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Mesagne da vivere a piedi e in bicicletta

A Mesagne inizia l'impegno civile e ecologista dei cicloamici: difendere e valorizzare il territorio ed il patrimonio naturalistico, promuovere forme di sviluppo sostenibile, trasporti urbani alternativi alle auto. Si tratta prima di tutto di un impegno personale e quotidiano che si concretizza poi in proposte progetti e denunce. Questa pagina serve a documentare questo impegno, e a documentare gli interventi per la mobilità sostenibile in fase di attuazione.

 

Mesagne e la mobilità sostenibile

 

 

La sicurezza stradale e la moderazione del traffico su Via Marconi

Di Antonio Licciulli, vicepresidente di Cicloamici FIAB, ricercatore presso la facoltà di Ingegneria,Lecce

Inquadramento

A Brindisi, la tragica morte del ciclista austriaco Andreas Peithner ha richiamato l’interesse dei media sui recenti e numerosi incidenti in città che coinvolgono pedoni e ciclisti, dovuti alla velocità all’imprudenza e alla mancanza di interventi per la moderazione del traffico. A Lecce i recenti lavori di ristrutturazione non prevedevano adeguati interventi di moderazione del traffico. I tanti incidenti anche mortali che si sono succeduti sugli ampi viali hanno costretto gli amministratori a prendere misure tampone e monitorare e controllare il traffico con decine di telecamere. Nelle città del Centro Nord (Milano e Roma comprese) dove ormai l’aria è irrespirabile si cerca di ridurre il traffico e l’inquinamento introducendo l’ingresso a pagamento delle auto dei non residenti, incentivando il trasporto in bici e l’intermodalità. Il problema della sicurezza stradale è così rilavante che la Comunità Europea ne ha fatto oggetto di raccomandazioni, imponendo agli Stati membri di dimezzare il numero di vittime e incidenti entro il 2010.

 

Cosa succede a Mesagne

A Mesagne, su Via Marconi è in fase di realizzazione un articolato e organico piano di interventi per la moderazione del traffico, la sicurezza stradale e la riduzione dell’inquinamento.

Questi interventi sono parte delle attività del progetto “Mesagne da vivere a piedi e in bicicletta” cofinanziato dalla regione Puglia per un importo complessivo di 450.000 euro.

Gli interventi per la moderazione del traffico su via Marconi a partire dalla periferia sono: creazione di isola spartitraffico, pista ciclabile, incrocio rialzato e ravvicinato, istituzione della zona 30 a partire dal plesso scolastico di Giosuè Carducci.

 Foto: volantinaggio dei cicloamici sotto il portone del palazzo comunale in occasione del consiglio comunale in cui era programmata l'interpellanza della CDL sulle piste ciclabili

Lo stato delle cose prima del progetto

Via Marconi è una delle principali arterie viarie del paese, di giorno è congestionata con code di autoveicoli lunghe centinaia di metri. Di notte la strada diviene l’imperio di pirati della strada che si lanciano a grande velocità per ostentare il rombo assordante dei motori. Negli orari di ingresso e uscita dalle scuole il traffico diventa caotico perché tutti hanno fretta di accompagnare in macchina i figli a scuola. Almeno due vigili sono impiegati per dirimere il traffico e vegliare sulla sicurezza di mamme e bambini che traversano gli incroci a piedi. I ciclisti che percorrono via Marconi con alto rischio, prediligono dove possibile salire sugli ampi marciapiedi per ridurre il rischio di essere investiti.

Sulla base di queste considerazioni si capisce perchè il progetto “Mesagne da vivere a piedi e in bicicletta” avente la finalità di migliorare la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile dovesse affrontare in via prioritaria il problema della mobilità su Via Marconi (si consultino i criteri e le linee guida per la progettazione degli itinerari ciclabili: art.2 DECRETO 30 novembre 1999, n. 557 del min. LLPP e legge Legge 19 ottobre 1998, n. 366).

