenere oltre ai figli studenti, le loro
auto. FIAB Puglia sollecita un ripensamento e si dice disponibile ad
incontrare e affiancare gli amministratori per pensare, progettare e
costruire una città finalmente vivibile a piedi e in bicicletta.
.
Intermodalità
inesistente
Supponete
di essere uno dei 30.000 studenti universitari iscritti a Lecce.
Sappiate che con le vostre tasse e le vostre spese di vitto viaggio
e alloggio state contribuendo all'erario cittadino con milioni e
milioni di euro. Cosa ne avete in cambio?
Gli
autobus vi conducono all'Università della stazione non hanno corsie
preferenziali e spesso rimangono intrappolati negli ingorghi
facendovi saltare le lezioni.
Intermodalità
significa ad esempio poter arrivare a Lecce con il treno (e magari
la bici sul treno) con l'autobus o con la macchina (da parcheggiare
in periferia) e poter raggiungere il posto di
lavoro o l'istituto universitario in bici.
Invitiamo
gli studenti a rivendicare i propri diritti a poter vivere
dignitosamente in una città universitaria degna di questo nome.
Foto:
La stazione di Lecce pullulante di bici. Non è un fotomontaggio
è il momento del reimbarco dei cicloamici d Pordenone che, con la
formula treno+bici sono in procinto di ripartire. Ci piacerebbe
immaginare questo traffico non come un episodio sporadico ma come
pratica giornaliera di tanti turisti e cittadini che, rinunciando
alla macchina ricorrono all'intermodalità.
.
Il
problema del traffico
a Lecce
Contributo di Alfredo Damiano
Pago circa 2 euro al giorno per
la mia auto. Che sia ferma oppure in moto.
Perché devo spendere altri soldi per
prendere i mezzi pubblici oppure sudare o rischiare la pelle e la
salute per andare in bicicletta od a piedi? Il richiamo salutista
oppure ecologista fa poca presa.
Prendo l’auto, tanto il servizio che
devo svolgere è di pochi minuti. Vado in centro e parcheggio in
doppia fila perché non conviene pagare per così poco tempo.
Morale: Circolare in auto costa meno
che tenerla ferma.
E’ più economico intasare le strade
parcheggiare sui marciapiedi oppure in doppia fila o in divieto di
sosta. L’automobilista virtuoso è quello che spende. Colui che
caparbiamente prende i mezzi pubblici vuole proprio sperperare il
proprio tempo e denaro.
L’allocazione dei costi fra gli
utenti cittadini è paradossalmente a favore di chi circola in auto e
che inquina.
Rovesciare questa distribuzione
comporta scelte coraggiose. Comporta abbandonare quel malinteso
senso di libertà di circolare e di inquinare e verso le quali le
nostre amministrazioni comunali si sono sempre riferite.
Quando in viale XXV luglio i livelli
di inquinamento salgono troppo, vedi l’inverno appena trascorso, non
si interviene sul traffico ma si interviene sulle fronde degli
alberi che impedirebbero il disperdersi delle particelle nocive. Si
può pensare di risolvere il problema inquinamento riducendo il verde
pubblico, caro Sindaco?
La scelta coraggiosa sta nel caricare
i costi della circolazione e dell’inquinamento su chi effettivamente
li produce e cioè le auto circolanti. Il grattino che si compra dal
tabaccaio non lo dovrebbe comprare chi tiene ferma l’auto in un
parcheggio, ma al contrario chi la usa ed intasa le strade del
centro.
Quello che propongo è in termini
semplici è un ticket sulla circolazione delle auto nel centro. Mi
rendo conto che non è cosa ne semplice ne indolore ma che credo ne
valga la pena se con i soldi di chi circola ed inquina si
costruiscono piste ciclabili e si rendono gratuiti i mezzi pubblici. |
7/05/06
denuncia FIAB Puglia
L'incredibile storia della pista ciclabile fantasma
Lecce-San Cataldo
FIAB Puglia denuncia
l'incredibile storia della pista ciclabile fantasma Lecce -
San Cataldo. Iniziata e mai terminata
(n.b. con un
click sul cane si
accede al reportage fotografico)
A
Lecce una pista ciclabile si trasforma in un esempio di
spreco e degrado. FIAB Puglia e la redazione di
www.cicloamici.it si mettono al lavoro per denunciare,
sensibilizzare e .. sanare.