 

A che serve la pista ciclabile su via Marconi

I criteri di progettazione seguiti sono quelli del decreto ministeriale: redditività dell’investimento con riferimento all’utenza attuale e potenziale, riduzione del rischio di incidentalità, continuità della pista con altri itinerari. Mediante la pista ciclabile sono raggiungibili scuole e luoghi pubblici (mercato settimanale in via Brodolin), sono agevolmente collegati al centro città i rioni Seta e Grutti. La pista ciclabile si raccorderà inoltre con gli itinerari cicloturistici in fase di realizzazione e segnalazione. In particolare la pista consentirà di raggiungere l’itinerario cicloturistico “Appia antica” che il comune ha realizzato a partire da una strada sterrata che alcuni storici fanno coincidere con il tracciato dell’Appia Romana. L’Appia ciclabile consentirà di raggiungere la zona archeologica di Muro Tenente (che il comune ha acquisito e intende valorizzare nell’ambito dei progetti PIS) e i comuni di Latiano e Oria e potrà integrarsi nella rete cicloturistica europea denominata Eurovelo.

 

L’isola salvagente all’ingresso della città

Per rendere sicura la strada fin dal suo imbocco in corrispondenza con l’incrocio di Via Brodolin sarà realizzata un’isola salvagente con spartitraffico tra le due carreggiate. L’isola salvagente segnerà la discontinuità tra la strada provinciale Latiano-Mesagne e la strada cittadina, consentirà un attraversamento ciclopedonale sicuro e servirà da rallentatore per i veicoli che entrano in paese a tutta velocità.

Foto: L’isola salvagente che verrà realizzata su via Marconi all'altezza di via Brodolin

 

Pista ciclabile a doppia corsia su sede propria

Sempre a partire dall’incrocio di via Brodolin avrà inizio una pista ciclabile su sede propria a due corsie realizzata sopra le condutture dell’acquedotto e pertanto con un intervento a costi di realizzazione ed esproprio molto limitati. La pista sarà anche utilizzabile dai pedoni mancando per diverse centinaia di metri, il marciapiedi. La pista sarà particolarmente apprezzata il mercoledì dalle massaie per raggiungere a piedi e in bicicletta il mercato settimanale su via Brodolin.

 

Pista ciclabile su sede propria a singola corsia

All’altezza dell’incrocio con il ponte della ferrovia, l’itinerario ciclabile troverà la sua continuità con il marciapiede che dovrebbe diventare pista ciclopedonale per ordinanza del sindaco. Proseguendo dall’incrocio con via Tostini l’itinerario ciclabile procede con la pista ciclabile a senso unico su sede propria, larga 1,3 metri, realizzata sul largo marciapiedi e senza restringimento della carreggiata. Per evitare parcheggi impropri la pista è separata dalla carreggiata, da una fila di paletti metallici opportunamente distanziati.

 

L’attraversamento rialzato

Le incredibili contestazione di quest’opera ne hanno fatto il simbolo di una rivoluzione culturale di tipo copernicano che pone al centro della città i suoi abitanti e la loro salute e non le automobili.

Nel nuovo modello di città, in cui il cittadino è il punto di riferimento, sono gli autoveicoli a salire con prudenza sui marciapiedi continui e non i marciapiedi a interrompersi per dare priorità alle carreggiate.

Il rialzamento all’incrocio con via Gonfalonieri, in prossimità della scuola elementare Carducci, serve infatti a facilitare l’attraversamento ai bambini, alle mamme con passeggino e ai ciclisti e anche come limitatore di velocità. Rappresenta un intervento per la sicurezza dei percorsi casa-scuola. La pendenza delle rampe di salita obbligano i veicoli a rallentare, senza costituire un ostacolo per il transito di mezzi pesanti. L’attraversamento prevede l’avanzamento del marciapiedi sulla carreggiata per impedire la sosta impropria e garantire il passaggio libero e sicuro dei pedoni. Il restringimento di carreggiata consente di rallentare la velocità dei veicoli e destinare lo spazio recuperato a zone di attesa e alla mobilità ciclopedonale. Il restringimento lascia comunque un’ampiezza di carreggiata maggiore di 5,5 metri tale da permettere a due autobus di transitare in direzione opposta senza sbarrarsi vicendevolmente la strada.

L’attraversamento rialzato costituisce un intervento di moderazione del traffico sempre più in uso nelle città del Centro Nord: a Cattolica sono stati realizzati ben 100 incroci rialzati, il numero di incidenti stradali si è dimezzato.

Foto: L’incrocio rialzato in fase di realizzazione a Mesagne (click per ingrandire) costituisce un intervento di moderazione del traffico. Il rialzamento dell’incrocio in prossimità della scuola elementare Carducci serve a facilitare l’attraversamento ai bambini, alle mamme con passeggino e ai ciclisti e anche come limitatore di velocità. L’attraversamento prevede anche l’avanzamento del marciapiedi sulla carreggiata per impedire la sosta impropria e garantire il passaggio libero e sicuro dei pedoni.

 

Zona 30 dall’incrocio con via Confalonieri all'incrocio con via Federico II Svevo

L’incrocio rialzato all’incrocio con via Gonfalonieri segnerà l’inizio della zona 30 (limite di velocità 30Km/h) che verrà estesa fino a Piazza Vittorio Emanuele. La larghezza della strada e dei marciapiedi non consente la presenza di itinerari ciclabili su sede propria e le bici dovranno circolare in sede promiscua con il traffico veicolare. Risulta dunque essenziale rendere sicura la viabilità in questa zona molto popolata e densa di attività commerciali limitando la velocità veicolare.

La moderazione della velocità con il limite a 30Km/h avrà un effetto benefico anche sulla vita commerciale i cittadini saranno incoraggiati a fare i loro acquisti e a sostare più a lungo in posti confortevoli e sicuri.

 

Un progetto articolato e ambizioso

Gli interventi in via Marconi rappresentano gli elementi più audaci dell’articolato progetto “Mesagne da vivere a piedi e in bicicletta”. Tra gli altri interventi il progetto prevede la realizzazione del “Parco scuola di educazione stradale” in contrada Tagliata, piste ciclabili in città, itinerari cicloturistici nel territorio, servizio di nolo gratuito bici, campagna di comunicazione per la sicurezza stradale. Il progetto è stato redatto dall’Amministrazione comunale che si è avvalsa della collaborazione dell’architetto Alberto Marescotti progettista della viabilità del comune di Padova e dell’associazione Cicloamici FIAB.

 

I vantaggi dell’incentivazione della mobilità pedonale e ciclabile

La bici è un mezzo di trasporto che non inquina, non fa rumore e contribuisce a formare l’immagine di una città sana e vivibile. L’uso della bici è un contributo al rinnovamento civile al rispetto del protocollo di Kyoto per la riduzione dell’inquinamento e dei gas serra.

Additando l’esempio di città come Ferrara, Amsterdam ci si può rendere conto che non è l’incremento del traffico veicolare a rendere più ricca e vivibile una città ma piuttosto uno sviluppo urbano pianificato con interventi di moderazione del traffico, promozione dei trasporti pubblici e dell’intermodalità.

 

Auspichiamo incontri di chiarificazione per poter condividere la convinzione che piste ciclabili e interventi di traffic calming a Mesagne rappresentano un cospicuo e prestigioso patrimonio voluto dall’amministrazione comunale e dalla regione per migliorare la qualità della vita dei mesagnesi.