La ciclovia del mare Lecce San Cataldo: un percorso
intelligente ecologico e salutare per andare al mare.
Grande progetto sulla carta ma soprattutto grandi soldi da
appaltare. Ovviamente nessun esperto di piste ciclabili da
consultare. Così il comune di Lecce ha realizzata una pista
ciclabile con tanta di illuminazione a lampioni fotovoltaici
e badate bene...guard rail.
I
lavori iniziano, soprattutto si appaltano.
Tutto sembrava dover avere un lieto fine ma cosa
imbarazzante, uno dei proprietari di una villetta collocata
sul tracciato della pista non concede il diritto di
passaggio.
Cosa fare? I soldi ci sono e vanno spesi, che la pista
funzioni poco importa.
Così la pista viene ultimata e troncata in corrispondeza dei
muri di cinta della villa. Proprio così la pista termina da
lato Lecce sul muro della villa e riprende puntualmente dal
lato S. Cataldo.
Ci chiediamo e denunciamo: come fanno i ciclisti ad arrivare
da una parte all'altra: yeletrasporto, catapulte ?????
Le solite situazioni da Sud indecente.
Così ultimata ma monca, la pista non è mai stata utilizzata
e adesso è lasciata ad un lento ma inesorabile degrado ad
opera di erbe infestanti, vandali che la usano come
discarica abusiva.
FIAB Puglia si alza in piedi e svela al mondo degli
internauti questa incredibile situazione auspicando che il
Comune di Lecce si attivi quanto prima per risolvere il
problema della continuità del percorso e intervenga
tempestivamente in una operazione di recupero e
valorizzazione. Possibilmente smontando i guard rail |
La
Congiura contro i ciclisti a Lecce
Lettera
di Alfredo di Lecce ai cicloamici (info@cicloamici.it
)
Ogni
volta che sento parlare di bicicletta sento una voce chiamarmi
forte, un'attrazione verso tutte le tematiche ad essa connesse. La
bicicletta intesa non solo come momento ludico, di svago. La
bicicletta più prosaicamente come un mezzo di trasporto. Un volgare
mezzo. Da questo discende che la bicicletta è in ambito urbano una
nuova filosofia. ...
Premesso
questo, saluto con simpatia quanti come voi condividono questi idee
e soprattutto agiscono fattivamente per diffonderle. Io vivo a
Lecce. Una città che voi avete giustamente definito invivibile per
le biciclette e finanche i pedoni aggiungo io.
Devo
dire che anche per le automobili le cose non sono proprio
idilliache. Esse sono in cima ai pensieri di tutti i leccesi e primi
fra tutti i politici locali della mia città. Questo vuol dire che
se c'è stato da spendere una lira, sindaci e giunte, da tempi
immemorabili, l'hanno sempre, destinata verso strade e parcheggi. Le
lire spese per la verità sono sempre state poche e perciò dico che
anche le automobili non se la passano troppo bene. Quasi tutte le
strade cittadine versano in condizioni disastrose e dopo aver
arricchito gommisti e carrozzieri vedo che molti leccesi si sono
dotati di poderosi fuoristrada onde poter circolare
confortevolmente. Le automobili comunque sono dei miei nemici e
perciò la cosa mi interessa poco. Io come ho detto sono uno dei
pochi coraggiosi che a Lecce non usa la macchina e preferisce
piuttosto la bicicletta non per godersi il sole o gli scorci della
pur bella città in cui vivo ma piuttosto per andare a lavorare ogni
giorno per andare al centro a passeggiare od anche spesso per fare
la spesa con mia moglie, il che è molto diverso.