Foto: volantinaggio dei cicloamici sotto il portone del palazzo comunale in occasione del consiglio comunale in cui era programmata l'interpellanza della CDL sulle piste ciclabili

 

News dagli altri Cicloforum

Brindisi

Lecce

Foggia

Taranto

Approfondimenti

  Le leggi sulla ciclabilità (legge quadro 366/98 e decreto attuattivo 557/99)

Le vie verdi in Puglia

La denuncia FIAB Puglia delle discariche abusive  

L'incredibile storia della pista ciclabile fantasma Lecce-San Cataldo

I Cicloamici a Mesagne

L'associazione Cicloamici nasce a Mesagne nel 2003. Conta circa 140 soci con gruppi attivi su Lecce, Foggia, Brindisi e Taranto

I cicloamici considerano Mesagne la propria roccaforte e si impegneranno al massimo affinchè la città possa assumere un assetto aperto accogliente vivibile per pedoni e ciclisti.

Una battaglia condotta vittoriosamente è stata quella per la difesa delle aree pedonali nel centro storico

per contatti e adesioni: info@cicloamici.it www.cicloamici.it/associazionecicloamici.htm

Progetto per una città vivibile a piedi e in bicicletta

Il progetto per esteso (stampa pdf della versione pre esecutiva)

La città di Mesagne ha iniziato le attività di un importatne progetto finanziato dalla regione. Il progetto per il trasporto sostenibile dal titolo "Mesagne vivibile a piedi e in bicicletta". Alla scrittura del progetto hanno contribuito il ciclocaporedattore, l'ing. Cosimo Dadorante e l'architetto Alberto Marescotti. Una sintesi in power point è consultabile e scaricabile premendo qui

Mesagne 14 Maggio

Bimbimbici 2006

Tema di fondo: strade sicure casa scuola

C’è un modo per divertirsi andando in bicicletta e contemporaneamente rivendicare il proprio diritto alla mobilità sicura e sostenibile?

A Mesagne e a Brindisi i bambini accompagnati dai loro genitori lo potranno fare domenica 7 maggio (Brindisi) e domenica 14 a Mesange partecipando a Bimbimbici , giornata nazionale FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che quest’anno avrà come tema di fondo “strade sicure casa-scuola

Mesagne in Bicicletta

Una serie articolata di proposte progettuali elaborate da Antonio Licciulli, Alberto Marescotti, Cosimo Dadorante per fare di Mesagne una città a dimensione di bicicletta. Parte di queste proposte sono confluite nel progetto esecutivo che sarà cofinanziato da regione e dal governo con cui il comune di Mesagne avvierà la realizzazione delle prime infrastrutture per la bicicletta.

Sit-in / Cycle-in a Piazza Orsini a Mesagne 

In difesa delle aree pedonali

UMalgrado tanti divieti, sbarre retrattili l'unica Zona Pedonale di Mesagne era in balie di centinaia di auto che vi parcheggiavano e scorrazzavano. La protesta dei cicloamici ha fatto rizzare i capelli alla giunta comunale che con un rinnovato impegno cercherà di arginare le orde di automobilisti incivili.

Costruiamo le 

Vie Verdi

E' sul tavolo di alcuni assessori del Comune di Mesagne una proposta. Si tratta di una bozza di progetto di itinerari cicloturistici da cominciare a costruire a Sud di Mesagne e con la speranza che possano diramarsi ai comuni limitrofi e a tutta la Provincia di Brindisi.Sogno o realta?? La proponiamo su cicloweb con l'intento di arricchirla delle vostre idee e osservazioni

Domenica 25 Maggio 2003, si è svolta

Mesagne in Bicicletta

Tanti mesagnesi di ogni età riuniti in bici dalla PROLOCO

Quest'anno i cicloamici sono stati coinvolti nella organizzazione dell'evento e nella campagna di sensibilizzazione pro-bici collegata.

Visitata masseria Moreno con attraversamento del canale reale e visita al trullo più vicino a Mesagne. Premiazioni e discorsi al termine della manifestazione.

Lettera aperta per una città vivibile a piedi e in bicicletta.

Indirizzata  da alcune associazioni di volontariato AI CITTADINI DI MESAGNE E AI CANDIDATI ALLA CARICA DI SINDACO in occasione della campagna elettorale per le elezioni amministrative del 26 maggio 2002

I cicloamici in difesa degli interventi di “traffic calming” e della pista ciclabile di Via Marconi a Mesagne

Comunicato stampa dell’associazione Cicloamici FIAB

A Mesagne l’attraversamento pedonale rialzato e la pista ciclabile in costruzione su via Marconi sono diventati luogo di scontro politico. Vittorio Murri coordinatore cittadino di Forza Italia ha bollato come “uno spreco di risorse pubbliche” questi interventi per la moderazione del traffico. Al posto della pista ciclabile prevista su via Marconi, ha auspicato “l’aumento dei parcheggi e la riduzione dei marciapiedi” per facilitare il “deflusso del traffico” (dichiarazioni di V.Murri sulla Gazzetta del 13/12/2006).

Noi cicloamici ci inseriamo in questo dibattito difendendo questi interventi che migliorano notevolmente la sicurezza stradale proclamando la “dignità sociale” degli utenti deboli delle strade.

Gli interventi in via Marconi rappresentano gli elementi più audaci del progetto “Mesagne da vivere a piedi e in bicicletta” e confidiamo nella intelligenza dei mesagnesi che saprà cogliere le nuove opportunità come dimostra l’entusiasmo di tanti che hanno già cominciato ad utilizzare la pista ancor prima che sia completata e collaudata.

Il progetto “Mesagne da vivere a piedi e in bicicletta” è articolato e ambizioso. Prevede la realizzazione del “Parco scuola di educazione stradale” in contrada Tagliata, piste ciclabili in città, itinerari cicloturistici nel territorio, servizio di nolo gratuito bici, campagna di comunicazione per promuovere la “mobilità dolce” e la sicurezza stradale. Il progetto è stato redatto dall’Amministrazione comunale che si è avvalsa della collaborazione dell’architetto Alberto Marescotti progettista della viabilità del comune di Padova e dell’associazione Cicloamici FIAB ed è stato finanziato per 360 mila euro dalla Regione Puglia.

L’attraversamento rialzato costituisce un intervento di moderazione del traffico sempre più in uso nelle città del Centro Nord in cui l’assetto urbano si rinnova all’insegna della sicurezza stradale e del miglioramento ambientale. Il rialzamento dell’incrocio in prossimità della scuola elementare Carducci serve a facilitare l’attraversamento ai bambini, alle mamme con passeggino e ai ciclisti e anche come limitatore di velocità.

L’attraversamento prevede anche l’avanzamento del marciapiedi sulla carreggiata per impedire la sosta impropria e garantire il passaggio libero e sicuro dei pedoni.

E’ sotto gli occhi di tutti che la “risorgenza” civile e lo sviluppo turistico degli ultimi anni a Mesagne è dovuto alla trasformazione del Centro Storico (ristretta purtroppo alle ore serali) in isola pedonale aperta alla socialità, agli eventi culturali e alla gastronomia.

Come ciclisti siamo contenti e orgogliosi di muoverci a Mesagne in bicicletta e pensiamo che la bici sia un mezzo di trasporto che non inquina, non fa rumore e contribuisce in maniera significativa a dare un’immagine di città sana e vivibile. Consideriamo la nostra testimonianza di ciclisti urbani come un contributo al rinnovamento civile in atto, e come un contributo al rispetto del protocollo di Kyoto per la riduzione dell’inquinamento e dei gas serra.

Come ambientalisti, consideriamo la città un ambiente da rendere sano, stimolante e quindi vivibile e necessariamente ci schieriamo a favore degli interventi di Traffic Calming. Riteniamo che pedoni, ciclisti, bambini e portatori di handicap (cosiddetti utenti deboli della strada) abbiano pari dignità degli automobilisti e pari diritto di muoversi in sicurezza.

Additando l’esempio di città come Ferrara, Amsterdam, Berlino affermiamo che non è l’incremento del traffico veicolare a rendere più ricca e vivibile una città ma piuttosto uno sviluppo urbano pianificato con interventi di moderazione del traffico, promozione dei trasporti pubblici e dell’intermodalità.