A
Lecce non so se lo sapete anche voi c'è una vera congiura contro i
ciclisti, i pedoni, le carrozzine dei bambini, i bambini che
camminano soli e qualsiasi cosa o persona che non sia dotata di un
motore a scoppio e che si presenti sulla pubblica via. Chi ordisce
la congiura? La risposte sono facili e chiunque passeggi per le vie
di Lecce se ne renderà conto. Venite pure a Lecce a cercare queste
risposte. Camminate per il centro storico che è un'isola pedonale
ed osservate il libero circolare dei veicoli a motore quelli
autorizzati e quelli non. I primi dotati di identificativo, sono
quelli più pericolosi poiché viaggiano a velocità sostenuta
poiché si sentono in diritto di investire chiunque non abbia la
destrezza di scansarsi in tempo. I non autorizzati si riconoscono
dall'andatura ridotta a dall'espressione compunta che di per se è
sufficiente a manifestare necessità inderogabili che autorizzano il
transito.
Mirabili
le scene dei turisti a naso in su che ammirano le nostre
architetture e che non conoscendo la costumanza locale si trovano a
dar prova inaspettata prontezza ed agilità per le vie del centro.
Solerti i nostri vigili che "qualora" presenti sulla
pubblica via si prestano premurosamente ad indicare indirizzi e
monumenti. Carini, mai una multa, un colpo di fischietto, giammai un
ALT, un controllo.
Uscendo
dalle mura cittadine ci si imbatte sui cosidetti "viali"
sui quali non vige alcuna limitazione. Strade ampie e diritte
oggetto di recenti e sostanziose opere di riqualificazione che hanno
consentito di elevare la velocità media dei veicoli in transito.
Non è insolito incrociare veicoli che raggiungono gli 80km/h
lanciati in emozionanti sorpassi.
Qualche
pedone prima dei recenti lavori, si avventurava ramingo su questi
viali ed attraversandoli contava sulla protezione di alcuni pini
secolari. Il comune, premuroso ha abbattuto tutti questi ostacoli
alla visuale che impedivano di fatto l'investimento dei pedoni. Ora
viale dell'università è stato rimodernato. Per cui offre una
gradevole passeggiata fra i fumi di scarico dell'onnipresente
traffico e liberi finalmente da quei giganti fronzuti.
Se
vi siete avventurati fin qui ad ammirare il nuovo viale dell'università
vi preghiamo solo di porre attenzione nel momento di scendere il
marciapiede perché gli automobilisti ora vi scorgono da lontano e
non vi daranno scampo. Si raccomanda di non portare bambini che
camminano da soli ne carrozzine che intralciano le automobili.
Abbandonando i viali ci si può avventurare nelle periferie che sono
strutturate come degli autodromi. Fine dei limiti morali di
velocità, marciapiedi inesistenti o impraticabili, illuminazione
solo diurna ed in caso di pioggia transito possibile solo ai
natanti. Come potete immaginare le piste ciclabili non esistono ed i
pochi ciclisti sopravvissuti combattono ogni giorno con la morte.
Nella piazza centrale della città un imprenditore privato aveva
improvvidamente aperto un servizio di noleggio biciclette. I costi
dell'attività erano tuttavia elevati a causa della notevole
avvicendamento dei mezzi distrutti dagli incidenti ed i clienti in
costante calo data la loro elevata mortalità. Comunque se qualcuno
è interessato l'attività è ancora in vendita.
Devo
riconoscere che l'attuale amministrazione è molto intraprendente.
Riesce a ottenere finanziamenti dagli enti più diversi. Pone in
campo risorse visibili poiché mai a Lecce credo abbiamo vissuto
tanto attivismo. Ci sono abitanti della periferia che dopo decenni
hanno potuto godere di servizi mai visti, come le fogne pluviali, l'illuminazione
pubblica e udite udite anche i marciapiedi. Possibile che nessuno
mai ha pensato alla mobilità urbana sulle due ruote? Che non sia
mai stato speso un euro per rendere fruibili ai ciclisti questa
bellissima cittadina? Non penso ad un piano generale di piste
ciclabili o parcheggi di interscambio auto/bici o all'uso gratuito
di biciclette comunali. Pare che esista una legge che obbliga il
gestore di una strada a costruire le piste ciclabili in caso di
costruzione o manutenzione delle stesse. E' a questa legge che
penso. Al solo rispetto delle leggi esistenti, senza voli di
fantasia. Una legge che nessuna maggioranza mai osservato e che
nessuna opposizione ha mai fatto osservare.