Auspichiamo incontri di chiarificazione per poter condividere la convinzione che piste ciclabili e interventi di “traffic calmino” rappresentano un cospicuo e prestigioso patrimonio voluto dall’amministrazione comunale e dalla regione per migliorare la qualità della vita dei mesagnesi.

La sicurezza stradale in cifre

Brevi note e dati per rispondere a V.Murri coordinatore cittanino di Forza Italia

I cicloamici considerano una battaglia di civiltà quella in corso a Mesagne per gli interventi in favore della mobilità sostenibile. Il luogo di scontro di questa battaglia è l’attraversamento pedonale rialzato in costruzione su via Marconi davanti alla scuola elementare Carducci. Questa battaglia si compie nel più ampio conflitto per la sicurezza stradale che ogni anno in Italia conta 7.000 morti, 300.000 feriti di cui il 75% in ambito urbano. L’Italia si trova al secondo posto della pericolosità stradale in Europa ed è al primo posto in quanto incidenti mortali che coinvolgono ciclisti. Il numero di morti sulle strade è sette volte maggiore di tutte le morti sul lavoro e la prima causa di morte dei giovani fino a 34 anni. L'onere sociale stimato ammonta ad oltre 34 miliardi di euro l'anno (l'equivalente di tre medie leggi finanziarie tutti gli anni), pari a 600 euro/anno per ogni italiano (se si aggiungessero i costi sociali indotti dell’inquinamento atmosferico, rumore e gas serra il costo complessivo annuo del traffico automobilistico a carico della collettività ammonterebbe a 95 miliardi di euro. Così rilevante è il problema della sicurezza stradale che la Comunità Europea ne ha fatto oggetto di raccomandazioni, imponendo agli Stati membri di dimezzare il numero di vittime e incidenti entro il 2010.

Eppure c’è chi ritiene che gli interventi di moderazione del traffico siano un “inutile spreco di risorse pubbliche”

 

Il progetto delle Vie verdi di Puglia

I cicloamici perseguono testardamente il sogno/progetto di poter percorrere l'intero suolo pugliese su una rete di strade sicure armonicamente integrate nel territorio e nella natura.

Inizia da Mesagne l'ambizioso progetto per la costruzione delle vie Verdi che i cicloamici stanno tentando di esportare in tutta la regione. Secondo una definizione importata dall'america le vie verdi sono " un sistema di territori lineari tra loro connessi che sono protetti, gestiti e sviluppati in modo da ottenere benefici di tipo ecologico, ricreativo e storico-culturale." 

Lo sviluppo delle vie verdi può contribuire a valorizzare un territorio e la sua natura e salvaguardare le sue peculiarità.  

Vie verdi, secondo la nostra concezione, possono divenire quella ragnatela di strade secondarie, tratturi, parchi, riserve, sterrate di campagna, strade di manutenzione di canali e acquedotti, zone pedonali e strade comunali che rendono unica la nostra regione. 

Affinchè le vie verdi siano utilizzate al massimo e possano incentivare forme di turismo sostenibile (a piedi, in bici, a cavallo) è necessario potenziare al massimo il loro grado di interconnessione e favorire l'intermodalità ossia la piena compatibilità con la rete di trasporti pubblici (treni, navi, aerei, autobus). 

Le vie verdi si fanno ragnatela quando le sinapsi sono importanti quanto gli stessi percorsi. Non è essenziale che queste strade siano prive di traffico veicolare, l'importante è che il traffico veicolare sia lento e rispettoso di pedoni ciclisti garantendo pienamente la loro sicurezza. 

Essenziale è che questa ragnatela di percorsi fittamente interconnessi sia dotata di una segnaletica dedicata. Importante è che la ragnatela possa essere conosciuta mediante cartine in modo che tutti possano fruirne rispettosamente.

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