Saluti
da Alfredo di Lecce
|
Eppure
qualcosa si muove
venerdì 2/12/05 incontro pubblico
per la costituzione del
Comitato per la Tangenziale Ciclistica di Lecce
Il giorno 2
dicembre 2005 alle ore 19 si terrà presso la sala del
Palazzo Marchesale di Arnesano un incontro pubblico
finalizzato alla costituzione del Comitato per la
Tangenziale Ciclistica di Lecce. All'incontro, promosso
dall'Amministrazione comunale e dalla Pro-Loco di Arnesano,
parteciperanno vari soggetti interessati alla soluzione del
problema della viabilità ciclistica tangenziale e radiale
nella prima cintura di comuni e nel capoluogo. Hanno già
dato la loro adesione all'iniziativa l'Amministrazione
comunale di Monteroni, l'Università degli Studi di Lecce, il
CUS Lecce e il Coordinamento FIAB (Federazione Amici della
Bicicletta) di Puglia.Il Comitato avrà la finalità di
promuovere, con ogni azione possibile, la realizzazione di
un sistema viario, alternativo o parallelo agli attuali, che
permetta a chiunque di usare la bicicletta senza rischiare
la vita per muoversi tra i comuni della prima cintura, per
raggiungere la città di Lecce e, grazie all'uso di tale
mezzo di trasporto, potersi spostare rapidamente al suo
interno. Una rete ciclabile così concepita si estenderebbe
su di un'area grosso modo circolare di 115 Kmq con un
diametro di circa 12 Km comprendente il capoluogo e i comuni
della prima cintura ed avrebbe una estensione lineare di
80-100 Km (tra circonferenza e raggi). Tra i tanti percorsi
che una simile struttura renderebbe possibili, uno assume
particolare rilevanza, al punto da far ritenere che, sia da
un punto di vista simbolico che da uno pratico, esso debba
costituire l'embrione della realizzazione. Ci si riferisce
ad un percorso che, dalla città capoluogo, permetta di
raggiungere, in tutta sicurezza, il Campus Universitario
situato tra le vie che da Lecce vanno ad Arnesano e a
Monteroni.Una delle prime azioni del comitato sarà la
costituzione di un gruppo di esperti incaricati di indicare
una rosa di possibili soluzioni per la realizzazione
dell'opera tenendo conto di risorse, opportunità e vincoli
esistenti.
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Cosa
succede a Ferrara
Da
cosa si misura la qualità della vita in una città?
Vogliamo
suggerire un confronto ideale con una città altrettanto
pianeggiante di Lecce e cioè Ferrara.
Invitiamo
il Sindaco Poli Bortone a misurare la vivibilità di una città
mediante il numero di biciclette parcheggiate fuori dalla stazione
ferroviaria. E soprattutto alle infrastrutture messe a disposizione
per la circolazione e la sicurezza dei ciclisti.
Foto:
Migliaia e migliaia di biciclette fuori la stazione al calar
della sera. Ovviamente non stiamo parlando della stazione di Lecce
ma della stazione di Ferrara
Foto:
Ma dove vanno a finire di giorno tutte le biciclette della
stazione FS? Qui le
vediamo parcheggiate davanti all'Università di Ferrara. Lo studente
universitario di Ferrara si muove in bici in sicurezza, riducendo in questo modo
le sue spese e ... l'inquinamento cittadino. Per confronto provate a
fare una passeggiata al di fuori degli istituti universitari leccesi.
Purtroppo
la scelta dell'auto è una scelta forzata. Percorrere in bici le
strade a Lecce è un pericolo mortale come attestato più volte dai
sanguinosi incidenti.
Foto:
A Ferrara il traffico si riduce convincendo pacificamente gli
automobilisti a permutare l'auto con la bici per entrare in Centro .
Click per ingrandire
Foto:
Da Alvino in bici, sosta obbligata per gustare le
prelibatezze leccesi: il "pasticciotto" dolce di pasta
frolla ripieno di crema e il "rustico" pasta sfoglia
salata ripieno di pomodoro e mozzarella.
Solo
in limitate zone del Centro Storico l'amministrazione comunale di
Lecce ha istituito isole pedonali con diritto di accesso per bici e
motorini (??).
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